XXXVII GdL - Solaris di Stanislaw Lem

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asiul

New member
....dunque vediamo..... contiamo un po'.... :YY

uh! meno male che sono io quello prolisso.... :paura:

PS bel commento Luisa :)

Uff!... sempre con questa mania dei numeri!...:W

Uh...ecchesaràmai!...per due righine qua e là ogni tanto! ...prrrr :YY

PS thanks!Zefiro! :)
 

Dory

Reef Member
Ho terminato la lettura da pochi minuti.

Le cose più belle si trovano sempre dove meno te l'aspetti.
Fantascienza a parte :)mrgreen:), gli ingredienti ci sono tutti, e credo che, in fin dei conti, il genere è solo un vestito che l'autore prende a prestito per dire al meglio ciò che aveva da dire, il più comodo per lui.
Probabilmente è andata così: una mattina Lem si sveglia e ha voglia di correre, lasciando andare i pensieri: indossa la sua tuta preferita e comincia a mettere i passi uno dopo l'altro, aumentando via via l'andatura e alternando momenti di corsa veloce a momenti più lenti, per prendere il respiro.
Finita la corsa, fa una bella doccia calda. 'Strano', pensa mentre di asciuga i capelli con il phon, 'non avevo mai corso prima d'ora'.

Forse questo mio commento potrà sembrarvi un po' incomprensibile, per il momento è quello che mi sentivo di scrivere, non potendo aggiungere nulla di più alle bellissime recensioni di Zefiro e Luisa che condivido appieno.

In questo libro, inaspettatamente, ci sono anch' io... sono quella "ragazzina rotondetta di circa quindici anni... che salta fuori con la domanda: "A che serve?". :mrgreen:


L'uomo si è mosso per andare alla scoperta di altri mondi, di altre civiltà, senza avere perlustrato a fondo, dentro di sé, i cortiletti, i camini, i pozzi, le porte sbarrate... perché ha troppa paura di quello che ci può trovare.
 
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Dory

Reef Member
Curiosità: ho scoperto che a Lem il film di Tarkovskij non piaceva assolutamente.
In un'intervista lo definisce "orrendo, pieno di idee assurde, con una sceneggiatura che si era allontanata troppo dall'idea del romanzo".
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Grazie Skitty per l'accoglienza! :ABBB

Anch'io ho concluso.
Impossibile tentare di aggiungere qualcosa a quanto già detto da Zef e Luisa (Bravissimi, come sempre :)).

La mia opinione sintetica:

Definirlo un libro di fantascienza è riduttivo. Moltissimi i motivi di riflessione che scaturiscono dal tema principale: il limite invalicabile e assoluto della conoscenza. Dell'ignoto ma anche del sé e della realtà.

Un viaggio avvincente e poetico nei meandri dell'animo umano. Bellissimo.
Voto quattro/5
 

Zefiro

da sudovest
Aggiornamento:
  1. Darida: libro affascinante che lascia più domande che risposte. Un po’ lento nelle sue generose digressioni filosofiche
  2. lettore marcovaldo: bel libro, bella storia: poche o nessuna critica. Affascinanti le descrizioni.
  3. skitty: Meravigliose immagini del pianeta e dei sentimenti umani da esso evocati. La storia procede lenta e lascia aperti interrogativi, ma affascina proprio per questo. Voto: 4/5
  4. Zefiro: Una profonda riflessione sui limiti del conoscere. Invalicabili. Ma di cui non possiamo fare a meno… che farne a meno è strappar via un pezzo di sé e perderlo per sempre. Un romanzo bellissimo. 4,3/5
  5. asiul: Solaris non è un semplice romanzo di fantascienza è il viaggio nell'universo umano. Sembra di muoversi nello spazio, ma si resta fermi a pensare che forse l'unica porta da aprire per provare a capire l'ignoto siamo noi stessi. Quel mistero infinito chiamato uomo. Anche per me voto: 4,3/5
  6. Dory: Le cose più belle si trovano sempre dove meno te l'aspetti (...) Lem si sveglia e ha voglia di correre, lasciando andare i pensieri: indossa la sua tuta preferita e comincia a mettere i passi uno dopo l'altro, aumentando via via l'andatura e alternando momenti di corsa veloce a momenti più lenti, per prendere il respiro. Finita la corsa, fa una bella doccia calda. 'Strano', pensa mentre di asciuga i capelli con il phon, 'non avevo mai corso prima d'ora'.
    [*]Patrizia: Un viaggio avvincente e poetico nei meandri dell'animo umano. Bellissimo. Voto quattro/5
    [*]kikko: lettura in corso
  7. Nikki: lettura in corso
  8. Elisa: inizia appena terminata la sfida
Voto medio attuale (*) : 4,15/ 5

(*) media semplice calcolata sul numero di utenti che hanno espresso il voto.
 

asiul

New member
Curiosità: ho scoperto che a Lem il film di Tarkovskij non piaceva assolutamente.
In un'intervista lo definisce "orrendo, pieno di idee assurde, con una sceneggiatura che si era allontanata troppo dall'idea del romanzo".

Sai?Io ho trovato comunque interessante quel film.Non avevo ancora letto il libro,ma rivedrò Tarkovskij per confrontare le storie.
 

kikko

free member
Ho già premesso che non mi piacciono il libri di fantascienza, anche se il fatto che sia stato scritto nel 1961 mi incuriosiva, o meglio mi incuriosiva vedere come si immaginavano i voli spaziali prima ancora di Gagarin. Ma come è già stato detto la fantascienza fa solo da sfondo a un libro ricco di pensieri filosofici e riflessioni sui limiti dell'uomo. La cosa rende il racconto spesso lento e poco dinamico (probabilmente è un mio limite che non riesco a leggere più di 2 pagine di fila se non c'è un dialogo) L' idea che l'oceano sia in grado di riprodurre tutto a nostra immagine e somiglianza, anche se in modo imperfetto, in base ai nostri ricordi è affascinante e inquietante nello stesso tempo. Lettura poco scorrevole, con diversi spunti di riflessione. Voto 3 su 5 :)
 

Zefiro

da sudovest
Si procede verso la conclusione del GdL. Aggiornamento:
  1. Darida: libro affascinante che lascia più domande che risposte. Un po’ lento nelle sue generose digressioni filosofiche. Voto: 3/5
  2. lettore marcovaldo: bel libro, bella storia: poche o nessuna critica. Affascinanti le descrizioni. Voto: 4/5
  3. skitty: Meravigliose immagini del pianeta e dei sentimenti umani da esso evocati. La storia procede lenta e lascia aperti interrogativi, ma affascina proprio per questo. Voto: 4/5
  4. Zefiro: Una profonda riflessione sui limiti del conoscere. Invalicabili. Ma di cui non possiamo fare a meno… che farne a meno è strappar via un pezzo di sé e perderlo per sempre. Un romanzo bellissimo. 4,3/5
  5. asiul: Solaris non è un semplice romanzo di fantascienza è il viaggio nell'universo umano. Sembra di muoversi nello spazio, ma si resta fermi a pensare che forse l'unica porta da aprire per provare a capire l'ignoto siamo noi stessi. Quel mistero infinito chiamato uomo. Anche per me voto: 4,3/5
  6. Dory: Le cose più belle si trovano sempre dove meno te l'aspetti (...) Lem si sveglia e ha voglia di correre, lasciando andare i pensieri: indossa la sua tuta preferita e comincia a mettere i passi uno dopo l'altro, aumentando via via l'andatura e alternando momenti di corsa veloce a momenti più lenti, per prendere il respiro. Finita la corsa, fa una bella doccia calda. 'Strano', pensa mentre di asciuga i capelli con il phon, 'non avevo mai corso prima d'ora'. Voto: 4/5 al libro (e 5/5 al pianeta)
  7. Patrizia: Un viaggio avvincente e poetico nei meandri dell'animo umano. Bellissimo. Voto quattro/5
  8. kikko: la fantascienza fa solo da sfondo a un libro ricco di pensieri filosofici e riflessioni sui limiti dell'uomo (...) L' idea che l'oceano sia in grado di riprodurre tutto a nostra immagine e somiglianza, anche se in modo imperfetto, in base ai nostri ricordi è affascinante e inquietante nello stesso tempo. Lettura poco scorrevole, con diversi spunti di riflessione. Voto 3 su 5
    [*]
    Nikki: lettura in corso
  9. Elisa: inizia appena terminata la sfida
Voto medio attuale attribuito dal GdL (*) : 3,82 / 5

(*) media semplice calcolata sul numero di utenti che hanno espresso il voto.
 
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asiul

New member
Per me Solaris, in sostanza, è lo scisma tragico fra l’atto conoscitivo, concepito come curiosità interminabile e inappagabile che condiziona il comportamento e l’attività, ed i soggetti inconsci, cioè i personaggi stessi, gli esseri mentalmente minuscoli e non adulti che compiono il vano sforzo di superare i propri limiti antropomorfici. Per dirla in breve, si tratta di un dramma gnoseologico, nel cui centro focale sta la tragicità dell’imperfezione dell’apparato umano conoscitivo”. Stanislaw Lem

Più che trasformare semplicemente, la mia impressione dell'oceano descritto in Solaris è quella di qualcosa che permette una rinascita o una nuova nascita.
Il mare qui è il simbolo della rigenerazione. La rappresentazione di qualcosa di diverso è , a mio avviso, solo frutto della mente dell'uomo.

Quando Kelvin ritorna nella sua coscienza l'alieno si mostra per quallo che è. Non l'oceano,ma la mente dell'astronauta ridona ad Harey le sue vere sembianze.
 
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Dory

Reef Member
Sai?Io ho trovato comunque interessante quel film.Non avevo ancora letto il libro,ma rivedrò Tarkovskij per confrontare le storie.

Non l'ho ancora visto, ma sono curiosissima... in realtà mi dispiace che a Lem non sia piaciuto, ho sentito tanti pareri entusiasti su questo film. :boh:

PS. Volevo chiedere a Luisa e a Zefiro su quale scoglio hanno lasciato il loro 0.7... :)
 

Zefiro

da sudovest
Curiosità: ho scoperto che a Lem il film di Tarkovskij non piaceva assolutamente.
In un'intervista lo definisce "orrendo, pieno di idee assurde, con una sceneggiatura che si era allontanata troppo dall'idea del romanzo".
“Io non riesco a capire fino in fondo i romanzi come Solaris”. Ho già citato altrove questa singolarissima (visto che Solaris l'ha scritto lui :mrgreen: ) affermazione di Lem stesso.
Estendibile al film di Tarkovskij secondo me: io l'ho visto è m'è piaciuto moltissimo... :)

(...) su quale scoglio hanno lasciato il loro 0.7... :)
Il mio di 0,7 l'ho lasciato per via, a ragione d'una certa lentezza border line con l'annoiare direi, peraltro notata da molti, in diversi passi del romanzo.
Non mi è di giustificazione che l'argomento trattato si presti ad una certa pesantezza. In altri passaggi del medesimo romanzo, temi osticissimi sono gestiti con più felice leggerezza di penna.
 

asiul

New member
Sarà, ma io non l'ho mai trovato "pesante".Come scritto è stata per me una piacevolissima lettura. La parte più affascinante è la descrizione dell'oceano, o quella della pianificazione della sua distruzione.

Vorrei avere la capacità di saper descrivere in questo modo quel qualcosa, ritrovato nel romanzo, di tanto incomprensibile.
 

Dory

Reef Member
“Io non riesco a capire fino in fondo i romanzi come Solaris”. Ho citato altrove questa singolarissima (visto che Solaris l'ha scritto lui :mrgreen: ) affermazione di Lem stesso.
Estendibile al film di Tarkovskij secondo me: io l'ho visto è m'è piaciuto moltissimo... :)


Il mio di 0,7 l'ho lasciato per via, a ragione d'una certa lentezza border line con l'annoiare direi, peraltro notata da molti, in diversi passi del romanzo.
Non mi è di giustificazione che l'argomento trattato si presti ad una certa pesantezza. In altri passaggi del medesimo romanzo, temi osticissimi sono gestiti con più felice leggerezza di penna.

Oh, bene.. sì, è vero, in alcuni punti cala la palpebra.. come ho detto nel mio commento, lì Lem stava rallentando il passo per riprendere fiato e si è distratto ad osservare il panorama con particolare accuratezza... :mrgreen:
 

Zefiro

da sudovest
Oh, bene.. sì, è vero, in alcuni punti cala la palpebra.. come ho detto nel mio commento, lì Lem stava rallentando il passo per riprendere fiato e si è distratto ad osservare il panorama con particolare accuratezza... :mrgreen:

Da questo punto di vista ti suggerisco d'evitare di vedere il film di Tarkovskij subito dopo pranzo. Confermo che è un bellissimo film, ma concilia la pennichella che è una bellezza :mrgreen:
 
P

~ Patrizia ~

Guest
La lentezza di alcune parti ha forse una sua ragion d'essere. Per me un libro nel suo complesso avvincente e che ho letto in due giorni.

Gli spezzoni del film di Tarkovskij, invece, mi han fatto venire un coccolone. :paura:
 
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Dory

Reef Member
Sollecitata da primo caporal maggiore Zefiro, do il mio voto su Solaris:

Pianeta=5/5
Libro=4/5

:mrgreen:
 
Stato
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