ma sai Dorietta che io la penso come te? O forse (mi sembra d'aver capito dalla citazione) con un'unica e non trascurabile differenza.Che le persone con le quali ho amato litigare sono le stesse che oggi chiamo amici.
Litigare aiuta a capire più sé stessi che l'altro. Non si può pensare sempre alla stessa maniera. E non è detto che chi non è del nostro stesso avviso sia peggiore di noi...e questo che c'entra? Boh! Però ci stava bene...
Io lo intendevo proprio come l'hai inteso tu, almeno credo. Il litigio può contribuire alla chiusura di un'amicizia, ma anche al suo rafforzamento.
In occasione di discussioni, scontri e difficoltà, mi è capitato di scoprire lati del carattere di una persona che non immaginavo potesse avere, sia in negativo che in positivo. Nel secondo caso si sono formate delle amicizie che resistono tutt'ora (e anche amori
).
Ed è giustissimo che chi non la pensa come noi non è certamente peggiore di noi, potrebbe anche essere migliore, o alla pari, a seconda dei casi... ma non è questo il punto. Con la mia frase volevo solo riferirmi alla comprensione del carattere di una persona, ma senza implicare giudizi di qualità (migliore o peggiore rispetto a me stessa), è semplicemente una constatazione di tipo di comportamento e di affinità.
Una persona con cui non andiamo d'accordo (per cui basta un semplice litigio per rompere definitivamente i rapporti) non vuol dire che sia una cattiva persona, vuol dire solo che non è in sintonia con noi e che quindi un rapporto più stretto non può nascere.