16° Minigruppo - La leggenda del morto contento di Andrea Vitali

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Meri

Viôt di viodi
Pag. 106

Solo voleva stare, accanto al figlio che intanto andava assumendo sfumature grigioverdi, quali soltanto certe trote di lago.

Descrizione a dir poco tremenda.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Meri,anche io sono arrivata a pag.106.
Daria,benvenuta tra noi!

Ritornando indietro,ho parlato troppo presto,avevo infatti scritto che sentivo la mancanza di alcune figure storiche presenti nei precedenti romanzi,tra cui il podestà...ed ecco che a pag. 71 spunta fuori :mrgreen:,insieme al delegato Manichetta.

Altre paroline che ho segnato sono:
calepino = quadernetto (lo dice Vitali stesso qualche pag dopo)
odore morgnino,un ratatui di umano e animale a pag 79 = il senso l'ho inteso,ma le parole sottolineate non le ho trovate.
A pag. 97 compare la figura del Beato Cristoforo Robinson,patrono dei naufraghi.Ho controllato,esiste davvero.Mi ha fatto subito pensare a Robinson Crusoe...chissà se Defoe gli diede questo nome in riferimento al beato :??.
Vi avevo anche chiesto se pure a voi era venuto in mente il paragone tra Lepido e Moscarda di Uno,nessuno e centomila,in riferimento al naso storto di entrambi,ma vi siete dimenticate di rispondere :roll:.
Siccome sono ostinata,ve lo richiedo :mrgreen: :wink:.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ciao belle bimbe! :)

A mio giudizio, l'epoca storica è rappresentata abbastanza fedelmente, sono gli accadimenti che, nella sostanza e nei significati più profondi, sono ancora attuali. Uno degli aspetti più belli di questo libro.
Nello specifico: cosa ritenete inverosimile?


Lifrocco: incapace, nullafacente.

Grazie per l'info su lifrocco :wink:.

Per quanto mi riguarda non ritengo inverosimile la rappresentazione dell'epoca storica e dei personaggi,ma il senso di stranezza che ho provato inizialmente era legato all'abitudine che ormai si era consolidata in me per i precedenti romanzi che si svolgevano nel 1930.
 
P

~ Patrizia ~

Guest
odore morgnino,un ratatui di umano e animale a pag 79 = il senso l'ho inteso,ma le parole sottolineate non le ho trovate..

In effetti, il significato si comprende dal contesto, ma sembrano vocaboli coniati ad hoc...
Vi avevo anche chiesto se pure a voi era venuto in mente il paragone tra Lepido e Moscarda di Uno,nessuno e centomila,in riferimento al naso storto di entrambi,ma vi siete dimenticate di rispondere :roll:.
Siccome sono ostinata,ve lo richiedo :mrgreen: :wink:.

Io non mi sono dimenticata, piuttosto ho glissato perché non vedo grandi affinità.
Il discorso sarebbe assai complesso, ma semplificando:

Vitangelo Moscarda acquista consapevolezza del suo difetto fisico solo quando la moglie glielo fa notare. Da questa rivelazione trae origine la sua crisi d'identità e la sua follia.
Una follia attiva però, volta a creare un confronto con gli altri su un piano più profondo delle forme e delle convenzioni sociali. Elabora il concetto filosofico di maschera e giunge alla fine al riconoscimento della frammentarietà umana, del nascere e del morire ogni istante, come ogni altra forma di vita in natura.

Lepido, invece, ha fin da piccolo piena coscienza della sua imperfezione fisica, e questo influenza pesantemente la formazione del suo carattere, rendendolo insicuro e schivo. Passivo e succube.
Ci sarebbe altro da dire, ma non volendo anticipare nulla e soprattutto il finale del libro, devo fermarmi qui.


Piuttosto credo che l'ironia di Vitali in questo romanzo sia velata d'amarezza e pessimismo un po' leopardiani.
Per me un plus, s'intende :wink:

E le descrizioni caricaturali dei personaggi mi ricordano quel genio di Gogol'...
 
Ultima modifica:

darida

Well-known member
Sono sulla meta' storia, e' una sofferenza dover accantonare la lettura per banalita' come.... il lavoro :paura: :mrgreen:

Questo Vitali e' passato dallo stile bevuta a garganella, all'assaporamento, davvero un bel leggere :)

Mi aspetto un finale con tutte le robine a posto :wink:

a presto!
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Uniche note negative: possibile che le donne del lago fossero tutte racchie?:mrgreen:

Ecco proprio di questo volevo parlare:mrgreen:... Anch'io ho notato questa cosa e mi hanno molto divertito le descrizioni delle comari: "Orribile a vedersi, la Teresotta, aveva un occhio, il destro, che sembrava voler sparare fuori dall'orbita mantre il sinistro era opacato, grigio, per via di antica sberla del marito..."
Invece la Cherchellina è così descritta: "Piccola, scura, pelosa, con una collezione di verruche coralline sul naso" ...ma che schifo!:mrgreen:
E come tralasciare la Strascia: "aveva le gambe storte, camminava come un'oca..."

Volevo fare altri commenti ma aspetto perchè se no anticipo troppo...:wink:

P.S. benvenuta Daria !!!!:YY
 

Meri

Viôt di viodi
Scusa A. non posso rispondere al tuo quesito perchè non ho letto il libro in questione.:paura:
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Vi avevo anche chiesto se pure a voi era venuto in mente il paragone tra Lepido e Moscarda di Uno,nessuno e centomila,in riferimento al naso storto di entrambi,ma vi siete dimenticate di rispondere :roll:.
Siccome sono ostinata,ve lo richiedo :mrgreen: :wink:.

Anch'io non mi sono dimenticata di risponderti, ma piuttosto come Patrizia, ho glissato la domanda! Uno, nessuno e centomila è uno di quei libri che mi sono, per così dire, rimasti sul groppone...nel senso che non l'ho mai finito di leggere! Ricordo pochissimo di quel libro e non avrei potuto darti una risposta soddisfacente.:)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Grazie a tutte e 3 per le risposte :).Quella di Patrizia mi ha spiazzata un po'...io mi ero fermata al solo paragone sul naso storto :mrgreen:,non sarei stata capace di approfondire così bene :ad:.

Mi sa che se non mi dò da fare a leggere,mi supera anche Daria che si è aggiunta per ultima :wink:.Il fatto è che sto leggendo anche un altro libro che mi sta prendendo parecchio :W.

Dal cap.37:"Curioso spettacolo,quello del podestà:fatti cinque,sei pezzetti del pesce li ingurgitò uno dopo l'altro comprese la testa,la coda,le lische,la pelle e le pinne.Passeggiò nel brodetto che s'era raccolto sul fondo del piatto con due dita,indice e anulare,e se le succhiò aspirando.Poi fu la volta della lingua,con la quale asciugò per bene il resto dell'acqua della bollitura,e infine passò al cane di casa un piatto lustro lustro.Tanto che l'animale,data una lappata insipida,lo spinse lontano da sè e rimise la testa tra le zampe anteriori."
Povero cagnolino,con quel padrone,faceva la fame :paura:.
 

Meri

Viôt di viodi
Cap. 52

Che cosa vuol dire l'espressione:" Se la sua donna aveva la berretta in piedi".
Dalle mie parti non si usa
 

darida

Well-known member
Devo dire che alcuni tra termini dialettali e modi di dire, tenderebbero a sfuggirmi, tuttavia nel contesto riesco ad accomodarli bene...credo, altrimenti sto leggendo senza capirci una cippa lippa :YY :YY
la berretta in piedi ad esempio, che sia una evoluzione di quella inversa, ovvero vorticoso giramento di balline?...:mrgreen: non sono ancora arrivata a quel capitolo, se ho detto una castroneria c'ho la giustifica :wink:
 

Meri

Viôt di viodi
Pag. 199

Sobbalzava ad ogni stoccata del tuono e nel buio della stanza quei rumori erano parole incomprensibili che uscivano come ruggiti dalla bocca del Prefetto Dipartimentale, spalancata nell'ira. Il fulmine che seguiva era un colpo di frusta, la punizione, la condanna.

Che incubo:paura:
 

Meri

Viôt di viodi
Ragazzuole finito un'ora fa.
Attendo il resto del gruppo x i commenti finali.............
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho finito pag.190 e mi è venuto da pensare che per Lepido poco è cambiato:in casa della moglie (come lei ci tiene a sottolineare :wink:) stava già come in una prigione;ora forse starà meglio perchè almeno nella vera prigione il cibo non gli mancherà :mrgreen:.
 

Meri

Viôt di viodi
...e non ci sarà nessuno a riprenderlo continuamente. Non dava l'idea di un disperato che avrebbe dovuto affrontare sei mesi di prigione, prigione del 1800 poi...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi ero dimenticata di riportare questo pezzo :mrgreen: :
"Con dispetto e senza più appetito aveva lasciato cadere il tortino a terra,proprio davanti al muso del cane di famiglia che da tempo immemorabile non si vedeva capitare un'occasione così ghiotta,un piatto tanto abbondante".
Stavolta al cane gli è andata bene :wink:.
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Già... ma prosegui a leggere... ihihih

Vedrai A.:), ora il ritmo del libro si fa più incalzante, i capitoli si susseguono rapidissimi e il desiderio di sapere si fa più forte...



Giacché della galera si è già parlato, inserisco questo passaggio che ho sottolineato:


"Nella galera, silenzio e solitudine. Che pacchia! Nessuno che gli facesse domande, che gli chiedesse cose. Così che lui aveva potuto starsene zitto. E poi, fatto non disprezzabile, aveva anche mangiato dopo due giorni di digiuno: una cena succulenta, brasato del Crachen, il cui profumo l'aveva messo nella disposizione di spirito necessaria per cominciare a riflettere su ciò che a suo giudizio era la chiave di volta di tutta la sua avventura: che fine avevano fatto le braghe del magnano?
Ne aveva di tempo, sei mesi, per ricomporre in assoluta tranquillità quella giornata, sgranarla minuto per minuto, gesto per gesto...
Non aveva bisogno d'altro, silenzio e solitudine, e cibo sostanzioso."



e che mi ha ricondotta a un'affermazione espressa a pag. 24:


"Niente accade per caso, s'era detto. Né in cielo, tra i venti e le nuvole, né sulla terra, nelle acque: c'erano regole misteriose che aspettavano solo di essere comprese, una musica di sfere che non aveva nulla a che fare con l'umano"
 
Ultima modifica:

darida

Well-known member
ragazze sono quasi alla fine
sonno turbato dal tortino di interiora :paura: non l'ho proprio digerito :mrgreen: veramente disgustoso anche solo da leggere.

capitoli in rapida successione verso la fine: fiato corto, sta per scoppiare la bomba?..boh! non provate ad anticiparmi niente, neh! :wink:
Oggi niente ninne si arriva di gran carriera al finale

a dopo!
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto