Risi, Monicelli, Scola – I Nuovi Mostri

Shoofly

Señora Memebr
Film in nove episodi (cinque furono censurati) di cui sette diretti da Scola, cinque da Risi e due da Monicelli.

Rispetto al primo I mostri (1963) questo del ’77 è più “cattivo”, violento, amaro pur non mancando momenti esilaranti di pura comicità (come in Hostaria).

Interessante il commento che ne dava lo stesso Ettore Scola:

"Come la nostra società, anche i mostri degli anni Sessanta hanno avuto un ciclo per certe cose evolutivo e, per altre, involutivo.

La borghesia del 1963 era più compatta, più a destra. Oggi noi prendiamo di punta una classe più composita perché la categoria dei lavoratori indipendenti, siano artigiani o professionisti, e quella dei lavoratori dipendenti, siano burocrati o insegnanti, hanno allungato i loro tentacoli sino ad assorbire sollecitazioni ricevute da sinistra.
Qui non si "macrotizzano" difetti perché l'impianto del film è satirico e, in un certo senso, quindi, molto più feroce del precedente.

D'accordo, "I nuovi mostri", fotografati da Tonino Delli Colli, sono simbolizzati e il nostro è un film metaforico, ma l'impianto, la sceneggiatura, anche le scenette-flash sono più realistici del precedente.
Direi che questa pellicola degli anni Settanta è apparentemente meno estremizzata della precedente, ma più sottile proprio perché oggi i mostri sono più che mai "dentro di noi", celati e protetti dalle pieghe
(io direi piuttosto "piaghe" n.d.r.)della società.

Una certa iconoclastica goliardia e il tentativo di liberare lo spettatore da qualsiasi amara riflessione con lazzi e divistiche esibizioni hanno ceduto il posto ad una satira a freddo, che non esito a definire angosciosa.

(...) Tutti noi siamo convinti che una grossa fetta del pubblico sia migliorata e, in questo senso, il nostro film non è affatto polemico con la classe borghese.
I nuovi mostri non sono liberatori come quelli americani, rassicuranti come quelli catastrofici, che inducono lo spettatore a sentirsi protetto nella prigione della propria poltrona, e, dunque, il nostro film non sarà repressivo o consolatorio dei veri interrogativi che oggi assillano l'animo e la psicologia umana.
Sinceramente, realizzando questo film, [...] ci siamo proposti di intavolare una conversazione pacata, ma sarcastica con più generazioni. Con quella che, uscita da due guerre, in passato ha chiesto un umorismo facile e liberatorio e con quella che, oggi, apparentemente priva di convenzioni, si interroga e ci interroga
".
 
G

giovaneholden

Guest
Questo film lo trovo di molto inferiore al predecessore,cui si ispira.Malgrado la difesa a spada tratta di Scola,regista che peraltro ammiro,la sostanza non cambia,alcuni momenti divertenti non riscattano l'insufficiente struttura generale dell'opera.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Lo sto vedendo un poco alla volta durante i pasti,ripasserò a fine visione.
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'ho finito di vedere e successivamente ho visto anche il precedente,I mostri.
Ho apprezzato entrambi perchè sono un affresco della nostra società con toni amari,ma ironici e perchè i protagonisti sono stati dei grandi attori.
Però non sono brava a recensire i film,spesso me li godo e basta :wink:.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Anche io ho apprezzato alcuni degli episodi per la poro sferzante critica sociale anche se non vanno a volte aldilà del bozzettismo, però sono incisivi e dipingono vizì e virtù degli italiani dell'epoca che poi diventeranno modo comune di essere di molti.
 
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