25° Minigruppo - Cuore di cane di Michail Bulgakov

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velvet

Well-known member
Fino al capitolo VI

L'operazione di Pallino mi ha fatto abbastanza impressione, ma per fortuna si è ripreso... e nientemeno si è trasformato in uomo, o quasi...

Bello il diario della convalescenza e mi hanno colpito i cambiamenti contemporanei... quanto più Pallino si trasforma in uomo (rozzo e simpatizzante dei proletari e del NEP) tanto più il dottore perde la sua calma e diventa perplesso riguardo ai risultati dell'esperimento di cui in principio era tanto entusiasta.

Inoltre bellissimo il riferimento politico all'uomo nuovo dell'esperimento clinico, ovvero il parallelismo tra il cane che si trasforma in uomo e il proletario che diventa 'uomo nuovo' con la rivoluzione sovietica. Per questo ringrazio la bella prefazione altrimenti da sola non avrei fatto il collegamento.

Sono curiosa di vedere come Pallino (diventato Pallinov) come continuerà ad evolversi... per ora continua ad inseguire i gatti ma chiede i documenti e i suoi diritti di cittadino, ma non riconosce i doveri del ruolo (vedi il non voler andare alla leva).

Mi è piaciuta molto anche la discussione tra Filippovic e i 4 del comitato... il dottore fa la parte dell'aristocratico snob nei confronti del popolo, ma come non condividere le sue idee? Chi vorrebbe avere la propria casa sequestrata ed invasa da altri assegnatari?
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Attenzione l'ho finito!

Nel mio non è Pallinov, ma Pallini:)
Summa finale:

Una lettura sicuramente da consigliare. Il messaggio moralistico tra le righe è molto significativo: l'uomo non si deve sostituire a Dio o alla Natura. Non si può pretendere di modificare con la scienza un puro istinto animalesco ed estrarne fuori come da un cilindro un bagaglio comportamentale umano.
Alla fine il nostro Pallino viene sottoposto a un'operazione chirurgica "regressiva", (una variante di una lobotomia?), perchè se è vero che l'istinto canino era rimasto(l'odio per i gatti), è anche vero che la personalità di Klim, il ragazzo morto dell'ipofisi trapiantata, stava prendendo il sopravvento.
Di questo romanzetto mi sono piaciuti anche i personaggi, non approfonditi certo dal punto di vista psicologico, ma sicuramente tratteggiati come delle mirabili macchiette (Fedor che non aspetta altro che incassare rubli a destra e a sinistra, lo stesso Pallino quando ruba i soldi o molesta le donne di casa, l'esagerata compostezza del Professore di contro a una verve decisamente più sanguigna del suo assistente Bormental).
Lo stile è pulito, asciutto, la lettura risulta scorrevole, se non addirittura fulminea.
Consigliato.
 

ila78

Well-known member
Finito

Un bel libro, particolare, che mixa sapientemente parti che fanno sorridere a parti che mettono una tristezza infinita. A me, come ho già detto, ricorda molto il Dr. Frankenstein, lo stesso disprezzo per le leggi della natura da parte dell'uomo che presto è costretto a pentirsi di quello che ha fatto. Il povero Sarick è una vittima del delirio di onnipotenza del professore che, insieme al suo assistente, sembra addirittura fargli una colpa per quello che è, senza porsi minimamente il problema che quello che è lo hanno creato loro. Il finale sembra drammatico ma le cose si rimettono in qualche modo a posto per Sarick che ritorna a essere quello che era; peccato che il professore non ha imparato nulla da questa storia e contunua a fare i suoi esperimenti deliranti.
Voto 4/5
 

SALLY

New member
Finito!

Bel libro,ora che l'ho terminato mi sembra di averlo già letto in passato.Anche se in apparenza può sembrare divertente ha diverse chiavi di lettura.Fin dove si può spingere la scienza?! e le manomissioni sulla genetica?! alla fine la natura ha il sopravvento e si ritorce contro chi ha pensato di usarla in nome di un progresso assurdo.“Ecco che cosa succede quando uno scienziato invece di collaborare con la natura si propone un certo compito e solleva un certo sipario: dietro eccoti bell’e pronto un Pallinov e buona notte ai suonatori”.
Altra questione è quella politica dell'epoca dove la confusione, regna sovrana. C’è una classe sociale che vuole rivendicare secoli di torti subiti, e un'altra che non avrebbe la minima intenzione di mollare l’osso dei privilegi.
In Cuore di cane questo periodo storico e sociale confuso viene riprodotto molto bene, Filipp Filippovic, evidentemente controrivoluzionario, come molti dei suoi pazienti contro proletari arroganti e incapaci.
 

velvet

Well-known member
Finito

Finito anche io oggi in aereo. Molto bello!

Le impressioni rimangono quelle molto positive del commento precedente: originale l'idea, piacevole la narrazione sia nelle scene più surreali ed esilaranti sia nei discorsi più socio-politici, interessanti i messaggi, sia quello molto attuale delle sperimentazioni scientifiche, sia quello rivolto alla politica dell'epoca.

Un commento ulteriore riguarda il linguaggio, mi è piaciuto molto il riferimento alla natura canina di Pallinov, ad es. quando il suo rispondere nei dialoghi concitati viene definito "abbaiare", o quando gli si rivolgono con "molla l'osso".

Bellissimo anche il finale... in particolare il fatto che Pallino non ricorda più la sua esperienza da Pallinov e ritorna un cane felice per la 'fortuna' che gli è capitata a trovare una casa, e poi Pallino è molto più simpatico di Pallinov!!! Inoltre anche la reazione della polizia e dei tipi del comitato alla vista di Pallino tornato cane è molto divertente!

Felice di averlo letto! :YY
 

SALLY

New member
Grazie a te per averlo proposto,anch'io come Velvet,sono contenta che Pallinov sia tornato un simpatico cagnolotto...che di Pallinov ce ne sono pure troppi...ih ih ih!:mrgreen:
 
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