L'ho letto recentemente, e l'ho amato molto, davvero un ottimo libro. Ho trovato lo stile di Hugo un po' troppo didascalico, spesso dilungandosi inutilmente - nella descrizione del naufragio è stato inutilmente prolisso, a mio parere - a scapito della scorrevolezza del tutto. A compensare questo aspetto dei colpi di genio, stilistici e narrativi, che mi hanno lasciato letteralmente senza fiato. Mi ha dato come l'impressione, il romanzo nel suo insieme, di una mancanza di concretezza che si è infine espressa in un'esperienza molto al di sotto del suo potenziale. Mi spiego meglio.
Personaggi splendidi, romantici e malinconici, dal potenziale incredibile ma spesso trascurati (specie rispetto a come Hugo mi ha abituato nei Miserabili). Allo strepitoso, splendido, Ursus - antieroe vero e proprio, umano e tremendamente mortale - si affianca un Gwynplaine cui viene dato paradossalmente troppo poco spazio - e si vede nella parte della discussione alla camera dei lords come sarebbe potuto essere, e non è stato. Il personaggio di Dea è di una dolcezza destabilizzante, ma senza quella profondità contraddittoria che l'avrebbe resa umana - ma qui penso sia lo scopo di Hugo, presentarci un angelo.
Josiane, per me, è la donna che Dea non sarebbe mai potuta essere, ed è il mio personaggio preferito. Collerica, scostante, viziata e sostanzialmente infelice, ma anche di una passionalità e carisma tutti femminili, non riesco a vederla con quello sdegno che forse l'autore si aspettava suscitasse. Il suo monologo nei bagni, la sua descrizione, la sua sensualità estrema, è un quadro, un capolavoro, l'opera nell'opera.
Apprezzabile, come al solito, la fedeltà storica e l'incredibile forza evocativa del rivoluzionario che è in Hugo. Vede il mondo del suo tempo, e probabilmente ora sarebbe lo stesso, e ce lo regala dandoci quell'accesso senza dubbio tremendo, ma anche evocativo e raffinato, che è il marchio dei grandissimi autori - e delle grandi persone. Scoperchia i mali della verità del mondo, ma in fondo, come nel vaso di Pandora, la speranza - e non ne avrebbe scritto, se non ci fosse stata.
Maledetto socialista!