Questioni di scelte

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io ho sempre scelto, difficile che abbia lasciato che le cose accadessero e prendessero da sole un loro percorso anche perchè non accadono mai e restano sempre lì in attesa che noi facciamo qualcosa. Io scelgo sia per impulso sia prendendo in considerazione tutte le possibilità per poi fare la scelta migliore. Con gli anni ho notato che i due metodi si stanno avvicinando sempre di più, scelgo impulsivamente quella che sarà la soluzione migliore. Per cui sia che faccia in un modo sia che faccia in un altro alla fine sono sempre soddisfatta. A differenza di anni fa che mi sembrava di sbagliare qualsiasi metodo usavo.
Quindi non credo sia la strategia ma il know how che fa la differenza :) ho imparato a sbagliare :wink:
 

velvet

Well-known member
Concordo, sapere cosa vogliamo, cosa ci appassiona, è fondamentale. Però qualche volta può capitare che ci troviamo di fronte a qualcosa che pensiamo possa piacerci, per l'idea che ce ne siamo fatti, ma non sapremo se davvero è ciò che ci aspettavamo finché non lo facciamo. Non so se mi sono spiegata.

Davvero alcune volte, la partita si gioca tra la strada vecchia, magari con un po' di fossi e pozzanghere, ma che conosciamo, e quella nuova, che si promette bella e dritta, ma sappiamo benissimo che non sarà così. Avrà certamente anche lei dei fossi, ma dove? E quali?

Allora tutto si gioca anche sul coraggio, il coraggio di cambiare, senza sapere esattamente a cosa si va incontro.

L'importante è essere consapevoli che non si può mai sapere esattamente a cosa si va incontro.

Ti dico come faccio io: cerco di scegliere la cosa che mi sembra la migliore per me al momento della scelta, sulla base di quello che provo e che so, perchè se in quel momento mi sembra la migliore allora è quella giusta. Poi ovviamente in futuro le cose possono cambiare e quello che hai pensato in passato potrebbe non andare più bene, ma la sfera di cristallo non ce l'hai e quindi è importante scegliere sulla base degli elementi che hai senza tormentarti con i dubbi (e se poi andrà diversamente...). E in futuro quando penserai al passato non dirai se avessi fatto diversamente, ma in quel momento era la cosa migliore da fare.

Se invece il coraggio proprio non ce l'hai prova a farti un piano B, del tipo se non dovesse andare bene posso sempre... questo può darti la sensazione di 'cadere sul morbido' e quindi darti il coraggio di 'buttarti'... :wink:
 

Dory

Reef Member
Se invece il coraggio proprio non ce l'hai prova a farti un piano B, del tipo se non dovesse andare bene posso sempre... questo può darti la sensazione di 'cadere sul morbido' e quindi darti il coraggio di 'buttarti'... :wink:

Ho un piano B, e anche un piano C, quelli non mi mancano mai, ne ho sempre fatti. :mrgreen:

L'immagine più bella della scelta è quella di Novecento che scende dalla scaletta della nave, quando per la prima volta fa la valigia e decide di scendere a terra. Ma a metà passerella si ferma, si guarda intorno, e rimane senza fiato.

Vedere da minuto 2:30






Io sono lì, su quella scaletta a guardare l'immensità del mondo davanti a me, e sono senza fiato.
Ogni mia scelta è così, identica a quella, perché ha un po' a che fare sul restare in mare o scendere a terra... anche se so che il mare non lo abbandonerò mai, non potrei, perché tra di noi c'è un legame che non si può spezzare neache volendo.

Al di là del risultato della scelta di Novecento, la bellezza incredibile di questa immagine, e di questo monologo, è che riproduce la sensazione esatta che si prova davanti ad una scelta. Non so, ma io ogni volta che l'ascolto mi commuovo.
 
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ParallelMind

Guest
Ho un piano B, e anche un piano C, quelli non mi mancano mai, ne ho sempre fatti. :mrgreen:

L'immagine più bella della scelta è quella di Novecento che scende dalla scaletta della nave, quando per la prima volta fa la valigia e decide di scendere a terra. Ma a metà passerella si ferma, si guarda intorno, e rimane senza fiato.

Gran bel film
 

Musa_di_nessuno

New member
Io scelgo con il cuore. Sembra una banalità, detta così, ma è vero. Mi spiego meglio: prima di prendere una decisione rifletto, medito, ne parlo con amici e parenti, anche con la mia terapista. E poi scelgo semplicemente la cosa migliore per me stessa, che mi fa sentire meglio, ovviamente senza andare a discapito di nessuno. Così facendo non mi sono mai pentita di nulla, nemmeno degli errori.
Sarò banale ma.....è così, e mi sono sempre trovata bene. Guardando indietro posso dire di aver fallito in alcune cose, ma sentivo in cuor mio di doverlo fare e c'ho provato :)
 

Musa_di_nessuno

New member
Il proverbio dice che chi lascia la strada vecchia per la nuova,sa quello che lascia,ma non sa quello che trova,però la strada nuova potrebbe anche portare sorprese piacevoli,quindi che fare?

Quando ci si trova di fronte a un bivio così netto, di fronte a due strade e bisogna decidere quale prendere..."purtroppo" l'unica soluzione sarebbe quella di essere sereni e in pace con se stessi, perchè è l'inquietudine dell'animo che ci porta a essere confusi e a non mettere a fuoco quello che è meglio per noi stessi. In alternativa si possono soppesare lucidamente sul piatto di una bilancia i pro e i contro e consultarci con le persone di cui ci fidiamo di più, ti porto un esempio: io ho un posto di lavoro vicino casa, ho un contratto di apprendistato, guadagno circa 950 euro al mese, faccio la segretaria full time. Attacco alle 09:00 e stacco alle 17:30, stando vicino casa potrei stare sul letto a rilassarmi anche già alle 18:00, insomma non mi manca nulla. In passato ho avuto gravi problemi con una società che è andata male, attualmente sto meglio. Però questo lavoro non mi dà possibilità di crescita, non posso imparare cose diverse dalle solite 4 fatture e lavoro di routine. Però, dall'altro lato, c'è che ho tempo libero e mi trovo molto bene nell'ambiente di lavoro. Che fare quindi? Provare comunque a trovare un lavoro che mi soddisfi maggiormente? Diciamo che per il momento mi limito a comprare ogni tanto qualche giornale dei lavori per vedere se trovo qualche annuncio che mi faccia cambiare prospettive lavorative, ma mi sono prefissata che le cose sono 2: 1) o decido di sconvolgere proprio la mia vita facendo qualcosa di completamente diverso, anche andando a lavorare in un'altra città o cose del genere oppure 2) trovo qualcosa di migliore a livello contrattuale e/o di stipendio. Vista la crisi che c'è per ora la seconda possibilità la vedo difficile, quindi, serenamente, aspetto tempo migliori. Intanto mi godo la mia vita, per quello che posso :)
 

Valentina Bellucci

La Collezionista di Sogni
Quando ci si trova di fronte a un bivio così netto, di fronte a due strade e bisogna decidere quale prendere..."purtroppo" l'unica soluzione sarebbe quella di essere sereni e in pace con se stessi, perchè è l'inquietudine dell'animo che ci porta a essere confusi e a non mettere a fuoco quello che è meglio per noi stessi. In alternativa si possono soppesare lucidamente sul piatto di una bilancia i pro e i contro e consultarci con le persone di cui ci fidiamo di più, ti porto un esempio: io ho un posto di lavoro vicino casa, ho un contratto di apprendistato, guadagno circa 950 euro al mese, faccio la segretaria full time. Attacco alle 09:00 e stacco alle 17:30, stando vicino casa potrei stare sul letto a rilassarmi anche già alle 18:00, insomma non mi manca nulla. In passato ho avuto gravi problemi con una società che è andata male, attualmente sto meglio. Però questo lavoro non mi dà possibilità di crescita, non posso imparare cose diverse dalle solite 4 fatture e lavoro di routine. Però, dall'altro lato, c'è che ho tempo libero e mi trovo molto bene nell'ambiente di lavoro. Che fare quindi? Provare comunque a trovare un lavoro che mi soddisfi maggiormente? Diciamo che per il momento mi limito a comprare ogni tanto qualche giornale dei lavori per vedere se trovo qualche annuncio che mi faccia cambiare prospettive lavorative, ma mi sono prefissata che le cose sono 2: 1) o decido di sconvolgere proprio la mia vita facendo qualcosa di completamente diverso, anche andando a lavorare in un'altra città o cose del genere oppure 2) trovo qualcosa di migliore a livello contrattuale e/o di stipendio. Vista la crisi che c'è per ora la seconda possibilità la vedo difficile, quindi, serenamente, aspetto tempo migliori. Intanto mi godo la mia vita, per quello che posso :)


Ben detto... dopotutto la speranza è l'ultima a morire :wink:
 
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