Finalmente posso parlare con cognizione di causa, visto che a Natale mi è stato regalato un ebook reader, e ho avuto modo di testarlo.
Premetto che, naturalmente, ognuno è liberissimo di avere le abitudini che preferisce (per dire, uno può benissimo affermare "io amo leggere solamentr stando in piedi in equilibrio su una gamba sola, mi godo maggiormentr la lettura", e allora va bene, se davvero si gode di più la lettura
che a nessuno venga in mente di giudicarlo per questo!). Però, sinceramente, io non capisco chi demonizza a priori l'ebook, magari senza nemmeno averlo provato.
L'ebook non è il male.
Va bene, non ha l'odore della carta. Ma volete farmi credere che TUTTI (e sono molti, moltissimi, non solo qui sul forum, ma anche nella "vita vera") coloro i quali si schierano contro l'ebook adducendo come motivazione la nostalgia per gesti come sentire sotto le dita la carta, l'annusarla, il poter sottolineare frasi, leggono solo per trarre piacere da questi gesti? Se così fosse, allora ben vnga il solo cartaceo. Ma io, personalmente (e cred ma soprattutto spero anche molti altri amanti della lettura) leggo perché quello che conta nella lettura per me è LEGGERE. E quindi il contenuto. La Divina Commedia resta un capolavoro sublime su carta stampata, in un codice miniato e sullo schermo di un ebook.
Con questo non voglio dire che qualche rimpianto nostalgico verso il cartaceo sia un peccato (io stessa amo il cartaceo, e non ho intenzione di sostituirlo totalmente), né voglio obbligare nessuno a correre a comprare un ebook (e ci mancherebbe!). L'ebook è un'alternativa, che ovviamente uno, per qualsiasi ragione, può scegliere di non prendere in considerazione, ma non credo sia una minaccio, e soprattutto non credo tolga nulla al valore del libro (e col termine libro, non intendk il mero oggetto, ma il suo contenuto, che a mio parere è quello che conta).
E ripeto, questo è solo il mio parere, non voglio assolutamente dire che chi resta fedele al cartaceo sia antiquato e scioccamente nostalgico.