apeschi
Well-known member
La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell'uno e dell'altra. (A. Manzoni dai Promessi Sposi)
Cosa c'entra? C'entra che spesso non e' facile distinguere chi abbia ragione e chi abbia torto e comunque nessuno ha mai sempre ragione e nessuno ha mai sempre torto.
La situazione e' grave, i governi precedenti (e parlo di governi precedenti, non del governo Berlusconi o del governo della sinistra, ma di entrambi) negli ultimi anni non hanno fatto molto, hanno minimizzato i problemi (soprattutto l'ultimo governo ha negato l'evidenza della crisi economica, scherzandoci sopra o accusando chi faceva presente che la situazione non era molto buona).
Alla fine e' arrivato Monti.
Personalmente l'ho visto come un'ancora di salvezza.
Purtroppo la crisi e' internazionale non e' solo limitata all'Italia. Monti ha fatto il possibile ma purtroppo deve ogni giorno battersi contro il parlamento (che e' lo stesso del precedente governo di centro-destra e quindi non e' che sia cambiato molto a livello parlamentare). Ha le mani legate, e' comunque un governo sostenuto dalle stesse persone che sostenevano il governo precedente.
Secondo me Monti e' una persona in gamba ma purtroppo deve costantemente mediare con chi lo sostiene e che per sostenerlo si fa pagare profumatamente.
Ha ragione? Ha torto? Entrambe le cose secondo me.
Forse ci vorrebbe una maggiore attenzione ai problemi della gente comune, ma penso che non sia facile nel suo ruolo con tutti i veti che gli vengono posti da chi lo sostiene. I politici sono solo interessati ai loro voti da un lato e ai loro interessi personali dall'altro, quindi appoggiano le riforme che comunque fanno comodo a loro e se sono impopolari tali riforme, dopo averle appoggiate e votate, dichiarano di essere contrari per non perdere troppi voti, ma intanto le hanno appoggiate per il bene dell'europa, perche' ci e' stato imposto e subito dopo averle appoggiate dichiarano pubblicamente il contrario.
Ha ragione chi accusa gli statali? Si e no.
Come in ogni campo c'e' gente che lavora duro, onesta, irreprensibile, che si guadagna il misero stipendio con il sudore della fronte ma purtroppo c'e' gente che se ne approfitta.
C'e' gente che ha il posto fisso (sia nell'industria privata che nello stato) che se lo merita giorno dopo giorno.
Purtroppo c'e' gente che invece se ne approfitta, che cerca il modo migliore per tirare sera facendo il meno possibile.
C'e' gente che paga le tasse, che le ha sempre pagate e c'e' gente che non le paga e non le ha mai pagate.
Forse bisognerebbe poter distinguere i singoli casi ed agire di conseguenza.
E' giusto tagliare sulla sanita'? Secondo me non e' giusto.
Non e' nemmeno giusto pero' approfittare del fatto che siccome certe prestazioni sanitarie sono gratuite (o costano poco) allora meglio farsi prescrivere piu' esami medici possibili anche se non servono.
Ovviamente il giusto e' il poter fare gli esami realmente necessari. Ma chi lo decide? Dovrebbe deciderlo il medico di base.
Peccato che certi medici di base prescrivano esami necessari, altri nel dubbio prescrivano anche esami non sempre necessari.
E' giusto tagliare le pensioni? Se uno ha accettato certe proposte di prepensionamento, di incentivi all'uscita dal lavoro pensando di andare in pensione ed e' rimasto a casa non e' giusto, ma non e' nemmeno giusto andare in pensione troppo giovani (come succedeva un tempo con certe classi di lavoratori) e poi fare un secondo lavoro magari in nero. E' giusto che lo stato paghi gli esodati? E gli esodati perche' hanno firmato se comunque non stava scritto da nessuna parte che la legge sulle pensioni sarebbe rimasta invariata, visto che di riforma delle pensioni se ne parlava da sempre? Hanno accettato loro di uscire basandosi sulla legge sulle pensioni in vigore quando hanno dato le dimissioni. Mica sono stati costretti. (Magari il datore di lavoro ha fatto mobbing, ma in tal caso e' il datore di lavoro che ha fatto mobbing che deve essere punito).
Hanno comunque accettato un rischio. Ma in questo caso il problema si sposta, e' giusto che lo stato cambi le regole in corso? Si. No. Le hanno cambiate anche per me che quando sono stato assunto pensavo di andare in pensione a 60 anni, poi a 65 per scoprire ora che forse andro' a 68 anni e magari tra qualche anno scopriro' che potro' andare solo a 75 anni... Cosa e' giusto? Cosa non e' giusto? Non e' facile dare una risposta e schierarsi pro o contro.
Cioe' non e' facile dare dei giudizi.
Sicuramente certi tagli sfavoriranno gente che in realta' e' costretta a subire. Tuttavia per molti anni molti se ne sono approfittati. Come sempre la verita' sta nel mezzo. Sarebbe necessario e corretto poter valutare i singoli casi, ma purtroppo non e' molto semplice.
Sicuramente e' sbagliato fare pubblicita' pro o contro a priori in nome di un partito o di una ideologia politica.
Cosa c'entra? C'entra che spesso non e' facile distinguere chi abbia ragione e chi abbia torto e comunque nessuno ha mai sempre ragione e nessuno ha mai sempre torto.
La situazione e' grave, i governi precedenti (e parlo di governi precedenti, non del governo Berlusconi o del governo della sinistra, ma di entrambi) negli ultimi anni non hanno fatto molto, hanno minimizzato i problemi (soprattutto l'ultimo governo ha negato l'evidenza della crisi economica, scherzandoci sopra o accusando chi faceva presente che la situazione non era molto buona).
Alla fine e' arrivato Monti.
Personalmente l'ho visto come un'ancora di salvezza.
Purtroppo la crisi e' internazionale non e' solo limitata all'Italia. Monti ha fatto il possibile ma purtroppo deve ogni giorno battersi contro il parlamento (che e' lo stesso del precedente governo di centro-destra e quindi non e' che sia cambiato molto a livello parlamentare). Ha le mani legate, e' comunque un governo sostenuto dalle stesse persone che sostenevano il governo precedente.
Secondo me Monti e' una persona in gamba ma purtroppo deve costantemente mediare con chi lo sostiene e che per sostenerlo si fa pagare profumatamente.
Ha ragione? Ha torto? Entrambe le cose secondo me.
Forse ci vorrebbe una maggiore attenzione ai problemi della gente comune, ma penso che non sia facile nel suo ruolo con tutti i veti che gli vengono posti da chi lo sostiene. I politici sono solo interessati ai loro voti da un lato e ai loro interessi personali dall'altro, quindi appoggiano le riforme che comunque fanno comodo a loro e se sono impopolari tali riforme, dopo averle appoggiate e votate, dichiarano di essere contrari per non perdere troppi voti, ma intanto le hanno appoggiate per il bene dell'europa, perche' ci e' stato imposto e subito dopo averle appoggiate dichiarano pubblicamente il contrario.
Ha ragione chi accusa gli statali? Si e no.
Come in ogni campo c'e' gente che lavora duro, onesta, irreprensibile, che si guadagna il misero stipendio con il sudore della fronte ma purtroppo c'e' gente che se ne approfitta.
C'e' gente che ha il posto fisso (sia nell'industria privata che nello stato) che se lo merita giorno dopo giorno.
Purtroppo c'e' gente che invece se ne approfitta, che cerca il modo migliore per tirare sera facendo il meno possibile.
C'e' gente che paga le tasse, che le ha sempre pagate e c'e' gente che non le paga e non le ha mai pagate.
Forse bisognerebbe poter distinguere i singoli casi ed agire di conseguenza.
E' giusto tagliare sulla sanita'? Secondo me non e' giusto.
Non e' nemmeno giusto pero' approfittare del fatto che siccome certe prestazioni sanitarie sono gratuite (o costano poco) allora meglio farsi prescrivere piu' esami medici possibili anche se non servono.
Ovviamente il giusto e' il poter fare gli esami realmente necessari. Ma chi lo decide? Dovrebbe deciderlo il medico di base.
Peccato che certi medici di base prescrivano esami necessari, altri nel dubbio prescrivano anche esami non sempre necessari.
E' giusto tagliare le pensioni? Se uno ha accettato certe proposte di prepensionamento, di incentivi all'uscita dal lavoro pensando di andare in pensione ed e' rimasto a casa non e' giusto, ma non e' nemmeno giusto andare in pensione troppo giovani (come succedeva un tempo con certe classi di lavoratori) e poi fare un secondo lavoro magari in nero. E' giusto che lo stato paghi gli esodati? E gli esodati perche' hanno firmato se comunque non stava scritto da nessuna parte che la legge sulle pensioni sarebbe rimasta invariata, visto che di riforma delle pensioni se ne parlava da sempre? Hanno accettato loro di uscire basandosi sulla legge sulle pensioni in vigore quando hanno dato le dimissioni. Mica sono stati costretti. (Magari il datore di lavoro ha fatto mobbing, ma in tal caso e' il datore di lavoro che ha fatto mobbing che deve essere punito).
Hanno comunque accettato un rischio. Ma in questo caso il problema si sposta, e' giusto che lo stato cambi le regole in corso? Si. No. Le hanno cambiate anche per me che quando sono stato assunto pensavo di andare in pensione a 60 anni, poi a 65 per scoprire ora che forse andro' a 68 anni e magari tra qualche anno scopriro' che potro' andare solo a 75 anni... Cosa e' giusto? Cosa non e' giusto? Non e' facile dare una risposta e schierarsi pro o contro.
Cioe' non e' facile dare dei giudizi.
Sicuramente certi tagli sfavoriranno gente che in realta' e' costretta a subire. Tuttavia per molti anni molti se ne sono approfittati. Come sempre la verita' sta nel mezzo. Sarebbe necessario e corretto poter valutare i singoli casi, ma purtroppo non e' molto semplice.
Sicuramente e' sbagliato fare pubblicita' pro o contro a priori in nome di un partito o di una ideologia politica.