La solitudine é indipendenza o isolamento e paura di amare e essere amati?

M

maredentro78

Guest
Penso che in fondo,nel profondo siamo tutti soli,che lo si voglia ammettere o meno.E' una condizione soggettiva,concordo con Yama che dice che è più facile gettarsi nella società,nella materialità,nei passatempi che ti offre piuttosto di entrare in contatto con noi stessi.Anche perché è un lavoro senza fine e a volte mette parecchio in crisi.In ultimo concordo sempre con il mio grande Herman.
Mi fanno anche molta paura le persone che non sanno stare da sole,mi sembra che fuggano da loro stessi e alla lunga con noi stessi bisogna farci i cont altrimenti non si procede,non si cresce,non si migliora.i.:mrgreen:
 

Nerst

enjoy member
... ma nessuno ha detto "cos'è" quello di cui si parla: proviamo a dare una definizione di solitudine?


Personalmente credo che la solitudine sia uno stato in cui le persone si immergono per capire loro stesse ed il mondo.
A tutti capita di voler stare soli con i propri pensieri, e solo chi non ha paura di rimanere solo con loro non vede la solitudine come una cosa negativa.

Troppe volte ho sentito associato alla solitudine un aspetto negativo, ma a parer mio, parla così chi teme di restare solo col proprio io o chi si annoia terribilmente con se stesso. Quando mi capita di voler restare a casa, mentre tutti si tengono compagnia, mi viene ripetuta sempre la solita frase: "ma che farai poi tutta sola". che cosa farò???? mille e più cose.
 

Nerst

enjoy member
Dal lato sentimentale, anche qui, ci si deve ritagliare momenti di solitudine. Stare bene insieme significa soprattutto non dare per scontato che ogni minuto libero che il nostro/a compagno/a ha, sia per forza speso per noi.
e' bello pensare che i momenti da condividere siano voluti e non obbligatori
 

maurizio mos

New member
Personalmente credo che la solitudine sia uno stato in cui le persone si immergono per capire loro stesse ed il mondo.
A tutti capita di voler stare soli con i propri pensieri, e solo chi non ha paura di rimanere solo con loro non vede la solitudine come una cosa negativa.

Troppe volte ho sentito associato alla solitudine un aspetto negativo, ma a parer mio, parla così chi teme di restare solo col proprio io o chi si annoia terribilmente con se stesso. Quando mi capita di voler restare a casa, mentre tutti si tengono compagnia, mi viene ripetuta sempre la solita frase: "ma che farai poi tutta sola". che cosa farò???? mille e più cose.



Ecco quindi una prima definizione: "la solitudine è uno stato scelto per ritrovarsi con se stessi, valutarsi e valutare (capire) il mondo. Non ha una connotazione negativa poiché chi la sceglie sta bene con se stesso e i suoi pensieri"
Parliamo qui di una solitudine scelta e presumibilmente relativamente limitata nel tempo. Per altri invece...?
 

darida

Well-known member
Ecco quindi una prima definizione: "la solitudine è uno stato scelto per ritrovarsi con se stessi, valutarsi e valutare (capire) il mondo. Non ha una connotazione negativa poiché chi la sceglie sta bene con se stesso e i suoi pensieri"
Parliamo qui di una solitudine scelta e presumibilmente relativamente limitata nel tempo. Per altri invece...?

Io ti rispondero' volentieri appena provo a stare sola... per piu' di un giorno intendo :wink:

la differenza tra accezione negativa o negativa della solitudine dovrebbe stare nella scelta; se la desideri va benissimo, se e' temporanea, quando vuoi che lo sia,anche. Ma se la vivi come stato di disagio,se ti trovi solo perche' gli altri non sono piu' con te,se ti mancano, e' triste e la vivi male.
I suppose :mrgreen:
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Secondo me dipende dalla qualità del sentimento in generale. Anche un sentimento di sofferenza, come la mancanza, può portare a maggior consapevolezza.
Esempio: una persona si sente abbandonata dal suo gruppo, ne soffre, e questa sofferenza lo porta a realizzare alcuni fatti che prima gli erano sfuggiti e grazie a questo poi cambia sguardo tanto sulla vita quanto sulle persone che l'hanno lasciata a sè.
 
La solitudine per me puo' essere due cose: la libertà, la creatività, e la conoscenza di se, quando si e' scelta..o la costrizione quando non e' voluta, costretta dall'ambiente in cui si vive che porta inesorabilmente a distaccarsi..questa per me, è come una prigione invisibile che uccide lentamente la voglia di vivere.
Io personalmente, non temo la solitudine..non mi spaventa e non mi danneggia ma, come una bilancia, cerco di equilibrarla..:)
 

darida

Well-known member
Secondo me dipende dalla qualità del sentimento in generale. Anche un sentimento di sofferenza, come la mancanza, può portare a maggior consapevolezza.
Esempio: una persona si sente abbandonata dal suo gruppo, ne soffre, e questa sofferenza lo porta a realizzare alcuni fatti che prima gli erano sfuggiti e grazie a questo poi cambia sguardo tanto sulla vita quanto sulle persone che l'hanno lasciata a sè.

questo è un punto di vista molto interessante, usare la solitudine a nostro vantaggio,ponderare,valutare...rivalutare, a mente sgombra, mica è facile, di certo deve essere un esercizio ritemprante
 
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