Bulgakov, Michail - Il maestro e Margherita

gio84

New member
io invece l'ho interrotto a metà perchè non mi era piaciuto.
leggo tutti questi commenti positivi e rimango perplessa.
forse non era il momento adatto, forse non ero dell'umore giusto.
mi ripropongo di leggerlo.
 
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L'ho finito ieri e penso sia la più grande riscrizione del Faust di goethe (che rimane un intoccabile x grandezza,completezza,armonia,sinfonia ecc)
Mi è piaciuto sin dall'inizio, mi ha incuriosito molto la trama e ho notato con piacere che i personaggi acquisivano una maggiore struttura con l'andare avanti nella storia.
Mi sono immersa totalmente in questa favola un po' cupa e un po' romantica e ho amato tutti i personaggi (anche Fagotto,specialmente nel mutamento finale).
Margherita poi, così eterea e a tratti cinica, beh ne sa una più del diavolo .Chi, se non lei, avrebbe potuto far da dama così impeccabilmente a Satana e ai suoi?
Il ballo poi, è stata una delle parti che ho amato di più dell'opera. L'accuratezza nel descriverli e l'efferatezza dei loro crimini mi hanno permesso di vedere e sentire ogni cosa, proprio come se fossi là, invisibile anch'io(magari vestita!!!! :mrgreen: ).
Tutti meriterebbero un commento ma non posso tralasciare il gatto!!!Un personaggio simpaticissimo,astuto,perfido,signorile(termine forse poco appropriato :p ) e a tratti goffo!Mi piaceva leggerlo e immaginarlo col forno sotto braccio, col cravattino e i baffi dorati, intento a pagare un tram o a bere cognac!!!
Woland poi, il suo occhio verde è riuscito a stregarmi pur non avendolo visto...la sua fierezza e il terrore/rispetto che emanava me l'hanno fatto adorare..
L'altro livello narrativo, caratterizzato dall'incontro tra Ponzio Pilato e Gesù mi ha stupito (e piaciuto) tantissimo e mi ha dato alcuni spunti di riflessioni, tra cui:Gesù definisce falsi gli scritti di Levi Matteo. L'idea invece che Woland collabori con Dio piuttosto che confabularci contro mi è sembrata ragionevole,anzi se dovessi immaginare e credere sia all'uno che all'altro probabilmente me li figurerei così.
Si capisce insomma che il male non è nel diavolo ma negli uomini
 
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Masetto

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E' un libro straripante di inventiva, di una fantasia sfrenata. A lunghi tratti divertentissimo, e per nulla pesante pur essendo abbastanza lungo.
Però non è un capolavoro secondo me, alcuni aspetti lasciano proprio a desiderare: Bulgakov ebbe sempre grosse difficoltà a superare la censura sovietica per cui nel libro viene fuori il suo malanimo contro la società letteraria russa: per esempio quando Margherita in veste di "strega" distrugge il condominio degli scrittori, e analogamente in generale laddove i due protagonisti sono presentati come una specie di indifesi agnellini tra i lupi (che sarebbero censori statali e scrittori "nemici"). Tutto ciò secondo me è troppo ingenuo, come pure lo è il finale, con questa specie di "salvazione" collettiva di loro due, di Woland e dei suoi e di Pilato: in questi aspetti sembra nient'altro che una favoletta.
Comunque non si contano le scene spassose: l'inizio, lo "spettacolo" di Woland, il volo di Margherita... E, d'altra parte, va riconosciuto a Bulgakov il grande merito di aver messo nel libro, lievemente camuffate, moltissime scomode o terribili verità della società sovietica (la carenza di alloggi, i processi ai dissidenti etc.: non per niente non glielo pubblicavano). La fantasiosa ricostruzione della "storia" di Pilato poi è estremamente raffinata.
 
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L'ho finito anche io!!!

Devo dire che è un ottimo romanzo, completo e scorrevole, pieno di bizzarri personaggi magistralmente dipinti dall'autore. Ho letto solo ora il commento di tutti perchè in genere, non leggo mai quello che si dice su di un libro, nemmeno l'ultima di copertina, prima di finirlo. Non mi piace sapere prima del dovuto anche la più semplice cosa!!!Quindi ho iniziato il libro senza sapere neanche cosa aspettarmi e...........mi sono trovata meravigliosamente coinvolta in una storia affascinante ed emozionante! Anche a me è piaciuto molto il gatto!!! In ogni caso avevo un po' paura di non riuscire a riconoscere i personaggi e fare un po' di confusione tra tutti quei nomi russi, ma con bulgakov è stato impossibile in quanto è stato in grado di caratterizzare ogni personaaggio riportandolo così chiaramente che è impossibile confondersi!


La letteratura russa mi ha sempre affascinato ma allo stesso tempo preoccupato, non riesco a leggere libri troppo pesanti...ma per il momento con questo e "il giocatore" ho avuto ottimi riscontri!


Per concludere: un libro assolutamente da leggere!
 
Aggiungo anche l'incipit del mio, un po' diverso anche questo, tradotto da Maria Serena Prina:

Nell'ora di un caldo tramonto di primavera agli stagni Patriarsie fecero la loro comparsa due cittadini. Il primo, sui quarant'anni, indossava un completo stivo tendente al grigio, era basso di statura, scuro di capelli, ben pasciuto, stempiato, teneva in mano una dignitosa lobbietta e aveva il volto accuratamente rasato e sormontato da un paio di occhiali dalle dimensioni addirittura sovrannaturali, con una montatura di corno nero. Il secondo, un giovanotto dalle spalle larghe, fulvastro, tutto arruffato e con un berretto a quadretti spinto all'indietro sulla nuca, indossava una camicia da cow-boy, pantaloni bianchi tutti spiegazzati e un paio di scarpette leggere, nere.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
La letteratura russa mi ha sempre affascinato ma allo stesso tempo preoccupato, non riesco a leggere libri troppo pesanti...ma per il momento con questo e "il giocatore" ho avuto ottimi riscontri!

spesso si confonde profondo con pesante, ma non sono la stessa cosa. credimi a parte rari casi gli autori russi non sono mai pesanti, tutto dipende dall'abituarsi ad un certo tipo di scrittura e mi sembra che tu abbia iniziato alla grande :ad:
 

klosy

Cicciofila Member
spesso si confonde profondo con pesante, ma non sono la stessa cosa. credimi a parte rari casi gli autori russi non sono mai pesanti, tutto dipende dall'abituarsi ad un certo tipo di scrittura e mi sembra che tu abbia iniziato alla grande :ad:

Sono d'accordo.
Penso di non essere mai riuscita a divorare un libro russo, perchè raramente li ho trovati banali e ho sempre avuto bisogno di tempo per capire bene ciò che stavo leggendo.
Da poco ho letto L'idiota, finito in 3 settimane, alcuni giorni non riuscivo a leggere più di 15 pagine!
Alla fine, le difficoltà maggiori si trovano nei nomi (la stessa persona viene chiamata in mille modi diversi) e nella mentalià molto diversa dalla nostra, quindi alcuni fatti che per noi sono naturali, spiazzano il personaggio del romanzo e viceversa.

Per quanto riguarda Il Maestro e Margherita, trovo che non sia neppure cosi "russo" come i romanzi di Dostoevskij e Tolstoj, tanto per citarne due,
l'ho trovato molto più scorrevole, forse perchè atipico.

Va detto che a noi sono arrivati i migliori tra i romanzi russi, per questo sono spesso molto profondi...chissà quanti Mocciovskj :mrgreen: (per fortuna) non ci sono arrivati!
 

fenicemidian

Phoenix Member
uhm... qui andiamo sul difficile... il maestro e margherita l'ho cominciato almeno tre volte prima di mettermi davvero a leggerlo.. molto strano, a tratti inquietante, a volte divertente... anche se sicuramente non è nella mia top ten! :D
 

Alucard

New member
Con il timore di non riuscire ad elogiarlo abbastanza mi appresto a commentare un libro che rimarrà per sempre tra i miei preferiti.

Divino...MAGICO.
Uno di quei libri da "respirare", che ti catturano l'anima per chiuderla in esso e lasciarla lì...a tribolare tra le mille parole che lo compongono.
Uno di quei libri che ti fanno piangere quando hai finito di leggerli, perchè ti rendi conto che il mondo che descrivono finisce con la rilegatura che sta dopo l'ultima pagina.

A mio avviso poi quello che deve colpire nel romanzo (oltre alla trama decisamente accattivante) è l'attenta caratterizzazione dei personaggi che, pur essendo dettagliata, non rischia mai di cadere nel banale o nel noioso.

L'unico vero peccato è che Bulgakov non abbia potuto assistere al successo della sua opera...pubblicata postuma alla sua morte.
 

darida

Well-known member
Sto facendo solo io, a quanto pare, una fatica immensa ad entrare nella storia. Ho come il presentimento di essere allergica agli autori russi :? o forse, non è passato abbastanza tempo dalla lettura de "L'Idiota", non ho ancora smaltito:mrgreen:, pausa riflessiva e ci riprovo
 

libridinosa

New member
Salve, scusate, sono nuova: ho appena dato una sbirciatina, ho visto che state parlando del Libro. Se mi permettete, vorrei dire la mia: la traduzione di Vera Drisdo è da tempo considerata la migliore, l'edizione Einaudi, per intenderci, ma, secondo il mio modesto parere, bisognerebbe prendere in considerazione l'eccellente, fine fantasiosa traduzione di Maria Serena Prina, la traduttrice di Mondadori, per questo libro. Il semplice tascabile mondadori vi schiuderà l'atmosfera più adatta per apprezzare pienamente quest'opera. Per chi non la conoscesse ancora, si sappia che dopo aver letto questo romanzo, non si sarà più gli stessi. Saluti a tutti e grazie...
 
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