Divento vecchio.

apeschi

Well-known member
Concordo, Maurizio.
Io non volevo giudicare nessuno.

Quello che mi ha colpito non era che fossero ubriachi, ma come lo fossero.

La tristezza non era che fossero ubriachi (che m'importa, sinceramente?), ma il contesto. Il contesto di immensa tristezza e perdizione. Fossero stati allegri e realizzati erano fatti loro.
Vedi, un conto e' lottare per degli ideali (magari sbagliando ed avendo contro le generazioni precedenti), un conto e' fare cavolate divertendosi, un conto e' avere la sensazione che si debba fare qualcosa di assurdo per essere alla moda, perche' il gruppo lo fa.
Non e' la cavolata, e' la tristezza che ci sta dietro.
Sono gli sguardi tristi e persi nel vuoto. E' la sensazione che fossero degli automi che mi ha colpito. Non l'effetto finale che sinceramente non mi importa, personalmente (volendo essere cinico) ma la sensazione di desiderio di autodistruzione fine a se stessa senza alcun apparente ideale.

Sono d'accordissimo con te che ci sono tantissimi ragazzi sani (e per fortuna che ci sono).

Io mi sono limitato a riportare una situazione diffusa (in quel luogo) ed evidente (in quel luogo) , iterata per piu' sere consecutive (tutte uguali) che mi ha colpito perche' era evidente e ripetuta.
Tutto qui.

Senza assolutamente voler togliere nulla a chi non e' cosi'.
Lungi da me il voler dare giudizi od essere moralista, ci mancherebbe.
Osservare e' un fatto oggettivo (ed e' quello che ho cercato di comunicare), dare giudizi e' un fatto soggettivo (e vorrei evitarlo).

Posso solo avere due atteggiamenti, un atteggiamento totalmente disinteressato e menefreghista oppure un atteggiamento triste. La mia considerazione (in quel contesto, ripeto e sottolineo in quel contesto e solo in quel contesto) e' stata di immensa e profonda tristezza (non di biasimo).

Sara' che io sono sempre stato un bastian contrario (anche a costo di isolarmi dagli altri e di auto-emarginarmi), ma ho sempre cercato di evitare l'omologazione, il voler fare cio' che fanno tutti per il fatto che lo facciano tutti (ma questo e' un altro argomento) e quindi quando vedo certe situazioni ho una certa reazione esagerata e poco obiettiva (ma sono cosi').
 

maurizio mos

New member
Concordo, Maurizio.
Quello che mi ha colpito non era che fossero ubriachi, ma come lo fossero.

La tristezza non era che fossero ubriachi (che m'importa, sinceramente?), ma il contesto. Il contesto di immensa tristezza e perdizione.

...un conto e' lottare per degli ideali (magari sbagliando ed avendo contro le generazioni precedenti)... ...un conto e' avere la sensazione che si debba fare qualcosa di assurdo per essere alla moda, perche' il gruppo lo fa.

Sara' che io sono sempre stato un bastian contrario (anche a costo di isolarmi dagli altri e di auto-emarginarmi), ma ho sempre cercato di evitare l'omologazione, il voler fare cio' che fanno tutti per il fatto che lo facciano tutti (ma questo e' un altro argomento) e quindi quando vedo certe situazioni ho una certa reazione esagerata e poco obiettiva (ma sono cosi').


Cito parte del tuo post per concordare e non trovo che la tua sia stata una reazione esagerata ma ovvia. Purtroppo viviamo in tempi in cui l'omologazione a modeli idioti proposti dai mezzi di intrattenimento pare indispensabile. Faccio un esempio: trent'anni fa Fabrizio Corona avrebbe meritato una mezza colonna in cronaca "Piccolo truffatore rinviato a giudizio", oggi viene chiamato nei talk, è vezzeggiato e ricercato, il suo modo di vivere viene accettato come notevole, diventa quasi un opinionista e molti giovani lo imitano, almeno esteticamente e... Devo continuare?
Mala tempora...
 

ila78

Well-known member
Cito parte del tuo post per concordare e non trovo che la tua sia stata una reazione esagerata ma ovvia. Purtroppo viviamo in tempi in cui l'omologazione a modeli idioti proposti dai mezzi di intrattenimento pare indispensabile. Faccio un esempio: trent'anni fa Fabrizio Corona avrebbe meritato una mezza colonna in cronaca "Piccolo truffatore rinviato a giudizio", oggi viene chiamato nei talk, è vezzeggiato e ricercato, il suo modo di vivere viene accettato come notevole, diventa quasi un opinionista e molti giovani lo imitano, almeno esteticamente e... Devo continuare?
Mala tempora...

Fabrizio Corona è un "mostro" che abbiamo contribuito a creare noi. E lui ci gioca alla grande. Se la gente smettesse di fare la fila fuori dalle discoteche quando lui è invitato (e quindi la discoteca lo chiama perchè "vende") di sintonizzarsi in massa sui talk show deficienti quando lui è ospite (e quindi lo chiamano, fa "ascolto") e di ammassarsi sotto le sue finestre a Milano quando lancia le mutande....forse sarebbe semplicemente un "piccolo truffatore rinviato a giudizio".
Lo stesso discorso vale per la sua ex Belen, per i tronisti di Maria De Filippi e tutti quei personaggi lì...:boh:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Scusate cari amici, ma ho avuto come una folgorazione ...

Faccio un esempio: trent'anni fa XYZ avrebbe meritato una mezza colonna in cronaca "Piccolo truffatore rinviato a giudizio", oggi viene chiamato nei talk, è vezzeggiato e ricercato, il suo modo di vivere viene accettato come notevole, diventa un POLITICO e molti (omissis) lo imitano, e... Devo continuare?
Mala tempora...

XYZ è un "mostro" che abbiamo contribuito a creare noi. E lui ci gioca alla grande. Se la gente smettesse di fare la fila fuori dalle SALE CONGRESSI quando lui è invitato, di sintonizzarsi in massa sui talk show deficienti quando lui è PROTAGONISTA (e quindi lo chiamano, fa "ascolto") e di ammassarsi sotto le sue finestre a VILLA CERTOSA quando E’ IN CERCA DI mutande....forse sarebbe semplicemente un "piccolo truffatore rinviato a giudizio".
...:boh:

Qualche piccolo riaggiustamento, e non sembra più che si tratti di Corona !!!

:? :boh: :wink:
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Ciò che è più triste è il vuoto pneumatico che sta dietro il """"vizio""""", che è in questi casi solo un altro conformismo.
Il vizio di per sè è anche un atto creativo. Anzi, chi non ha mai conosciuto un po' di vizio spesso è una persona noiosa. Però il vizio, per essere tale davvero, richiede un atto individuale di coraggio, una scelta ben precisa, una volontà. E' un'esplorazione nelle tenebre, un rischio, non un rassicurante gesto condiviso e approvato in quanto tale.
Tante volte i "bravi ragazzi" non aspettano altro che diventare dei viziosi senza catene, tanto più si sono negati un po' di sano peccato prima.
Secondo me è sbagliato dividere in "ragazzi coscienziosi" e "automi viziosi". Ci sono solo ragazzi più consapevoli, e quindi capaci di vivere sia la dimensione dell'ordine che del disordine con profitto ed equilibrio, e chi si identifica in una sponda o nell'altra...ma di base, al di là delle forme, non c'è una differenza tanto sostanziale, secondo me.
Non facciamo l'errore di confondere il conformismo solo con alcune sue forme... :)
 

maurizio mos

New member
Il vizio di per sè è anche un atto creativo. Anzi, chi non ha mai conosciuto un po' di vizio spesso è una persona noiosa. Però il vizio, per essere tale davvero, richiede un atto individuale di coraggio, una scelta ben precisa, una volontà. E' un'esplorazione nelle tenebre, un rischio, non un rassicurante gesto condiviso e approvato in quanto tale.


Sono d'accordo, non sempre il "vizio", specie se visto con occhi viziati dal perbenismo di facciata, è negativo.

Secondo me è sbagliato dividere in "ragazzi coscienziosi" e "automi viziosi". Ci sono solo ragazzi più consapevoli, e quindi capaci di vivere sia la dimensione dell'ordine che del disordine con profitto ed equilibrio, e chi si identifica in una sponda o nell'altra...ma di base, al di là delle forme, non c'è una differenza tanto sostanziale, secondo me.
Non facciamo l'errore di confondere il conformismo solo con alcune sue forme...

Nessuno ha diviso i ragazzi in "coscienziosi" e automi viziosi" ma in ragazzi che cercano di capire, vedere, conoscere e criticare o condividere dopo aver pensato con la loro testa e in ragazzi... che non pensano o pensano per luoghi comuni
 
Alto