Minnie
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Sintesi del racconto:
Un viaggio attraverso la ricerca che si propone di raggiungere una visione generale e comprensiva della realtà , attraverso l'indagine delle ragioni prime di essa, e un'interpretazione unitaria e coerente delle diverse manifestazioni del sapere. 35 parole che i vari protagonisti del libro, al termine della loro avventura, ed in primis Sofia, avrebbero intelligentemente risparmiato dicendo un "Un viaggio nella filosofia". Questo romanzo non è altro che un percorso intelligente che conduce il lettore per mezzo di una intricata vicenda di amici misteriosi, maggiori dell'esercito dell'ONU, amiche che non si conoscono, fantaviaggi e trasformazioni, a compiere il cammino che ha da sempre legato l'uomo alla filosofia.
Sarebbe inutile raccontare il contesto nel quale si svolgono queste lezioni di filosofia, poichè una sintesi, oltre a non rendere giustizia alla qualità del libro, dirotterebbe l'attenzione dall'effettiva trama, anche se è importante dire che si assiste a delle lezioni che vengono impartite alla protagonista all'¢interno di un intreccio atto a creare un senso di disorientamento al lettore, che assiste a situazioni che arrivano al limite del paradossale, e si è quasi spettatori senza diritto di replica, che però facendo tesoro delle domande e dei dubbi di coloro propriamente beneficiari dell'insegnamento, possono comunque partecipare.
Meritano invece di essere menzionati i filosofi che si incontrano, e che con le loro dottrine hanno lasciato per sempre il segno sull'umanità , e continueranno a lasciarlo.
Si comincia con lo spiegare l'esigenza che hanno avuto primi filosofi di “sfatare" i miti, cioè cercare di far rendere conto alle persone di come fossero poco attendibili quelle spiegazioni tramandate appunto attraverso i miti, sulla nascita e sull'evolvere del mondo. Quindi comincia il cammino attraverso i filosofi della natura, Democrito, e Socrate. E' chiaro che è impossibile ricondurre una spiegazione di tutte le dottrine affrontate, altrimenti si rischierebbe di riscrivere il libro, ma è interessante offrirne una panoramica.
Socrate che “non scrisse neppure una riga", è stato tra quelli che hanno compreso la centralità del pensiero dell'uomo, infatti passava il suo tempo a dialogare nelle strade e nelle piazze di Atene. L'arte del dialogo di Socrate è molto particolare (ironia socratica), ritengo che sarebbe altamente ingegnoso riuscire a praticare una cosa simile, ma sarebbero necessarie doti comuni a pochi. Forse Socrate mi ha interessato proprio per il semplice fatto che, come disse Cicerone, fu colui che per primo fece “scendere dal cielo"� lo filosofia e la introdusse nelle città e nelle questioni di tutti i giorni.
Allievo di Socrate, Platone, fonda vicino ai giardini dedicati ad Academo una scuola filosofica che chiamò Accademia; da qui nascono le migliaia di accademie presenti del mondo. Importante è la concezione denominata “mondo delle idee"�, che spinge Platone a considerare che tutto quello che appartiene al mondo sensibile venga logorato dal tempo, ma ogni cosa è costituita da una forma eterna ed immutabile, che si trova proprio in questo mondo delle idee. Da qui nasce il famoso mito della caverna.
E' il turno di Aristotele, filosofo e scienziato, freddo calcolatore, e maniaco dell'ordine, sicuro dell'esistenza di quello che definisce un "primo motore", quindi l'esistenza di un Dio. Discutibile è l'opinione sulla donna di Aristotele, che senza mezzi termini la considera un uomo incompleto, e la ritiene inferiore a quest'ultimo.
Nel continuare il viaggio, si parla degli stoici, dei cinici, i mistici, e degli epicurei, quest ultimi seguaci di Epicuro, che rincorrono il piacere terreno praticando quel famoso progetto edonistico, che noi, "gente dei tempi moderni", siamo accusati di prediligere.
Si parla poi di medioevo, rinascimento, e delle varie teorie di Galileo, che rappresentano una svolta fondamentale per la scienza.
Si prosegue con il barocco, con Cartesio, noto per la famosa affermazione “Cogito, ergo sum", con Spinoza, con Locke, Hume, fino agli illuministi, ai romantici a e Hegel.
Di Hegel ritengo sia interessante il suo modo di vedere la storia, il suo modo di pensare, non si fissa, infatti, a cercare ragioni immutabili, ma tenta di vedere la ragione o il torto in base al contesto storico. Interessante è anche la teoria dei "tre stadi della coscienza" tesi, antitesi, e sintesi.
Sorpassato Hegel, tocca a Kierkegaard, e poi a Marx.
Marx ha la forza di dire che oltre ad interpretarlo il mondo bisogna cambiarlo, e trova gli strumenti nella sua cultura di Storico, Economista e Sociologo.
Oltre al materialista Marx, materialista storico, il libro offre una visione di un altro materialista, ma naturalista, Darwin, che conosciamo per le sue note teorie dell'evoluzione.
Tocca ora Freud, “filosofo della cultura", medico viennese specializzato in neurologia, che elaborò una sua teoria riguardante l'io umano chiamata psicoanalisi, un metodo di studio e cura della malattie nervose e psichiche. Focalizzò l'attenzione sul fatto che tra l'ambiente in cui si vive e l'essere umano esiste un conflitto, tra i bisogni delle due parti. Dimostrò esistenza della sessualità infantile, e notissime sono le sue cognizioni di conscio, inconscio e subconscio, stati della memoria che ci portano ad agire in un determinato modo, ed alle volte anche inaspettatamente. Grazie a Freud i passi in avanti fatti nella cura delle malattie nervose sono stati enormi, e hanno permesso di migliorare le sue teorie dimostrando la loro attendibilità e funzionalità .
Successivamente l'autore descrive di altri vari filosofi molto più recenti, ma anche meno determinanti, e elabora una laboriosa trama per concludere il romanzo, che trae in inganno il lettore, e gli consente di capire la sua condizione di spettatore in posizione privilegiata.
Spazio: Una cittadina norvegese, di cui l'autore non ci fa conoscere il nome, ma è possibile menzionare anche i luoghi di appartenenza dei vari filosofi citati nel libro: la Grecia antica e soprattutto Atene per i primi filosofi, ma anche Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Italia,Russia.
Tempo:
E' difficile stabilire un tempo preciso all'interno de “Il mondo di Sofia": “anni '90"�, per quanto riguarda le vicende di Sofia, dalla preistoria ai giorni nostri, considerandola storia della filosofia.
Personaggi:
Sofia Amundsen: la protagonista. è una ragazza di 14 anni , la cui curiosità viene subito manifesta; nonostante le sue certezze vengano messe in discussione dalle domande a cui viene sottoposta per tutto il libro, non si arrende, decisa e sicura ad andare sino in fondo.
Albert Knox: è l'eccentrico filosofo che accompagna e guida Sofia nella racconto della storia del pensiero. Può essere considerato il “Socrate" della storia.
Hilde Màller Knag: La ragazza di cui Sofia cerca di conoscere l'identità , riuscendovi poi in circostanze particolari.
Ha una personalità del tutto simile a quella della protagonista e nonostante gli vengano dedicate un numero decisamente inferiore di pagine rispetto a Sofia ha un ruolo molto importante all'interno della storia
Albert Knag: è il padre di Hilde, nonchè il personaggio chiave della vicenda. Fa brevi e (inizialmente) sibilline incursioni nella storia, pur rappresentando la soluzione di (quasi) tutti gli enigmi
Un viaggio attraverso la ricerca che si propone di raggiungere una visione generale e comprensiva della realtà , attraverso l'indagine delle ragioni prime di essa, e un'interpretazione unitaria e coerente delle diverse manifestazioni del sapere. 35 parole che i vari protagonisti del libro, al termine della loro avventura, ed in primis Sofia, avrebbero intelligentemente risparmiato dicendo un "Un viaggio nella filosofia". Questo romanzo non è altro che un percorso intelligente che conduce il lettore per mezzo di una intricata vicenda di amici misteriosi, maggiori dell'esercito dell'ONU, amiche che non si conoscono, fantaviaggi e trasformazioni, a compiere il cammino che ha da sempre legato l'uomo alla filosofia.
Sarebbe inutile raccontare il contesto nel quale si svolgono queste lezioni di filosofia, poichè una sintesi, oltre a non rendere giustizia alla qualità del libro, dirotterebbe l'attenzione dall'effettiva trama, anche se è importante dire che si assiste a delle lezioni che vengono impartite alla protagonista all'¢interno di un intreccio atto a creare un senso di disorientamento al lettore, che assiste a situazioni che arrivano al limite del paradossale, e si è quasi spettatori senza diritto di replica, che però facendo tesoro delle domande e dei dubbi di coloro propriamente beneficiari dell'insegnamento, possono comunque partecipare.
Meritano invece di essere menzionati i filosofi che si incontrano, e che con le loro dottrine hanno lasciato per sempre il segno sull'umanità , e continueranno a lasciarlo.
Si comincia con lo spiegare l'esigenza che hanno avuto primi filosofi di “sfatare" i miti, cioè cercare di far rendere conto alle persone di come fossero poco attendibili quelle spiegazioni tramandate appunto attraverso i miti, sulla nascita e sull'evolvere del mondo. Quindi comincia il cammino attraverso i filosofi della natura, Democrito, e Socrate. E' chiaro che è impossibile ricondurre una spiegazione di tutte le dottrine affrontate, altrimenti si rischierebbe di riscrivere il libro, ma è interessante offrirne una panoramica.
Socrate che “non scrisse neppure una riga", è stato tra quelli che hanno compreso la centralità del pensiero dell'uomo, infatti passava il suo tempo a dialogare nelle strade e nelle piazze di Atene. L'arte del dialogo di Socrate è molto particolare (ironia socratica), ritengo che sarebbe altamente ingegnoso riuscire a praticare una cosa simile, ma sarebbero necessarie doti comuni a pochi. Forse Socrate mi ha interessato proprio per il semplice fatto che, come disse Cicerone, fu colui che per primo fece “scendere dal cielo"� lo filosofia e la introdusse nelle città e nelle questioni di tutti i giorni.
Allievo di Socrate, Platone, fonda vicino ai giardini dedicati ad Academo una scuola filosofica che chiamò Accademia; da qui nascono le migliaia di accademie presenti del mondo. Importante è la concezione denominata “mondo delle idee"�, che spinge Platone a considerare che tutto quello che appartiene al mondo sensibile venga logorato dal tempo, ma ogni cosa è costituita da una forma eterna ed immutabile, che si trova proprio in questo mondo delle idee. Da qui nasce il famoso mito della caverna.
E' il turno di Aristotele, filosofo e scienziato, freddo calcolatore, e maniaco dell'ordine, sicuro dell'esistenza di quello che definisce un "primo motore", quindi l'esistenza di un Dio. Discutibile è l'opinione sulla donna di Aristotele, che senza mezzi termini la considera un uomo incompleto, e la ritiene inferiore a quest'ultimo.
Nel continuare il viaggio, si parla degli stoici, dei cinici, i mistici, e degli epicurei, quest ultimi seguaci di Epicuro, che rincorrono il piacere terreno praticando quel famoso progetto edonistico, che noi, "gente dei tempi moderni", siamo accusati di prediligere.
Si parla poi di medioevo, rinascimento, e delle varie teorie di Galileo, che rappresentano una svolta fondamentale per la scienza.
Si prosegue con il barocco, con Cartesio, noto per la famosa affermazione “Cogito, ergo sum", con Spinoza, con Locke, Hume, fino agli illuministi, ai romantici a e Hegel.
Di Hegel ritengo sia interessante il suo modo di vedere la storia, il suo modo di pensare, non si fissa, infatti, a cercare ragioni immutabili, ma tenta di vedere la ragione o il torto in base al contesto storico. Interessante è anche la teoria dei "tre stadi della coscienza" tesi, antitesi, e sintesi.
Sorpassato Hegel, tocca a Kierkegaard, e poi a Marx.
Marx ha la forza di dire che oltre ad interpretarlo il mondo bisogna cambiarlo, e trova gli strumenti nella sua cultura di Storico, Economista e Sociologo.
Oltre al materialista Marx, materialista storico, il libro offre una visione di un altro materialista, ma naturalista, Darwin, che conosciamo per le sue note teorie dell'evoluzione.
Tocca ora Freud, “filosofo della cultura", medico viennese specializzato in neurologia, che elaborò una sua teoria riguardante l'io umano chiamata psicoanalisi, un metodo di studio e cura della malattie nervose e psichiche. Focalizzò l'attenzione sul fatto che tra l'ambiente in cui si vive e l'essere umano esiste un conflitto, tra i bisogni delle due parti. Dimostrò esistenza della sessualità infantile, e notissime sono le sue cognizioni di conscio, inconscio e subconscio, stati della memoria che ci portano ad agire in un determinato modo, ed alle volte anche inaspettatamente. Grazie a Freud i passi in avanti fatti nella cura delle malattie nervose sono stati enormi, e hanno permesso di migliorare le sue teorie dimostrando la loro attendibilità e funzionalità .
Successivamente l'autore descrive di altri vari filosofi molto più recenti, ma anche meno determinanti, e elabora una laboriosa trama per concludere il romanzo, che trae in inganno il lettore, e gli consente di capire la sua condizione di spettatore in posizione privilegiata.
Spazio: Una cittadina norvegese, di cui l'autore non ci fa conoscere il nome, ma è possibile menzionare anche i luoghi di appartenenza dei vari filosofi citati nel libro: la Grecia antica e soprattutto Atene per i primi filosofi, ma anche Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Italia,Russia.
Tempo:
E' difficile stabilire un tempo preciso all'interno de “Il mondo di Sofia": “anni '90"�, per quanto riguarda le vicende di Sofia, dalla preistoria ai giorni nostri, considerandola storia della filosofia.
Personaggi:
Sofia Amundsen: la protagonista. è una ragazza di 14 anni , la cui curiosità viene subito manifesta; nonostante le sue certezze vengano messe in discussione dalle domande a cui viene sottoposta per tutto il libro, non si arrende, decisa e sicura ad andare sino in fondo.
Albert Knox: è l'eccentrico filosofo che accompagna e guida Sofia nella racconto della storia del pensiero. Può essere considerato il “Socrate" della storia.
Hilde Màller Knag: La ragazza di cui Sofia cerca di conoscere l'identità , riuscendovi poi in circostanze particolari.
Ha una personalità del tutto simile a quella della protagonista e nonostante gli vengano dedicate un numero decisamente inferiore di pagine rispetto a Sofia ha un ruolo molto importante all'interno della storia
Albert Knag: è il padre di Hilde, nonchè il personaggio chiave della vicenda. Fa brevi e (inizialmente) sibilline incursioni nella storia, pur rappresentando la soluzione di (quasi) tutti gli enigmi
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