Follett, Ken - I pilastri della terra

Nidice

New member
Dato che il suddetto tomone l'ho finito il giorno dell'immacolata ho atteso un po' per dare il mio giudizio finale.
Posso solo dire che mi è piaciuto veramente tanto, Follett con il semplice pretesto della costruzione di una cattedrale riesce a creare un intreccio straordinario, quasi magico. Le vite travagliate di moltissimi personaggi si incontrano per dare vita ad una storia di alto livello: un muratore senza lavoro costretto a errare per i villaggi chiedendo elemosina, un piccolo frate colto da manie di protagonismo , una fuorilegge che vive nei boschi, i due figli di un nobile decaduto, una famiglia di cavalieri cinica e crudele, e molti altri ancora. Follett riesce a farti entrare i personaggi, così da provare odio oppure compassione verso di loro, e anche se alcune parti del romanzo possono sembrare un po' ripetitive (cosa penso abbastanza normale per un libro di oltre 1000 pagine) , la narrazione si riprende subito e spesso alcune scene sono pure scariche d'adrenalina che ti tengono incollato al volume. Tutto questo con sfondo gli orrori della guerra civile inglese.
L'unica nota negativa è che ho trovato veramente difficile capire le discussioni sull'architettura della cattedrale.

-Niccolò
 

Amhose

New member
Libro troppo sopravvalutato , non capisco come abbia raggiunto questo successo. Sono quasi a 500 pagine e devo dire che è un mese che lo leggo. Purtroppo però la pappa una volta cucinata si deve mangiare.Spero di finirlo molto presto.
 

mame

The Fool on the Hill
Una trama appassionante che avrebbe potuto diventare un capolavoro se non fosse stato per le innumerevoli cadute di stile dell'autore. Tanto per cominciare, trovo pessimo lo scrittore che scrive TUTTO, quello cioè che tratta il lettore da emerito deficiente e gli dice ogni cosa, gli spiega ogni cosa, senza mai ricorrere agli indizi che devono attrarre il lettore a partecipare alla trama, a usare l'intuito, l'ipotesi, la congettura. Follett sembra scrivere per gente talmente idiota che se non gliele dici, le cose, non ci arriverà mai. E questo non solo depone abbondantemente a sfavore dell'autore, ma rende anche la lettura piatta come una chiazza d'olio. Inoltre, utilizza troppo spesso espressioni colloquiali un po' troppo moderne per non apparire fuori contesto (preciso che ho letto il libro in inglese). Le scene di sesso tra personaggi consenzienti, poi, (non parlo quindi delle scene di violenza sessuale) sono di una banalità che avrebbe sconcertato persino Kathleen Woodiwiss. Decisamente non si può leggere una roba tipo: "Il suo ***** si ergeva tra i peli rossicci del pube come un albero". Non si sa se ridere o piangere di fronte a una frase del genere. Un altro tocco di eccessiva modernità lo dà Aliena, che a un certo punto, verso la fine della storia, viene presa da isterismi da donnetta immatura che minaccia di andarsene, lasciare il compagno e non fargli più vedere i figli. Sembra più una cliente della Bernardinis De Pace che non una donna del Medio Evo, men che meno questa sfuriata ha una qualche coerenza con quello che era stato il personaggio fino a quel momento.
Per concludere, il successo di questo libro mi ha lasciata francamente un po' perplessa. Non che non lo consigli, purché lo si affronti come un passatempo e non certo aspettandosi di trovare il proprio livre de chevet. Forse ha contato più il nome dell'autore che non il reale valore del libro. Se Falcones si è ispirato a Follett, lo ha sicuramente superato, perché "La cattedrale del mare" è di gran lunga più bello.
 

Grantenca

Well-known member
Anche per me è stata una piacevole distrazione: così tanti avvenimenti, personaggi e ambienti, riuscivano a coinvolgere la mente per non pensare ad altro!



Sicuramente il libro ha diversi difetti, hai ragione. Alcune parti sono superflue e noiose... Nel complesso però trovo che sia scritto bene, in modo scorrevole e ricco. Non penso che sia un capolavoro, né che mi abbia lasciato molte riflessioni, solo che mi abbia fatto trascorrere del tempo in modo piacevole. :)

Ho appena finito di leggerlo: è un libro lunghissimo però l'ho letto in tutti i ritagli di tempo della giornata!!!,; E' un po' prolisso ma scorrevole, non richiede grande concentrazione e riflessione e si passa il tempo in modo accettabile. E' questa la sua più grande qualità. Sotto un certo punto di vista si può paragonare a certi sceneggiati della TV in cui ai personaggi accade di tutto e il contrario di tutto. Questa non è necessariamente una considerazione negativa. Però il giorno dopo che hai finito di leggerlo cosa ti resta?
 

redgirl

New member
l'ho semplicemente adorato, mi ha trasmesso tante emozioni e ho fatto il tifo per jack <3_<3. non ho sentito la pesantelìzza delle pagine e l'ho letto una seconda volta in 3 giorni, semplicemente fantastico. inoltre grazie a lui ho imparato l'arte gotica (si, non c'entra con la recenzione). Ellen è un altro personaggio fantastico, una donna moolto forte, coraggiosa, intelligente, si, uno dei miei personaggi preferiti.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Io ormai ho i miei pregiudizi sugli scrittori da vetrina. E Ken Follett, a mio parere, esposto in vetrina nelle librerie ci può restare anche tutta la vita :boh:...
 

MadLuke

New member
Però il giorno dopo che hai finito di leggerlo cosa ti resta?

Io lo lessi quasi dieci anni fa, ma ancora mi è rimasta la domanda sulla scelta tra libertà e sul bene autentico.
Quando il monaco si avvicina all'altare per essere ordinato abate del convento, pensando all'infingardo diacono dice "Dio se vuoi che io rinunci, fammi balbettare, fammi inciampare, fai cadere un sasso, qualunque cosa... E io capirò che devo dire di no."

La domanda su cui ancora periodicamente rifletto è quindi: l'uomo vuole davvero la libertà?
Ho idea di no, l'uomo vuole solo il suo benessere. Solo i bambini pensano che libertà (negata) sarebbe uguale al benessere (che invece hanno già).
Niente di che, però ogni tanto ci rifletto ancora.

Ricordo inoltre che questa non fu l'unica riflessione che feci al tempo (ma ne discorrevo per ore con un mio amico!).

Poi, se ancora non bastasse, puoi sempre "ripiegare" su Dostoevskij e Tolstoj, così stai sicuro che, non il giorno bensì il decennio dopo, avrai sempre qualcosa a cui pensare.

Ciao, MadLuke.
 

ila78

Well-known member
Dopo aver letto il libro e un po' di recensioni qui sopra posso dire che concordo con chi dice che forse sono un cicinin sopravvalutati sia il libro che lo scrittore, ha ragione Mame che dice che Follet ti tratta un po' da deficiente nel senso che ti spiega tutto, da lì la lungaggine e la pesantezza di certi passaggi, ti viene da urlare "Ho capitooooooooooo!!!! Andiamo avanti per pietà!!!". Altro difetto che ho trovato è il totale piattume della personalità dei personaggi: o sono buoni fino al diabete, o sono talmente cattivi da essere tremendamente prevedibili e quindi completamente privi del classico" fascino"del cattivo. Premesso questo però non posso dire di non aver gradito il libro, è un romanzo "di svago", un po' come quei programmi tv leggeri e commerciali che tutti dicono di schifare ma che tutti sbirciando. Un buon passatempo, discretamente appassionante, quando avrò tempo e voglia potrei anche proseguire la trilogia. Voto 3/5
 
Alto