Quando mi resi conto di questa cosa (parecchi anni fa) anche a me venne l'ansia...!
Minerva6 ha scritto:Il tutto mi mette addosso una certa dose di ansia...lo so che non dovrebbe essere così perché la lettura è un piacere e non un dovere,ma è lo stesso così e non posso farci nulla.
Io quando vado in libreria porto la lista come al supermercato e come al supermercato esco con tutto meno quello che c'è sulla lista...:boh:
Per qanto riguarda l'ansia da "Oddio non ho mai letto il tal autore" non mi coglie minimamente, preferisco concentrarmi su qualcosa che mi interessa sul serio in quel momento (seppur magari di argomento "leggero")piuttosto che voler leggere "per forza" qualcosa di imprescindibile per la maggioranza ma che non sono sicura mi piacerà, la vita è breve perchè buttarla via leggendo cose che non piacciono?
Ragazzotte, ma perchè vi viene l' ansia a pensare i tantissimi libri che ancor potrete leggere? Questo pensiero dovrebbe rendervi felici, non ansiose. Come avete detto non è una gara all' ultima riga, altrimenti se si corre dietro al numero di pagine non si metabolizza l' insegnamento che il libro vuole darci. Come consiglio vi dico niente panico da prestazioni.
Io è già da un po' che leggo meno, con calma, che non sento un fastidio interiore se non ho letto il libro di un particolare autore. La mia sete di conoscenza si è placata. Mi sento ricco, e so che la conoscenza deve seguire di pari passo il tempo. Dunque nessuna fretta nel leggere i libri. I pochi che leggo me li gusto bene, e sono capace anche di perderci molto tempo su, o di rileggerli un'altra volta. Ciò che mi piace è conoscere bene quelle poche storie che scelgo, indagarne i particolari. E poco importa se avrò letto un Kipling e non avrò letto un Joyce. Mi perdonerà quest'ultimo, ma sono in armonia con il mio tempo, ed è ciò a far di me un buon lettore.