Con molto rammarico per dover lasciar fuori dal mio podio personale alcuni libri, vi scrivo la mia classifica del 2012:
1) l'arte di correre sotto la pioggia - Stein Garth - l'ho letto d'un fiato a marzo nelle pause pranzo di una trasferta in "territorio montano" con il limpido sfondo di montagne non più innevate .Quanto mi è dispiaciuto arrivare all'ultima pagina, l'unica pecca: il finale un po' troppo fantasioso, ma da un libro in cui il narratore è un cane......
2) Marina - Zafon Ruiz Carlos - Dai libri letti al mare d'agosto non è che ci si aspetta chissà che, ed invece....... lo considero come l'inaspettato: l'ho scelto dalla copertina e non avendo mai letto niente di Zafon mi aspettavo una lettura completamente diversa. Sorprendente.
3) La mano di Fatima - Ildefonso Falcones - Concluso tra le prime nebbie Ottombrine mi ha lasciato con la voglia, ad oggi ancora non soddisfatta, di conoscere qualcosa in più sull' Islam.Questa è stata la scelta più discussa dagli altri libri in concorso che hanno esposto denuncia nei miei confronti :? ma tre ne dovevo scegliere e la scelta è caduta su questo librone che per molte notti mi ha tenuto compagnia.
Trigos - il filosofo del cantiere con la pialla e la cazzuola -