Sono stato a Tripoli qualche mese fa e tutti hanno una voglia di vivere che non finisce più. A parte 3 donne di numero, tutte le ragazze che ho visto si coprivano i capelli lasciando esposte solo mani e viso. Per far notare la loro bellezza si mettevano pantaloni aderentissimi ma poi coprivano il sedere con assurdi maglioni o giacche anni 70. Le donne dagli ‘anta in su, si coprono molto di più e in un caso ho visto una schifezza che non avevo mai visto prima, e cioè una donna completamente coperta, ma non come il burka che ha una retina sugli occhi: era proprio coperta tutta senza nemmeno fessure per gli occhi o il naso, e infatti siccome eravamo in un luogo in penombra, si muoveva come se brancolasse nel buio.
Un conoscente del posto mi disse che l’emancipazione della donna sta avvenendo grazie alla TV satellitare, Al Arabiya in particolare, perché le donne vi appaiono vestite ma come persone, e tante ragazze ormai sono cresciute dando per scontato che così deve essere e che indietro non si tornerà più.
La Turchia è un paese molto arretrato, soprattutto nel più profondo entroterra (… ma non l’Anatolia che è un via vai di turisti!), io parlo di posti che non hanno mai visto un postino, dove le donne hanno tre o quattro paia di pantaloni di ginnastica uno sopra all’altro e poi ancora una gonna spessa come una cassaforte. Ma Istanbul è tutta un’altra storia e fa passi da gigante: mi ricordo che la prima volta che ci andai (2000) non vedevi coppie di giovani, ma anni dopo (nel 2004 se ricordo bene) vidi anche una coppia che si teneva per mano!
Nel 2000 ero ad Aqaba, sul Mar Rosso, e in macchina con una mia collega dovevamo seguire il Giordano fino al Mar Morto, costeggiarlo tutto, tornare indietro e poi andare in Arabia Saudita. Giunti alla dogana iniziarono le complicazioni: lei, in quanto donna non avrebbe potuto guidare, sarebbe stato meglio se, almeno attraversando i paesini nel deserto, si fosse coperta anche le mani… insomma che tornammo indietro, perciò non so come sia a Medina, ma posso immaginarmelo.
Negli anni 80 l’Irak era uno dei paesi arabi più moderni e infatti a Baghdad la maggior parte delle donne si vestiva all’occidentale, diciamo con uno stile sovietico da anni 50, ma all’occidentale. Nonostante ciò, sull’aereo che faceva Roma - Atene – Baghdad, nella tratta finale molte ragazze entravano nella toilette in gonna e jeans e ne uscivano con indosso quella schifezza nera. Una volta, in coda da un fruttivendolo, c’era una donna in maniche corte e le altre donne iniziarono ad apostrofarla; quando però capirono che la donna in oggetto era occidentale, le chiesero scusa e stettero zitte.
Il Kazakhstan è un paese musulmano con tradizioni occidentali che vietano la poligamia, perciò gli uomini di ceto sociale medio alto, a casa hanno una moglie che segue i dettami della religione, ma poi fuori hanno una o più amanti con la cabriolet e la minigonna inguinale. Una volta ero con un cliente che mi fece conoscere l’una e le altre;ero con una collega che parlava russo che poi mi spiegò che le mogli le dicevano di compatirla perché invece di essere fortunate come loro che avevano un marito che le mantenevano a far niente, doveva lavorare e girare con un uomo (io) che non ero suo marito.
L’opinione che ho dell’islam è molto bassa, roba che se mi esprimessi chiaramente verrei bannato subito. Credo però si debba distinguere la religione islamica dalle persone (uomini e donne) che il più delle volte la subiscono passivamente: mi sta bene condannare senza falsi pudori la prima ma non le seconde, ed è per questo che non condivido le opinioni della Fallaci. Anzi, le donne più bistrattate le ho viste proprio nella cristianissima Nigeria e le peggiori mostruosità sull’educazione delle ragazze le ho sentite da indiani cattolici.
Dire che la maggior parte delle donne islamiche vengano fisicamente maltrattate dai mariti o dai padri, credo sia una generalizzazione ingiusta, ma di certo la libertà è un’altra cosa! Zanblue, posso chiederti dove vivi e di dove sei? Se preferisci in MP.
Il problema non è una religione o un'altra: il problema sono proprio le religioni (che a differenza dei bambini che son partoriti dalle donne) sono state partorite da vecchi biascicosi accecati dalla cataratta, rimbecilliti dal sole del deserto e che non si erano fatti una doccia in vita loro, e che quindi un’idea minimamente dolce (o divertente, perché no?) di cosa fare con una donna, non l’avevano mai avuta.
In occidente tutti stiamo molto meglio, soprattutto le donne, e negarlo è un’assurdità. La nostra cultura è superiore ad altre, e tanto. Ma non perché siamo cristiani (anzi!), bensì perché un po’ alla volta, grazie al Rinascimento, alla Rivoluzione Francese, al Pensiero Scientifico, alla Rivoluzione Industriale, al Pensiero Socialista (non solo marxista), agli elettrodomestici, all’emancipazione femminile, alla pillola, al divorzio, all’aborto e quant’altro, un po’ alla volta, certi ipocriti rompiballe sono stati messi un po' al loro posto e perciò riusciamo a vivere meglio.
Se poi una butta via la sua vita cercando di fare la meteorina, be’, cavoli suoi.