Essere molto sensibili comporta solo sofferenza?

M

maredentro78

Guest
Fedy88 io sono tra le sensibili anzi temo"iper sensibile" nel mio caso avendola gestita un pò male mi sono lasciata divorare,ma posso dirti che nel rapporto con gli altri e soprattutto nel mio lavoro mi è tornata utile,permette una capacità di empatia che non tutti hanno e che ti permette di vedere sfaccettature sempre nuove delle persone e delle situazioni,come dice Apart non si sceglie o lo si è o meno,e come ha detto in maniera davvero fine:" la sensibilità va educata" per farne uno strumento d'intuizione introspezione e analisi.Puoi sentirne il peso a volte, sentire di esserne schiavo ma penso sia un dono e ti permette di andare laddove altri non andranno.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Ne ho 24 Zanblue, non è che sia più così adolescente! ;)
Io la reputo una qualità aggiunta sicuramente, fa percepire emozioni di un'intensità che tanta gente se la sogna, ma quando tali emozioni partono da un input negativo o neutro e si scatenano con una forza eccessiva dentro, ecco, io mi sento fragile, soprattutto se ciò accade quando sono con un gruppo di persone, succede qualcosa dentro di me che mi blocca, che mi fa indossare immediatamente una maschera per non apparire tanto fragile e "provata" da una cosa che verrebbe reputata da chiunque un nonnulla, non so cosa subentra in quel momento, sicuramente c'è la paura del giudizio degli altri e della possibilità che essi infieriscano (sto tragicizzando per farti capire quello che mi si scatena dentro) e allora so che una volta che sarò a casa da sola mi sfogherò, piangendo, arrabbiandomi e anche un po' rimproverandomi per non aver saputo controbattere o agire come avrei voluto. Ecco, questo è forse l'aspetto che mi dà così fastidio dell'essere una persona sensibile.

Il fiore è delicato
ma è ciò che ingentilisce e rende bella la pianta
oltre a renderne possibile la moltiplicazione
chi non apprezza il fiore
è dunque un bruto già senza vita
e destinato in breve ad estinguersi

chi sono gli altri per giudicarti
nel farlo rivelano la loro inesistenza
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Ne ho 24 Zanblue, non è che sia più così adolescente! ;)
Io la reputo una qualità aggiunta sicuramente, fa percepire emozioni di un'intensità che tanta gente se la sogna, ma quando tali emozioni partono da un input negativo o neutro e si scatenano con una forza eccessiva dentro, ecco, io mi sento fragile, soprattutto se ciò accade quando sono con un gruppo di persone, succede qualcosa dentro di me che mi blocca, che mi fa indossare immediatamente una maschera per non apparire tanto fragile e "provata" da una cosa che verrebbe reputata da chiunque un nonnulla, non so cosa subentra in quel momento, sicuramente c'è la paura del giudizio degli altri e della possibilità che essi infieriscano (sto tragicizzando per farti capire quello che mi si scatena dentro) e allora so che una volta che sarò a casa da sola mi sfogherò, piangendo, arrabbiandomi e anche un po' rimproverandomi per non aver saputo controbattere o agire come avrei voluto. Ecco, questo è forse l'aspetto che mi dà così fastidio dell'essere una persona sensibile.

Beh ma non è una cosa connaturata alla sensibilità, questa!
Dovresti smitizzare il valore che dai al giudizio altrui, che è inconsistente (perchè il 99% delle volte poggia su basi fragili e gli altri di media non sono esattamente un concentrato di imparzialità, saggezza e giustizia :D) e a volte altro non è che il riflesso di un giudizio che si teme di avere di se stessi.

Un orientale faceva questo esempio, per me azzeccato, diceva che a una festa tutti vanno con il timore di essere giudicati male dagli altri per il vestire, il portamento etc e che quindi per questo quasi tutti i presenti in realtà erano preoccupati per sè stessi, al giudizio che ricevevano o pensavano di ricevere, e badavano poco o nulli a gli altri.

Quando vivi questi momenti, non combattere queste sensazioni (che non sono nè "giuste" nè "sbagliate", semplicemente sono) ma lasciale scorrere e prova a ricondurle alla loro origine (cioè la paura del giudizio e tutto il resto)...vedrai che cesseranno di disturbarti e anzi saranno una grande fonte di forza. :)
 

Fedy88

New member
Beh ma non è una cosa connaturata alla sensibilità, questa!
Dovresti smitizzare il valore che dai al giudizio altrui, che è inconsistente (perchè il 99% delle volte poggia su basi fragili e gli altri di media non sono esattamente un concentrato di imparzialità, saggezza e giustizia :D) e a volte altro non è che il riflesso di un giudizio che si teme di avere di se stessi.

Un orientale faceva questo esempio, per me azzeccato, diceva che a una festa tutti vanno con il timore di essere giudicati male dagli altri per il vestire, il portamento etc e che quindi per questo quasi tutti i presenti in realtà erano preoccupati per sè stessi, al giudizio che ricevevano o pensavano di ricevere, e badavano poco o nulli a gli altri.

Quando vivi questi momenti, non combattere queste sensazioni (che non sono nè "giuste" nè "sbagliate", semplicemente sono) ma lasciale scorrere e prova a ricondurle alla loro origine (cioè la paura del giudizio e tutto il resto)...vedrai che cesseranno di disturbarti e anzi saranno una grande fonte di forza. :)

Grazie, grazie tante...mi hai dato degli spunti a cui non avevo pensato! Cercherò di mettere in pratica! =)
 

Apart

New member
Dimenticati, Fedy. Siamo tutti tanto preoccupati della nostra identità, di dimostrare agli altri quello che siamo o che vorremmo essere. Ma basta poi l'esperienza quotidiana a mostrarci che la nostra identità può avere mille sfaccettature, a seconda di cosa chiediamo agli altri pensino di noi. Per uno siamo una persona, per un altro siamo un altra persona, e cosi via, fino all'infinito. Ma allora chi siamo veramente fra tutto questo mare di opinioni? Siamo l'uno o siamo l'altro? E' forse quando ci si dimentica di se stessi che non si ha più paura di difendere e di dimostrare.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Discussione molto bella.
Penso che essere molto sensibili sia come avere a disposizione una lente di ingrandimento sulle emozioni e sui caratteri delle persone e questo può essere un aspetto positivo quando ci accorgiamo di lati positivi difficilmente apprezzabili ma può essere un aspetto negativo quando comportamenti poco piacevoli vengono appunto moltiplicati all'inverso e ci cadono addosso più pesanti rispetto all'indifferente.

La soluzione? Non c'è e non vorrei ci fosse. :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Anche secondo me la sensibilità è uno dei più evoluti e raffinati meccanismi di difesa che possediamo per proteggere la nostra interiorità e poter acquisire tutto quello che ci serve per procedere in modo soddisfacente nella vita. Certo bisogna affinare il comportamento altrimenti si rischia di avere una Ferrari e guidarla come fosse una Panda. Ma quando abbiamo una strumentazione così sofisticata possiamo andare dove vogliamo, certo il consumo è maggiore perché ti richiede un lavorio interiore non da poco, ma se si impara a valorizzare questa capacità a proprio servizio si raggiungeranno gli obiettivi che ci siamo prefissi.
Dobbiamo crederci e non farci condizionare da chi guida una Panda pensando sia una Ferrari. :wink:
 

Nerst

enjoy member
Trovo che la sensibilità sia una dote apprezzabile dalle persone che hanno un quid in più che le permette di accorgersene. Per quello che mi riguarda è una caratteristica che ho deciso di adottare, e che molti associano all' educazione. Io credo che sia un buon punto di partenza per la comunicazione con gli altri, ma non deve essere scambiata per debolezza, persino nel gergo parlato si può far capire se si è sensibili o meno. Ciò non toglie che quando ci vuole è necessario vestirsi di dura corazza.
 
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