Dallolio
New member
Alcune considerazioni sparse su questo capolavoro che ho appena terminato:
1) Kurtz non parla mai, tutto il suo personaggio è filtrato da Marlowe e in seguito dalla sua compagna. Non sappiamo nulla dei suoi ideali, quelli che in seguito vengono messi in discussione.
2) Interessanti due figure minori: il macchinista indigeno, abile nel suo lavoro ma totalmente perduto quando uno dei suoi padroni si allontana e l'uomo russo annichilito da di Kurtz: la sua visione delirante è in realtà quella che costruisce l'immagine stessa che l'io narrante ha di Kurtz.
3) Più che il tema della denunica del colonialismo, che pure è evidentemente presente, mi ha colpito l'atmosfera delirante di tutto il libro, che mostra un'umanità dolente e disperata che brancola senza alcun principio e senza alcuna possibilità di avere risposte.
Voto:9/10
1) Kurtz non parla mai, tutto il suo personaggio è filtrato da Marlowe e in seguito dalla sua compagna. Non sappiamo nulla dei suoi ideali, quelli che in seguito vengono messi in discussione.
2) Interessanti due figure minori: il macchinista indigeno, abile nel suo lavoro ma totalmente perduto quando uno dei suoi padroni si allontana e l'uomo russo annichilito da di Kurtz: la sua visione delirante è in realtà quella che costruisce l'immagine stessa che l'io narrante ha di Kurtz.
3) Più che il tema della denunica del colonialismo, che pure è evidentemente presente, mi ha colpito l'atmosfera delirante di tutto il libro, che mostra un'umanità dolente e disperata che brancola senza alcun principio e senza alcuna possibilità di avere risposte.
Voto:9/10