Libri (ed eventualmente autori) "difficili"

darida

Well-known member
non posso evitare di unirmi al coro dei dissidenti :mrgreen:
Il Maestro e Il Pendolo:che liberazione quando decisi che non avrei concesso altre chances a questi mal di pancia :mrgreen: e che non me ne poteva fregar di meno :wink:
 

fabiog

New member
Indubbiamente esistono dei libri che sono considerati univesalmente " difficili ", prendo ad esempio " Alla ricerca del tempo perduto ", " Ulisse ", " La montagna incantata ", ma ritengo , almeno nel mi caso , che la lettura di un qualunqe testo o autore difficile sia legato al mio stato d'animo di quel momento e a quanto esso mi coinvolga.
Durante la scuola provai a leggere " Morte a Venezia " e mi ricordo di averlo abbandonato dopo poche pagine, letto invece qualche anno dopo lo trovai fantastico.
Tra i miei romanzi laciati incompleti nella lettura vi sono " Dottor Faustus" di Mann e " L'uomo senza qualità " mentre per ora non ho ancora affrontato l " Ulisse " non sò perchè, ma da quel che ho letto sul suo stile non sembra essere i mio genere, cmq prima o poi proverò.
 

luke

New member
Concordo con alcuni dei titoli menzionati in precedenza, su tutti L' urlo e il furore per il quale, dopo una settantina di pagine di cui avevo capito ben poco, ho "barato" leggendo a grandi linee il riassunto che ne faceva wikipedia. Una volta capiti bene i personaggi ed i rapporti tra loro però è stata una lettura meravigliosa.
Faulkner in generale comunque è parecchio complesso, anche se nulla tocca le vette di difficoltà raggiunte da L' urlo e il furore.

Poi ho visto citati I Buddenbrook di Mann, che invece ho letto con piacere e piuttosto velocemente. Di contro ho abbandonato dopo circa 200 pagine Dottor Faustus, dopo meno di 100 La montagna incantata, e non oso nemmeno avvicinarmi a Giuseppe e i suoi fratelli. Credo comunque che Mann non rientri nelle mie corde, visto che nemmeno i suoi racconti più celebrati mi sono piaciuti.

Proust e la sua ricerca invece mi sono piaciuti molto. Alcune parti descrittive sono effettivamente pesanti, alcune esageratamente introspettive, ma non ho mai pensato di mollare... Come mi è invece accaduto, ed ho effettivamente fatto, con l' Ulisse, credo il libro più indigesto che abbia mai provato a leggere. Poco sotto l' Uomo senza qualità, che però a tratti leggevo con piacere ed ho portato alla conclusione (compresi i frammenti presenti nell' edizione che ho letto, quella di Einaudi), sia pure inceppandomi in diversi punti, su tutti il fastidioso rapporto (?) tra la sorella del protagonista ed il professore.

(un saluto a tutti, è il mio primo messaggio :D)
 

ayuthaya

Moderator
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ahahah!!! onorata che tu lo abbia "speso" in questo topic! benvenuto allora, e complimenti per le tue letture! :)
 

luke

New member
Grazie, per il benvenuto e i complimenti :D

E colgo l' occasione per aggiungere qualche altro titolo o autore.
Borges, nella cui mastodontica cultura è difficile districarsi, anche se mai il non aver tavolta minimamente compreso i riferimenti ha fatto venir meno il piacere della lettura.
Bouvard e Pecuchet di Flaubert, col quale non ho ben capito dove volesse andare a parare, e Lo straniero di Camus, eccezionale ma che mi ha comunicato un enorme senso di oppressione.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
... io li adoro!!! nn solo Dosto (ineguagliabile), ma tutti: Tolstoj, Lermontov e non vedo l'ora di leggere gli autori che mi mancano!!! :sbav:
 

Spilla

Well-known member
Anche a me i Russi piacciono un sacco! Kafka invece mi è proprio ostico. Così come , in generale, il paradossale o eccessivamente surreale, vedi Jodorowsky o anche solo il nostro Rodari (non parlo di difficoltà di comprensione, ovviamente, ma di fatica ad "entrare nella logica" del testo, non so se mi spiego...):?
 

Grantenca

Well-known member
Sono un lettore abbastanza paziente (forse perchè il tempo per leggere non mi manca) e difficilmente lascio un libro prima di averlo terminato. Ho faticato a leggere "I fratelli Karamazov" sopratutto per le lunghissime dissertazioni filosofiche (non cerco quello nella letteratura), ma devo ammettere una grave sconfitta!! "l'Ulisse" di Joyce; sconfitta molto grave perchè dopo un primo abbandono dopo una cinquantina di pagine, è seguito a distanza di quasi due anni un altro tentativo, però con esito altrettanto infausto (forse settanta pagine). Certamente non ho una cultura letteraria sufficiente per apprezzare un opera unanimamente riconosciuta come una pietra miliare della letteratura, però...........ho letto dello stesso autore il racconto "I Morti" (dai Dubliners) e mi è parso una delle cose migliori che io abbia mai letto! Facendo un facile paragone con l"Ulisse" mi viene da dire (e qui sono a rischio di giusta fucilazione): quanto talento sprecato!
 

Rachele.

New member
ho letto dello stesso autore il racconto "I Morti" (dai Dubliners) e mi è parso una delle cose migliori che io abbia mai letto! Facendo un facile paragone con l"Ulisse" mi viene da dire (e qui sono a rischio di giusta fucilazione): quanto talento sprecato!

Io invece ho avuto l'impressione opposta. Ho letto, anche se con una certa difficoltà iniziale e l'aiuto di una guida, "Ulisse " e l'ho trovato stupendo. Grazie a questo libro ho scoperto la genialità di Joyce e la sua grandissima conoscenza e padronanza della lingua e della letteratura inglese. Ma quando sono passata a dubliners ne sono rimasta molto delusa, perchè apparte il ritratto della paralisi di dublino e altri temi simili non mi ha trasmesso niente e l'ho trovato mediocre rispetto a "ulisse". Credo non averlo cappito fino in fondo.

Comunque l'unico libro che non sono mai stata in grado di finire è stato "alla ricerca del tempo perduto" di Proust, credo sia un libro eccezionale ma mi è risultato troppo ostico e dopo un centinaio di pagine l'ho abbandonato purtroppo.
 

Grantenca

Well-known member
Io invece ho avuto l'impressione opposta. Ho letto, anche se con una certa difficoltà iniziale e l'aiuto di una guida, e l'ho trovato stupendo. Grazie a questo libro ho scoperto la genialità di Joyce e la sua grandissima conoscenza e padronanza della lingua e della letteratura inglese. Ma quando sono passata a dubliners ne sono rimasta molto delusa, perchè a parte il ritratto della paralisi di dublino e altri temi simili non mi ha trasmesso niente e l'ho trovato mediocre rispetto a "ulisse". Credo non averlo capito fino in fondo.

Senza dubbio hai ragione tu visto il posto di grande rilievo che occupa quest'opera nella storia letteraria, è una mia carenza e tra l'altro non conosco la lingua inglese ma solo un po' di francese e tedesco a livello scolastico. Resto però del mio parere riguardo al racconto "i Morti" dai "Dubliners", sono tra le pagine più affascinanti che abbia mai letto.
 

Joni

New member
Ripensando ai libri letti nell'ultimo anno direi:
"I fratelli Karamazov", molto impegnativo e prolisso, sebbene io abbia apprezzato molto lo stile di Dostoevskij in altri romanzi
"Tenera è la notte" di Fitzgerald, proprio non sono riuscita a finirlo, ogni pagina era una tortura. Ma la colpa va in parte anche alla traduzione secondo me :???:
 
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