Ho riletto in questi giorni questo libro che, in età giovanile, mi aveva molto colpito. Il tempo è un giudice molto severo. Appare evidente, nella narrazione, una enfatizzazione degli effetti dell'alcool che forse appesantisce qualche pagina (però era il tempo del proibizionismo e questo si riscontra in altri autori americani del tempo) come appare abbastanza esplicito qualche atteggiamento razzista sia per il colore della pelle che della classe sociale (penso abbastanza comune nelle classi elevate del tempo.) Ho avuto inoltre la sensazione di un qualche autocompiacimento dell'autore ( esercizio di bravura) del suo affascinante stile di scrittura quasi che volesse stupire il lettore con lo stile oltre che con la sostanza dei fatti (anche se stile e contenuto in letteratura forse formano un'unica cosa). Dall'altra parte c'è la folgorante, grandiosa descrizione dei personaggi principali del libro e del paesaggio e contesto nel quale operano. I coniugi Diver, lui Dick, medico, quasi scienziato, bella presenza, che affascina chiunque in virtù di una personalità, tatto e intelligenza fuori dal comune; lei Nicole, miliardaria malata di nervi a seguito di un trauma adolescenziale patito in famiglia, di un portamento e di una bellezza unica, che seppur malata, è riuscita ad affascinare un uomo che poteva conquistare in quegli anni qualsiasi donna. I Diver sembra abbiano inventato le vacanze al mare sulla costa azzurra, e tutti quelli che si muovono nel loro entourage in quei giorni di ozio, sole, bagni, grandi e raffinate feste, si rendono conto che nulla si può paragonare a quello che succede con i Diver, al clima da loro inventato, segnatamente da Dick, e nel quale tutti si sentono privilegiati e partecipi di un mondo unico. Di ciò si accorge anche Rosemarie, una giovane attrice di successo, che pur proviene dal mondo dorato del cinema, che si innamora follemente di Dick ed è comunque affascinata dalla bellezza di Nicole. C'è poi il percorso evolutivo dei personaggi, descritto con grande perizia, la progressiva guarigione di Nicole, il contemporaneo esaurimento delle risorse di Dick, la consapevolezza del suo ruolo di Rosemarie. Tutto molto bello. Certo Fitzgerald non è autore che descrive la gente comune, i suoi personaggi hanno sempre qualità e difetti fuori dalla normalità e penso che con questo libro volesse firmare il proprio capolavoro (probabilmente non riuscendovi) dal momento che ne ha scritto cinque versioni. Però penso che sia un libro da leggere e sarei curioso di sentire qualche parere in merito.
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