84° Minigruppo - Le città invisibili di Italo Calvino

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Cold Deep

Vukodlak Mod
E' un libro complesso... è sicuramente più intellettuale che romanzesco in senso proprio... sto cercando di comprendere in base a cosa le città siano raggruppate e se vi sia un collegamento tra di esse o dei richiami interni, voi ne avete trovati? Avete trovati dei brani in cui si cita esplicitamente un'altra città?
P.s. La mia edizione è Einaudi 1972!

Ci sono molti elementi che collegano diverse città, non viene però mai fatto esplicitamente il nome. Secondo me sono raggruppate in base al colpo d'occhio che lasciano nel viaggiatore, se un tramandarsi il nome in diverse città, i segni che lasciano le diverse evoluzioni urbane, cosa rimane di proprio e cosa viene portato via come scambio.
 

Minerva6

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Finito cap. VII

Queste ultime città mi hanno colpito di più o forse ero io più ricettiva :wink:.

Come avete già detto, anche a me Ipazia (lo so,non è una delle ultime,ma mi è venuta in mente ora) ha fatto subito pensare alla filosofa e al film su di lei che ho visto, mentre Eufemia l'ho associata alla cagnolina di una signora del mio paese :mrgreen:.

Eutropia finora è la mia preferita, anche se non mi è ben chiaro come sia possibile cambiare vita se si trasferisce tutta la città :?...forse ci si mette d'accordo prima :?? (soprattutto per cambiare i parenti).

Eusapia mi ha colpito per la sua città sottoterra coi morti che sembrano continuare a fare i loro mestieri da vivi ma possono anche chiedere prima di cambiarli :mrgreen:.

Bersabea...città che solo quando caca non è avara calcolatrice interessata (sono le parole di Italo :mrgreen:).

Tutto sommato, questa lettura alla fine non è così noiosa come temevo, anzi sta risultando a tratti anche piacevole e divertente.
E poi leggere insieme è più stimolante.
 

Dallolio

New member
Fine

Finito anch'io... devo dire che tutto sommato non mi ha entusiasmato... bellissima la città che si sviluppa in una serie infinita di città una dentro all'altra, all'infinito... solo Escher avrebbe potuto degnamente dipingere una simile struttura... non riesco a trovare come si chiama!!! Ciò che non mi ha soddisfatto è che il quadro dei colloqui tra Marco Polo e il Khan non mi ha molto colpito... la considero una raccolta di affascinanti bozzetti abbastanza fine a se stessi, supremamente scritti da un grande professionista della scrittura
Voto: 6
 

bouvard

Well-known member
Io sono rimasta indietro in questi giorni non ho molto tempo per leggere.
Intanto sono rimasta affascinata e spaventata (io soffro di vertigini :mrgreen:) da Ottavia la città-ragnatela, sospesa nel vuoto, e da Adelma ed Eusapia, due città di morti, nella prima si incontrano solo le persone che abbiamo conosciuto nella nostra vita che non ci sono più, nella seconda i morti vengono disposti in modo da continuare a fare le cose belle che amavano in questa vita ...

:? Interessante il fatto che ognuna delle città invisibili dovrebbe contenere, nella sua descrizione, qualcosa di Venezia. Il riferimento a città costruite su palafitte o i continui riferimenti a tubi e condutture, che rimandano il pensiero all'acqua, in effetti fanno pensare a Venezia. Anche le descrizioni di città "doppie" che si riflettono su una città sovrastante o una città sottostante fanno pensare a Venezia che riflette la propria immagine nell'acqua, ma in alcune descrizioni mi è sfuggito il legame con Venezia :? :? :?
 

francesca

Well-known member
Era partito questo minigruppo e non me ne ora accorta, mi sono distratta.
Fatto sta che sto per finire l'ultimo libro della sfida sui premi nobel
e volevo proprio tenere duro e arrivare in fondo.
Però mi sembra di capire che avete iniziato da poco e che è un libro da prendere a piccolo dosi...
magari posso unirmi strada facendo.
Intanto vi seguo.

Francesca
 

bouvard

Well-known member
Finito!!!

Finito di leggere.
Il mio commento è un ni :?. Non mi ha pienamente soddisfatto questo libro. Avrei preferito che Calvino descrivesse meno città, tanto alla fine, nella testa si accavallano, e solo alcune si imprimono nella memoria e si dilungasse un po' di più nei dialoghi tra Marco Polo e Kublai Kan.
 

Minerva6

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Membro dello Staff
Finito

L'ho terminato ieri sera.

Stupendo il finale (che da solo vale tutta l'opera :wink:):

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n'è uno, è quello che è già qui. L'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.


Io per la mia indole propenderei per il secondo, ma negli ultimi tempi mi sono dovuta ridimensionare e ho deciso di provare a mettere in pratica quello che per Calvino riesce più facile a molti e che per me non lo è comunque. Accettare l'inferno è sempre complicato :W.

Siccome non avevo letto la trama prima di decidere di partecipare a questo minigruppo, non avevo grandi aspettative se non quelle di leggerlo piacevolmente insieme a voi, perciò non sono rimasta molto delusa dalla storia (parola grossa :mrgreen:).
Ho cercato di assaporare le descrizioni senza soffermarmi troppo, tanto sapevo già che avrei ricordato poco...

Ad un certo punto (ma non chiedetemi quando perché l'ho già dimenticato :mrgreen:) si parla di aereoporti ed antenne :??...che c'azzeccano con Marco Polo :? ?
Forse non ne ho ben colto il senso...voi che sapete dirmi a riguardo?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Era partito questo minigruppo e non me ne ora accorta, mi sono distratta.
Fatto sta che sto per finire l'ultimo libro della sfida sui premi nobel
e volevo proprio tenere duro e arrivare in fondo.
Però mi sembra di capire che avete iniziato da poco e che è un libro da prendere a piccolo dosi...
magari posso unirmi strada facendo.
Intanto vi seguo.

Francesca

Mi spiace,fra,ma qui l'abbiamo già finito tutti e 4 :(.
Però se ancora non hai letto Il barone e Il cavaliere (Il visconte l'abbiamo già letto) puoi unirti a me e Cold Deep nei prossimi giorni.

Da commentare qui non c'era molto,ma se ti piacciono le descrizioni delle città (soprattutto ideali e fantastiche) ti consiglio questa lettura :wink:.
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
Ad un certo punto (ma non chiedetemi quando perché l'ho già dimenticato :mrgreen:) si parla di aereoporti ed antenne :??...che c'azzeccano con Marco Polo :? ?
Forse non ne ho ben colto il senso...voi che sapete dirmi a riguardo?

Calvino usa spesso un tempo dilatato, come ne le Cosmicomiche, per ambientare i suoi racconti, per esempio in Ti co zero c'è un racconto con un unico personaggio narrante che abbraccia milioni di anni :D
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Calvino usa spesso un tempo dilatato, come ne le Cosmicomiche, per ambientare i suoi racconti, per esempio in Ti co zero c'è un racconto con un unico personaggio narrante che abbraccia milioni di anni :D

Grazie dell'informazione :wink:.
Di Calvino finora ho letto (oltre questo) solo Se una notte d'inverno, Il sentiero, Marcovaldo e Il visconte.
Il sentiero
 

francesca

Well-known member
Mi spiace,fra,ma qui l'abbiamo già finito tutti e 4 :(.
Però se ancora non hai letto Il barone e Il cavaliere (Il visconte l'abbiamo già letto) puoi unirti a me e Cold Deep nei prossimi giorni.

Da commentare qui non c'era molto,ma se ti piacciono le descrizioni delle città (soprattutto ideali e fantastiche) ti consiglio questa lettura :wink:.

non ti preoccupare
andate pure

caso mai tengo gli occhi aperti per prendere il treno del cavaliere che non ho letto e mi piacerebbe.

grazie
 
Stato
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