Ho dovuto scartare una marea di libri più impegnativi che ho in casa perché ho definitivamente capito che lettura per diletto e stesura della tesi non si conciliano molto bene
Poi per me è un invito a nozze, trovo che ci sia ancora più gusto a leggere un autore che scrive nella nostra stessa lingua, non c'è il "tramite" della traduzione. E l'italiano è una lingua bellissima, la nostra prosa ancora troppo "disordinata" rispetto alla nostra poesia per non attrarmi
Alberto Moravia,
Gli Indifferenti, pp. 352 - Perché l'ho comprato almeno sei anni fa e poi è stato scavalcato da una pila di altri libri. Mi è rifinito fra le mani qualche settimana fa e... perché no?
Natalia Ginzburg,
Lessico famigliare, pp. 276 - Perché, mea culpa, conosco poco delle scrittrici italiane e l'indecisione fra la Ginzburg e la Morante è stata fortissima.
Leonardo Sciascia,
Todo Modo, pp. 121 - Puro interesse per il tema del libro e perché lessi
Il giorno della civetta molti anni fa e ne serbo un buon ricordo.
Giorgio Scerbanenco,
I milanesi ammazzano al sabato, pp. 183 - Vedi sopra: la mia conoscenza dei giallisti italiani (dei giallisti in generale, a esser sinceri) è pari a zero, e voglio provarci, nonostante non ami il genere.
Oriana Fallaci,
Penelope alla guerra, pp. 261 - Questa è perché tempo fa ho promesso che avrei letto qualcosa della Fallaci, ma visto che non ho il coraggio di iniziare da
Un uomo, vado con l'opera prima, ammesso e non concesso che sia nella libreria di casa mia. Nel caso lo sostituirò con qualcos'altro
(le pagine sono quelle che mi riporta ibs, rettificherò in seguito!)