Per quanto mi riguarda scelgo i libri da leggere solo in base all'ispirazione del periodo; mi pianto davanti alla mia libreria o sfoglio il mio kindle, e mi metto alla ricerca di un titolo che mi faccia scattare qualcosa dentro. Non leggo mai testi che siano prestati da altre persone: ho un rapporto di possessività con il libro, e voglio che sia solo mio.
Ed è sempre in base a questo principio che generalmente i classici, essendo il mio genere prediletto, voglio averli in formato cartaceo, mentre in versione digitale leggo libri più leggeri o best-seller che non mi interessa possedere più di tanto.
Prima ero una di quelle che manteneva il libro lindo e immacolato sino alla fine, proteggendolo da qualsiasi tipo di usura; col tempo ho imparato ad essere meno pedante da questo punto di vista, e mi piace che il libro abbia qualche segno di vissuto: come le sottolineature, ad esempio (rigorosamente a matita!). Dei segnalibri non posso fare a meno: quando sto per iniziare un libro mi piace scegliere dalla mia collezione di segnalibri (generalmente sono souvenir di viaggi) quello che più si addice al tema dell'opera. Leggo praticamente ovunque, dallo studio del dentista, al pullman, al letto la sera.
Appena terminato un libro mi piace scrivere la mia recensione per imprimere le sensazioni che mi ha lasciato, leggere quelle altrui (mai prima della lettura, perchè non voglio che mi sia svelato nulla!), cercare eventuali trasposizioni cinematografiche, leggere qualcosa dell'autore, e trascrivere le mie citazioni su anobii. Penso che senza la catalogazione schematica che mi offre quel sito non sarei più in grado di leggere