isola74
Lonely member
A un centinaio di chilometri dal confine italiano, nel vagone letto di prima classe di un treno diretto a Firenze, Z. - il grande, celebre pianista atteso in Italia per un concerto - capisce che nulla sarà mai più come prima: che forse non rivedrà più E., la donna alla quale è legato da un rapporto ambiguo e morboso, in un triangolo il cui terzo vertice è un marito consapevole e benigno; che forse quella sera suonerà per l'ultima volta che tutto, insomma, sarà "diverso". Ma diverso come? Gli ci vorranno mesi per capirlo: quelli che trascorrerà, colpito da un rarissimo virus, in un ospedale di Firenze.
Non lo so bene se il libro mi sa piaciuto o meno... la prosa è bella, lirica addirittura in alcuni brani, e la malattia descritta in maniera elegante e priva di morbosità.
Forse sono stata ingannata dal titolo che mi aveva fatto immaginare altro,( mentre solo alla fine si svela il suo significato) ma la trama mi è sembrata mancante di qualcosa, incompleta...
Non lo so bene se il libro mi sa piaciuto o meno... la prosa è bella, lirica addirittura in alcuni brani, e la malattia descritta in maniera elegante e priva di morbosità.
Forse sono stata ingannata dal titolo che mi aveva fatto immaginare altro,( mentre solo alla fine si svela il suo significato) ma la trama mi è sembrata mancante di qualcosa, incompleta...