Alla morte della madre di origini libanesi, Jeanne e Simon, gemelli, assistono all'apertura del testamento da parte del notaio, per il quale la madre ha lavorato per 18 anni come impiegata. Da lì apprendono che hanno un fratello e che il padre che credevano morto è ancora vivo e ci sono due lettere da consegnare a loro. Inizia la ricerca dei due uomini nella terra di origine della madre. La verità sarà un paradosso matematico, 1 più 1 non fa sempre due, a volte fa 1.
Un film che viene costruito come un'equazione, non per niente Jeanne è una valente matematica. Un film crudissimo che va oltre all'immaginabile anche se le immagini non sono mai cruente ma tutto si immagina perché il regista si ferma sempre un attimo prima dell'orrore. Una condanna ai massacri avvenuti in Libano negli anni '70 e alla capacità della protagonista di affrontare l'odio portando sempre una scelta d'amore con sé, per poter azzerare una volta per tutte la reazione violenta e la guerra feroce che non guarda in faccia nessuno con il suo carico di crudeltà ed abominio. Come si può pensare con amore quando tutto è odio? Questo film cerca di spiegarlo e lo fa con un genere, il thriller, che regala colpi di scena e permette nello stesso tempo di adattarsi alla crescente pressione emotiva, determinata dalla veridicità della storia, recente anche per noi, senza sensazionalismi ma con molta partecipazione e rigore.
Un film che viene costruito come un'equazione, non per niente Jeanne è una valente matematica. Un film crudissimo che va oltre all'immaginabile anche se le immagini non sono mai cruente ma tutto si immagina perché il regista si ferma sempre un attimo prima dell'orrore. Una condanna ai massacri avvenuti in Libano negli anni '70 e alla capacità della protagonista di affrontare l'odio portando sempre una scelta d'amore con sé, per poter azzerare una volta per tutte la reazione violenta e la guerra feroce che non guarda in faccia nessuno con il suo carico di crudeltà ed abominio. Come si può pensare con amore quando tutto è odio? Questo film cerca di spiegarlo e lo fa con un genere, il thriller, che regala colpi di scena e permette nello stesso tempo di adattarsi alla crescente pressione emotiva, determinata dalla veridicità della storia, recente anche per noi, senza sensazionalismi ma con molta partecipazione e rigore.