13° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
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Lithium

Non so se c'entri qualcosa, forse no, ma leggendo questa poesia mi viene in mente il discorso che, tempo fa, mi fece una signora che lavorava a contatto con persone con disturbi mentali, discorso sul quale non avevo mai riflettuto e che mi parve molto umano e aperto.
Quando una persona affetta da certi disturbi dà in escandescenze o mostra di avere dei deliri, o, in certi casi, reca disturbo o incute paura agli altri, noi "normali" (!) diciamo "sta male".
Se poi quella persona viene sedata con i farmaci, magari la vediamo con gli occhi sbarrati come uno zombie ma, se posso usare questo termine in questo caso, tranquilla, e magari le poche cose che dice le dice a proposito, diciamo comunque "sta meglio".
Quanto c'è di vero in questo? Siamo sicuri che quella persona, al contrario, non stia "meglio" quando, pur nel suo delirio, può esprimere tutta se stessa come è in quel momento? O siamo forse noi a stare "meglio" perché rassicurati da un'apparenza più vicina alla, continuo a dirlo tra virgolette, "normalità" ?
E' un argomento molto delicato e sono assolutamente ignorante in materia, ma ho pensato a questo quando ho letto "il pubblico applaude, vuole credere alla finzione".
 

alessandra

Lunatic Mod
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Nessun altro commento ... forse perché la poesia è un po' criptica. Sarei curiosa di sentire l'autore!
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Eccoci alla prossima proposta ... questa volta senza dubbio di Hot :D

LITHIUM


qui nella gabbia
la belva mi sta attaccando

per mantenerla sotto controllo
ho solo una misera sedia

il pubblico applaude
vuole credere alla finzione

e parteggia sempre
per i poveri animali

nessuno le sparera'
fin quando sarò vivo

ma i cancelli di acciaio
resteranno ben chiusi


Hot

Nessun altro commento ... forse perché la poesia è un po' criptica. Sarei curiosa di sentire l'autore!
ti ringrazio moltissimo per l'attenzione che sempre dedichi alle mie poesie, nelle quali riconosco di essere sicuramente più criptico che negli interventi sui vari 3D.
il fatto è che ho sempre preferito di gran lunga esprimemi con poche parole, perché il mio carattere è di persona introversa che vorrebbe trasmettere sensazioni e stati d'animo più che mettersi a discutere.
e le emozioni non sono dubitabili e contestabili...
e nella poesia non serve essere ridondanti fino alla polemica, nella tema di non essere capiti.
ora vorrei dire che chiedere ad un poeta cosa volesse comunicare, corrisponde a chiedere al comico di spiegare la barzelletta.
equivale ad ucciderla.
e senza volermi paragonare a loro nella bravura, tuttavia credo mai si sia sentito chiedere ad un Leopardi, un Pascoli etc, di spiegare la propria composizione, dalla quale ciascuno trae ciò che percepisce.

alcuni suggerimenti:
la belva è ovviamente la depressione, quella bestia che ogni tanto ti assale cercando di aggredirti, e dalla quale non puoi sfuggire nel momento in cui sei nel recinto della tua esistenza.
e tu oramai ne hai preso le misure e la fronteggi abitualmente con una semplice sedia, tenendola a bada come una fiera ammaestrata. abitudine e lithium...
la gente intorno crede nella rappresentazione artificiosa di uno spettacolo organizzato, del quale tu hai completa padronanza e reciti per tuo vantaggio.
quindi non ha alcuna pietà e solidarietà verso di te, e il parteggiare per la belva sta a significare proprio questo.
potrà perciò anche aggredirti nella gabbia, ma non la fermeranno, pensando alla finzione ed alla tua malafede !
solo quando soccomberai capiranno, ma sarà troppo tardi e ti incolperanno di non essere stato chiaro, di non esserti mostrato malato mendicando la loro misericordia.
cosa che però avrebbe permesso loro di tenerti sempre chiuso nella gabbia.
 

bouvard

Well-known member
alcuni suggerimenti:
la belva è ovviamente la depressione, quella bestia che ogni tanto ti assale cercando di aggredirti, e dalla quale non puoi sfuggire nel momento in cui sei nel recinto della tua esistenza. e tu oramai ne hai preso le misure e la fronteggi abitualmente con una semplice sedia, tenendola a bada come una fiera ammaestrata. abitudine e lithium...la gente intorno crede nella rappresentazione artificiosa di uno spettacolo organizzato, del quale tu hai completa padronanza e reciti per tuo vantaggio. quindi non ha alcuna pietà e solidarietà verso di te, e il parteggiare per la belva sta a significare proprio questo. potrà perciò anche aggredirti nella gabbia, ma non la fermeranno, pensando alla finzione ed alla tua malafede ! solo quando soccomberai capiranno, ma sarà troppo tardi e ti incolperanno di non essere stato chiaro, di non esserti mostrato malato mendicando la loro misericordia.cosa che però avrebbe permesso loro di tenerti sempre chiuso nella gabbia.

Se ho ben capito quello che vuoi dire Hot il lithium sarebbe quindi una "cura" solo per il pubblico (famiglia, amici ecc.) che vede nell'apparente calma del depresso una guarigione, uno star bene, ma non per il depresso, il quale sarebbe invece ben consapevole che, seppure domata la "bestia" (depressione) sopravvive ancora in lui? Il depresso reciterebbe quindi solo per gli altri, per farli vivere felici nella loro illusione, o anche per se, nella speranza di riuscire magari a credere anche lui in quell'illusione?
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Se ho ben capito quello che vuoi dire Hot il lithium sarebbe quindi una "cura" solo per il pubblico (famiglia, amici ecc.) che vede nell'apparente calma del depresso una guarigione, uno star bene, ma non per il depresso, il quale sarebbe invece ben consapevole che, seppure domata la "bestia" (depressione) sopravvive ancora in lui? Il depresso reciterebbe quindi solo per gli altri, per farli vivere felici nella loro illusione, o anche per se, nella speranza di riuscire magari a credere anche lui in quell'illusione?

la depressione è uno stato strettamente collegato alla socialità.
lithium aiuta a stare nella società, ma senza risolvere le cause che vi si oppongono.
ecco perché la bestia va continuamente domata, perché sarà sempre lì con te nella gabbia.
la recita è perciò a solo ed esclusivo scopo personale, perché alla fine di ogni numero ti permettano di uscire dalla gabbia.
in modo che si sentano rassicurati dalla precisa distinta collocazione di bene e male.
fuori ciò che è "normale".
il male sotto controllo, in gabbia.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
@Hot: sì, hai ragione, stona un po' chiedere al poeta di "spiegare" la poesia, infatti non ho usato questo termine di proposito. Però, visto che nessuno azzardava commenti, ho pensato che la cripticità della poesia (o magari anche la delicatezza del tema) inibisse le osservazioni altrui, perciò ho pensato che un tuo intervento avrebbe potuto sbloccare la situazione, come infatti è successo :)
Quello della depressione è un tema molto delicato, non sono sufficientemente informata sugli effetti di certe terapie, in effetti in un certo senso il discorso che ho postato prima, non riferito però specificamente alla depressione, si riallaccia a quello che hai scritto tu. Non so se ho capito bene le tue parole, credo che voglia dire che i farmaci antidepressivi non eliminano il malessere nel profondo, che lo rendono latente. Ho visto persone soffrire di depressione e poi rinascere grazie ad un farmaco, non credo che sia solo una questione di stare in società o di tirare fuori solo ciò che è "normale". Però nemmeno io credo nel fatto che possano fare miracoli, come giustamente dici la terapia non elimina le cause.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La prossima poesia è Una panchina sul lago ​dell'utente ParallelMind

Rammento del caro vecchio,
giovane Holden,
nel verde smeraldo di questo lago,
immemore,
in cui l'animo mio si perde.
Dico a me stesso,
c'e`un tempo per sentire dentro
ogni cosa.
Furono anni spensierati,
quando ancora passeggiavo
nei luoghi del cuore di Holden.
Oggi`e`gia`un'altra vita,
non meno bella e intensa,
ma diversa.
Tu sei qui con me,compagna di viaggio,
fuori da un libro,a volte fuori dal mondo.
Peregrini erranti insieme,
senza itinerario ne meta.
Seguiamo la scia quando riusciamo a coglierla,
con occhi tristi eppure mai spenti,
dietro vetri appannati,mentre fuliggina dal cielo,
sulle nostre vite.
Oggi sara`forse un'istante di candida bellezza,
di vera beatitudine,
che andra`ad imprimersi
su vergini bianche pagine
della memoria.
Dorato quasi,e`ora il lago.
Piu`placido ed imperturbabile che mai..
mi appare tuttavia impenetrabile.
Non scorgo piu`Holden,il sole arranca
dietro alberi incolori,
sembra stanco anche lui.
Una brezza leggera si alza,
smuove in terra le foglie
ed in alto le fronde..
neppure io ne sono immune
e vorrei scaldarmi
dove sono ora le tue mani?
I miei sospiri si perdono nel vento
volano via verso i monti e nuovi giorni.
Ma io solo,resto qui,
non andro`piu`via,
anche dovesse sopraggiungere la notte,
le mie mani protese,
i miei occhi sulle creste del lago..
il mio spirito innocente.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Questa poesia sembra esprimere nostalgia per un tempo che non c'è più, stanchezza e indifferenza nei confronti della vita attuale, ma sembra lasciare un barlume di speranza, forse proprio in nome di quel tempo che è sì, passato, ma che c'è stato e rimane vivo nel ricordo. Impossibile non ricordare la domanda di Holden "Ma dove vanno le anatre quando il lago gela?"
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Inserisco la prossima proposta :)

Che il bello e l'incantevole
Siano solo un soffio e un brivido,
che il magnifico entusiasmante
amabile non duri:
nube, fiore, bolla di sapone,
fuoco d'artificio e riso di bambino,
sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
e tante altre fantastiche cose,
che esse appena scoperte svaniscano,
solo il tempo di un momento
solo un aroma, un respiro di vento,
ahimè lo sappiamo con tristezza.
E ciò che dura e resta fisso
non ci è così intimamente caro:
pietra preziosa con gelido fuoco,
barra d'oro di pesante splendore;
le stelle stesse, innumerabili,
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi
- effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima.
No, il bello più profondo e degno dell'amore
pare incline a corrompersi,
è sempre vicino a morire,
e la cosa più bella, le note musicali,
che nel nascere già fuggono e trascorrono,
sono solo soffi, correnti, fughe
circondate d'aliti sommessi di tristezza
perché nemmeno quanto dura un battito del cuore
si lasciano costringere, tenere;
nota dopo nota, appena battuta
già svanisce e se ne va.

Così il nostro cuore è consacrato
con fraterna fedeltà
a tutto ciò che fugge
e scorre,
alla vita,
non a ciò che è saldo e capace di durare.
Presto ci stanca ciò che permane,
rocce di un mondo di stelle e gioielli,
noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
sospinte in eterno mutare.
Spose di un tempo, senza durata,
per cui la rugiada su un petalo di rosa,
per cui un battito d'ali d'uccello
il morire di un gioco di nuvole,
scintillio di neve, arcobaleno,
farfalla, già volati via,
per cui lo squillare di una risata,
che nel passare ci sfiora appena,
può voler dire festa o portare dolore.
Amiamo ciò che ci somiglia,
e comprendiamo
ciò che il vento ha scritto
sulla sabbia.

Hermann Hesse
 

bouvard

Well-known member
Questa poesia mi piace perché, secondo me, esprime bene una delle apparenti contraddizioni di noi esseri umani, in quanto cerchiamo affannosamente delle certezze, dei punti fermi, qualcosa che duri a lungo, più della nostra vita, in modo da percepire meno la fuggevolezza del tempo, la nostra caducità, l'esser destinati a morire, eppure poi le cose che ci commuovono, emozionano sono quelle fugaci, che durano giusto il tempo di coglierle e gioirne e poi scompaiono, finiscono, lasciandoci il retrogusto amaro della scomparsa, ma anche la speranza che possano ripetersi ... Forse le amiamo proprio per questa speranza ...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Che bella...è vero, si prova gioia più facilmente per una cosa effimera che per una duratura, a volte solo per un sorriso o una bella musica, qualsiasi cosa che dia un'emozione forte, e che, appunto per questo, non può durare. Noi esseri umani siamo volubil ma, allo stesso tempo, come ha già detto bouvard, cerchiamo solidità, stabilità. Quando però le troviamo, siamo soddisfatti, ci sentiamo bene, più sereni, più sicuri, ma non proviamo una vera sensazione di gioia, che può essere tale solo se dura poco.
 

wolverine

New member
si muore sempre
soli
come cani abbandonati
sulle strade
assolate.
nessuno ti vede,
nessuno ti sente,
nessuno ti salva,
di te non ci si accorge
di me non ti interessa
di noi non vi importa.
com'è ristretta la mente
umana
che già è in vacanza
che già è lontana
e non vuole problemi.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
ma si possono mettere anche le proprie poesie? :?

Certo :D Solitamente ciascuno propone una poesia e poi, una volta terminata la fase delle proposte, inizia quella dei commenti, poesia per poesia, andando in ordine. Si possono tuttavia continuare a fare proposte fino alla chiusura del topic.
Suppongo che quella che hai inserito sia una tua creazione, la commenteremo alla fine :)
 

wolverine

New member
Certo :D Solitamente ciascuno propone una poesia e poi, una volta terminata la fase delle proposte, inizia quella dei commenti, poesia per poesia, andando in ordine. Si possono tuttavia continuare a fare proposte fino alla chiusura del topic.
Suppongo che quella che hai inserito sia una tua creazione, la commenteremo alla fine :)

ok...ora mi è chiaro!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Commentiamo la poesia di wolverine, visto che mi sono accorta che non ce ne sono altre! :)

si muore sempre
soli
come cani abbandonati
sulle strade
assolate.
nessuno ti vede,
nessuno ti sente,
nessuno ti salva,
di te non ci si accorge
di me non ti interessa
di noi non vi importa.
com'è ristretta la mente
umana
che già è in vacanza
che già è lontana
e non vuole problemi.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Eh già, purtroppo è vero, l'essere umano è sempre più indifferente agli altri e spesso anche a coloro che gli sono vicini, non mi sento di criticare nessuno perché spesso sono la prima a lasciarmi trasportare dall'egoismo e dalla ricerca della tranquillità più assoluta. Questo modo di essere toglie significato alla vita, la priva di ciò che è più importante, la relazione con l'altro. Eppure sono sicura che, dopo aver scritto queste parole, tornerò a fare i fatti miei.
 

wolverine

New member
io credo che in parte sia logico e pure giusto che uno pensi a se stesso, eppure se ti dico come mi è venuta in mente questa poesia rimarresti scioccata a quale vista ho esposto i miei occhi,...non scorderò mai il dolore e le lacrime che non sono riuscita a liberare per la rabbia che ho provato...eppure ho ancora fiducia nel genere umano
 

wolverine

New member
mentre andavo da una mia amica ho trovato un cane abbandonato, era morto strozzato dal collare, forse mentre tentava di liberarsi...avvisate la stradale...mi dissero di aver registrato la segnalazione e di andare...al ritorno sono passata di là...il cane non c'era, ma il guinzaglio reciso si
 

Nerst

enjoy member
fa spavento l' indifferenza della gente. é lei a renderci soli. la stessa solitudine di cui la gente ha paura.
pochi gli eletti che si rendono conto di quanto sia importante la considerazione della' altro, perché é essa a farci ricordare.
 
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