Qui il tema conduttore mi pare sia la pazzia, nel senso di totale alienazione dalla realtà... a volte l'alienazione l'ho vissuta anche io, leggendo, non capivo bene che cosa leggevo
SOFFIO: idea divertente, un potere pazzesco... ma, appunto, il protagonista è pazzo (io l'ho interpretata così), ha delle allucinazioni e alla fine si sente vento e cielo e non so cos'altro. Però nel frattempo si è sentito onnipotente, esperienza interessante
UN'IDEA: Non l'ho capita :boh:, forse credevo di leggere e dormivo :?
LUCILLA: qui forse la pazzia consiste nel non sapere quanto sia crudele il mondo e nel non voler vedere la propria disabilità (Lucilla ha una forma di nanismo, se ho capito bene :?)
I PIEDI SULL'ERBA: boh, l'ho subito rimossa :W. C'è un signore che osserva i bambini giocare e vorrebbe, come loro, camminare a piedi nudi sull'erba... non ho capito perché sia così disdicevole :boh:
CINCI: il ragazzino è così abbandonato e trascurato da non capire la differenza tra una birbonata e un omicidio:boh: . Triste.
DI SERA, UN GERANIO: questa mi è sembrata poetica, è ancora la follia, stavolta al suo ultimo stadio, quello della dissoluzione, che è quasi un sollievo
. Mi ha ricordato "Uno, nessuno e centomila".
Finito! Qual è il prossimo appuntamento?