All'alba di un giorno qualsiasi, davanti alla Fiera del Lavoro di una cittadina americana colpita dalla crisi economica, centinaia di giovani, donne, uomini sono in attesa nella speranza di trovare un impiego. Invece, emergendo all'improvviso dalla nebbia, piomba su di loro una rombante Mercedes grigia, che spazza via decine di persone per poi sparire alle prime luci del giorno. Il killer non sarà mai trovato. Un anno dopo William Hodges, un poliziotto da poco in pensione, riceve il beffardo messaggio di Mr. Mércedes, che lo sfida a trovarlo prima che compia la prossima strage. Nella disperata corsa contro il tempo e contro il killer, il vecchio Hodges può contare solo sull'intelligenza e l'esperienza per fermare il suo sadico nemico. Inizia quindi un'incalzante caccia all'uomo, una partita a scacchi tra bene e male, costruita da uno Stephen King maestro della suspense. Un thriller ad alta tensione, con due antagonisti: il sanguinario Brady - Mr. Mercedes - che ignora il significato della parola coscienza, e l'ironico Hodges, superlativo erede del Marlowe di Chandler, dolente e assetato di giustizia.
Finalmente un romanzo in cui il Re non si dilunga in capitoli inutili e la curiosità di leggere cosa accadrà si mantiene alta lungo tutte le 400 pagine di questo bel giallo anomalo. Anomalo perché conosciamo l'identità di Mr Mercedes già a pagina 50 o giù di lì, anche se questo comunque non inficia la godibilità del libro, anzi. Come sempre condotto in maniera magistrale, il romanzo parte in quarta con un incipit decisamente acchiappante: un pazzo falcia otto persone che aspettano in fila fuori da una fiera del lavoro, in cerca di un'occupazione in piena recessione economica. Di lì in poi la narrazione viaggia su due livelli: seguiamo Mr Mercedes nella sua vita anonima e "low profile", e l'ex detective William Hodges nella sua routine sedentaria da pensionato annoiato. Alla sua depressione incipiente, però, fungerà da rimedio naturale la sfida che gli lancia l'assassino della Mercedes con una missiva.
Ho apprezzato non solo la scorrevolezza e la dinamicità dei capitoli brevi, ma anche il crescendo di tensione, la capacità da parte di King di incuriosire il lettore e farlo proseguire per scoprire le sorti del cane Odell, ad esempio, o della macchina di Hodges (non posso spoilerare) o ancora del concerto.
Ero rimasto un po' deluso dal seguito di Shining e Joyland non mi aveva fatto impazzire: questo Mr Mercedes, invece, lo consiglio senza remore sia per la trama (non sarà originale ma ti tiene incollato lì) sia perché ci sono personaggi cui ti affezioni giocoforza (Holly Gideon su tutti) sia perché è una storia moderna e tremendamente attuale (credo che il termine "automicidio" coniato da King diverrà di uso comune) che strizza l'occhio, canzonandoli, a certi fenomeni odierni (la boyband di fighetti è una parodia palese degli One Direction), a volte anche estremizzandoli (Holly che usa l’iPad per vedere la dichiarazione dei redditi di un comune cittadino!).
Bel libro davvero.
Finalmente un romanzo in cui il Re non si dilunga in capitoli inutili e la curiosità di leggere cosa accadrà si mantiene alta lungo tutte le 400 pagine di questo bel giallo anomalo. Anomalo perché conosciamo l'identità di Mr Mercedes già a pagina 50 o giù di lì, anche se questo comunque non inficia la godibilità del libro, anzi. Come sempre condotto in maniera magistrale, il romanzo parte in quarta con un incipit decisamente acchiappante: un pazzo falcia otto persone che aspettano in fila fuori da una fiera del lavoro, in cerca di un'occupazione in piena recessione economica. Di lì in poi la narrazione viaggia su due livelli: seguiamo Mr Mercedes nella sua vita anonima e "low profile", e l'ex detective William Hodges nella sua routine sedentaria da pensionato annoiato. Alla sua depressione incipiente, però, fungerà da rimedio naturale la sfida che gli lancia l'assassino della Mercedes con una missiva.
Ho apprezzato non solo la scorrevolezza e la dinamicità dei capitoli brevi, ma anche il crescendo di tensione, la capacità da parte di King di incuriosire il lettore e farlo proseguire per scoprire le sorti del cane Odell, ad esempio, o della macchina di Hodges (non posso spoilerare) o ancora del concerto.
Ero rimasto un po' deluso dal seguito di Shining e Joyland non mi aveva fatto impazzire: questo Mr Mercedes, invece, lo consiglio senza remore sia per la trama (non sarà originale ma ti tiene incollato lì) sia perché ci sono personaggi cui ti affezioni giocoforza (Holly Gideon su tutti) sia perché è una storia moderna e tremendamente attuale (credo che il termine "automicidio" coniato da King diverrà di uso comune) che strizza l'occhio, canzonandoli, a certi fenomeni odierni (la boyband di fighetti è una parodia palese degli One Direction), a volte anche estremizzandoli (Holly che usa l’iPad per vedere la dichiarazione dei redditi di un comune cittadino!).
Bel libro davvero.