Shelley, Mary - Frankenstein

greenintro

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Ho riletto da poco il romanzo e recuperato intatte le belle sensazioni della prima volta, che mi avevano portato a considerare il romanzo come tra i miei preferiti in assoluto. Le splendide ambientazioni degli scenari naturali, soprattutto montani ,sono fortemente evocative e sono descritte in modo tale che la loro bellezza si manifesta in modo inteso, in forma dolce-amara, una bellezza aulica e al tempo stesso cupa, nel modo in cui viene percepita dall'animo del protagonista, in quanto sembra dialogare costantemente con le sue angosce, il suo terrore, la sua disperazione. Dal punto di vista stilistico le ambientazioni della natura incontaminata incontro il gusto tipico del Romanticismo europeo, ma anche a livello tematico penso che il romanzo esprima in modo anche piuttosto chiaro valori e idee di tale orientamento culturale. In primo luogo, in polemica con l'Illuminismo, la critica alla concezione secondo cui ci sarebbe un'ineluttabile necessità per cui il progresso della conoscenza scientifica e relative applicazioni tecnologiche dovrebbe condurre l'uomo ad un benessere e livello di autorealizzazione sempre maggiore. La vicenda di Frankenstein è il perfetto esempio di come la pretesa prometeica dell'uomo di avvicinarsi a Dio, creare dal nulla la vita, porti a disastri e autodistruzione, quando non accompagnata da un più importante progresso, quello etico interiore, per il quale si auspicherebbe lo sviluppo di una capacità di scorgere il bene nel cuore delle persone al di là delle apparenze esteriori. L'assenza di tale capacità è il motore iniziale della tragedia. In parte collegato alla critica dell'idea scientista dell'autosufficienza del progresso scientifico e tecnologico nel fare il bene dell'uomo è la visione, romantica e rousseauiana di una bontà e purezza originaria dell'uomo, poi corrotta al contatto con la società, nell'esempio della Creatura, nata ricca di bontà e umanità, poi divenuta malvagia e seguito della delusione del contatto con una società in cui l'estetica e l'esteriorità divengono il parametro necessario di valutazione delle persone, purezza peraltro offuscata, occultata, ma non distrutta letteralmente, come le pagine finali sembrano svelare, per come riemerge nel cuore della Creatura.
 

Marklevinson76

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Finito da non molto, eh si, non c entra davvero nulla con quanto visto al cinema fino ad oggi.
Splendido romanzo.
 
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