16° Poeticforum - Le poesie che amiamo

maclaus

New member
...concordo (in parte) con Bouvard: Hot è sempre "un tantino" amarognolo nei suoi componimenti...
e in questo - e qui mi discosto dal suddetto giudizio - lo avverto ancora di più!
Intendo dire che quel verso ripetuto "ma sarai rimasta sempre qui con me?" è quasi disperato... è come un tarlo, è un pensiero fisso, è un'invocazione d'aiuto: è la paura di essere solo... di rimanere solo.
Quando la rileggo, ogni volta, sento l'inquietudine della solitudine.
E infatti, non credo che colei a cui si rivolge il poeta sia una donna: è la sua anima...materna e misteriosa...
 

bouvard

Well-known member
E infatti, non credo che colei a cui si rivolge il poeta sia una donna: è la sua anima...materna e misteriosa...

:paura: :paura: davvero? :paura:
Non puoi distruggermi così l'immagine di un Hot romantico :W :mrgreen:

Il bello delle poesie è che ognuno ci vede dentro quello che vuole :mrgreen: e le legge come più gli piace :mrgreen: ...temo che i critici non sarebbero per niente d'accordo con me, ma per fortuna non leggono quello che ho scritto :mrgreen:
 

maclaus

New member
:paura: :paura: davvero? :paura:
Non puoi distruggermi così l'immagine di un Hot romantico :W :mrgreen:

Il bello delle poesie è che ognuno ci vede dentro quello che vuole :mrgreen: e le legge come più gli piace :mrgreen: ...temo che i critici non sarebbero per niente d'accordo con me, ma per fortuna non leggono quello che ho scritto :mrgreen:

...Cara Bouvard, Hot è il più romantico di tutti quelli che scrivono in questo forum...

anche se cerca sempre di sembrare "cattivo" e disincantato...:)
 

bouvard

Well-known member
...Cara Bouvard, Hot è il più romantico di tutti quelli che scrivono in questo forum...

anche se cerca sempre di sembrare "cattivo" e disincantato...:)

Devo darti pienamente ragione :mrgreen: dovrebbe aprire un post in cui elargire consigli agli altri maschietti su come capire l'animo femminile :wink: :D ...ma è meglio tornare alla poesia adesso :)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
...Cara Bouvard, Hot è il più romantico di tutti quelli che scrivono in questo forum...

anche se cerca sempre di sembrare "cattivo" e disincantato...:)


Super_Smileys_0121.gif




:mrgreen:
 

Jessamine

Well-known member
Giorno di pioggia

Mi piace molto il parallelo (d'accordo, non è forse la cosa più originale che si sia mai scritta, ma mi piace comunque) fra la natura e l'animo umano.
Sono d'accordo sul fatto che sia in realtà una poesia "positiva", che incita non soffermarsi troppo sui brutti momenti che, inevitabilmente, devono affliggere la vita di ogni uomo (e che forse sono proprio quelli che ci permettono poi di apprezzare maggiormente il calore del sole, quando finalmente torna il sereno). Però, come Alessandra, al momento non riesco ad apprezzarla al meglio. Insomma, io (purtroppo) sono una di quelle persone che, quando sono giù di morale, preferiscono stare con la coperta tirata fin sopra la testa, e in quei momenti mi irritano tantissimo le persone che cercano di tirarmi su il morale parlandomi di tutte le cose belle che arriveranno. Preferisco "godermi" il mio temporale in pace, e poi finalmente sentirlo il sole addosso, piuttosto che stare a pensare che sì, il sole c'è, ma tanto in questo momento non ne posso godere. Non metto in dubbio di avere un caratteraccio io, e che se forse mi sforzassi di cambiare questa cosa vivrei più serenamente, ma credo potrei apprezzare una poesia simile nei giorni buoni... in quelli "cattivi" ho paura aumenterebbe il grigiume e il freddo :wink:
 

viki

New member
È vietato piangere senza imparare,
alzarti al mattino senza saper cosa fare,
aver paura dei ricordi
È vietato non sorridere ai problemi,
non lottare per ciò che vuoi,
abbandonare tutto per paura,
non far diventare i tuoi sogni realtà.
È vietato non dimostrare il tuo amore,
far pagare a qualcuno i tuoi debiti e il tuo malumore
È vietato abbandonare i tuoi amici
non tentare di capire ciò che avete vissuto insieme
chiamarli soltanto quando hai bisogno
È vietato non fare le cose per te stesso
non creder in Dio e fare il tuo destino
Aver paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo respiro
È vietato sentire la mancanza di qualcuno senza rallegrarsi,
dimenticare i suoi occhi e la sua risata
solo perché le vostre strade non si incrociano più
È vietato dimenticare il tuo passato e pagarlo con il tuo presente.
È vietato non tentare di capire le persone,
pensare che le loro vite valgano più della tua
non sapere che ognuno ha il suo cammino e la sua gioia
È vietato non creare la tua storia
smettere di ringraziare Dio per la tua vita,
non avere dei momenti per la gente
che ha bisogno di te,
non capire che ciò che ti da la vita
te la può anche togliere.
È vietato non cercare la tua felicità
non vivere la tua vita con un atteggiamento positivo
non pensare che potremmo essere migliori
non sentire che senza di te questo mondo non sarebbe uguale.

Pablo Neruda
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Qui con me.

Abbiam dormito insieme, questa notte
Dopo esserci baciati e coccolati
Ed al mio fianco rieccoti, al risveglio

Ma sarai rimasta sempre qui con me?

Mi osservi dolcemente, mentre crollo
Sfinito dal lavoro, sul divano
Poi accanto ti ritrovo sorridente

Ma sarai rimasta sempre qui con me?

Gli occhi tengo chiusi per minuti
Suggestione o verità: voglio sapere
E ancora ti rivedo, in questa stanza

Ma sarai rimasta sempre qui con me?

A me di fronte immobile ora stai
Materna e misteriosa tu mi osservi
Un battito di ciglia, e ci sei ancora

Ma sarai rimasta sempre qui con me?

Sono d'accordo con chi la trova meno amara delle solite, nonostante quel tormentoso (o tormentato) e ripetitivo (ma forse inevitabile) dubbio in sottofondo :mrgreen: che però non sembra turbare più di tanto la serenità legata a tutto il resto, sembra quasi uno scaramantico "tenere gli occhi ben aperti". Devo dire che, nella sua semplicità, mi piace più di molte altre.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Qui con me.

Abbiam dormito insieme, questa notte
Dopo esserci baciati e coccolati
Ed al mio fianco rieccoti, al risveglio

Ma sarai rimasta sempre qui con me?

Mi osservi dolcemente, mentre crollo
Sfinito dal lavoro, sul divano
Poi accanto ti ritrovo sorridente

Ma sarai rimasta sempre qui con me?

Gli occhi tengo chiusi per minuti
Suggestione o verità: voglio sapere
E ancora ti rivedo, in questa stanza

Ma sarai rimasta sempre qui con me?

A me di fronte immobile ora stai
Materna e misteriosa tu mi osservi
Un battito di ciglia, e ci sei ancora

Ma sarai rimasta sempre qui con me?

Sono d'accordo con chi la trova meno amara delle solite, nonostante quel tormentoso (o tormentato) e ripetitivo (ma forse inevitabile) dubbio in sottofondo :mrgreen: che però non sembra turbare più di tanto la serenità legata a tutto il resto, sembra quasi uno scaramantico "tenere gli occhi ben aperti". Devo dire che, nella sua semplicità, mi piace più di molte altre.

la riduzione sempre più macroscopica
dei tempi
fa emergere progressivamente
la percezione
che il rapporto amoroso
si basa principalmente
sulla certezza di una vicinanza
intellettuale e affettiva.
più che su quella fisica,
percepibile pateticamente
in maniera così aleatoria


:SISI
 

Nerst

enjoy member
a me
è piaciuta la poesia, l' ho trovata un riconoscimento da parte di chi si rende conto di quanto gli impegni della vita possano farci trascurare chi si ama e la domanda che viene ripetuta, forse si rifà al fatto che molte volte si sta insieme, ma si evade anche un po'.
L' importante è voltarsi e trovare sempre chi si ama lì, al proprio fianco.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La terza poesia proposta è Contributo alla statistica di Wislawa Szymborska :HIPP

Su cento persone:
che ne sanno sempre più degli altri
- cinquantadue;

insicuri a ogni passo
- quasi tutti gli altri;

pronti ad aiutare,
purché la cosa non duri molto
- ben quarantanove;

buoni sempre,
perché non sanno fare altrimenti
- quattro, be’, forse cinque;

propensi ad ammirare senza invidia
- diciotto;

viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
- settantasette;

dotati per la felicità,
- al massimo poco più di venti;

innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
- di sicuro più della metà;

crudeli,
se costretti dalle circostanze
- è meglio non saperlo
neppure approssimativamente;

quelli col senno di poi
- non molti di più
di quelli col senno di prima;

che dalla vita prendono solo cose
- quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;

ripiegati, dolenti
e senza torcia nel buio
- ottantatré
prima o poi;

degni di compassione
- novantanove;

mortali
- cento su cento.
Numero al momento invariato
 

Jessamine

Well-known member
Qui con me

Io come sempre quando provo a commentare una poesia finisco col non sapere essere oggettiva, e a metterci troppo del mio (e ora ricordo anche perché ho sempre finito col disertare il poeticforum), quindi Hot, scusa in anticipo se dirò un sacco di idiozie che con quello che hai scritto c'entrano come cavoli a merenda.

Io sinceramente ho letto questa poesia intrisa forse di più amarezza di tante altre, perché quel constatare la costante presenza fisica (ma non solo, perché lo sguardo dolce e il sorriso fanno pensare anche ad una vicinanza più "spirituale", affettiva) della persona amata (o comunque con cui si cerca di costruire un qualche rapporto) e nonostante tutto domandarsi (sì, perché nonostante la domanda sia rivolta appunto a questa persona, non so perché ma credo che in realtà sia un domandare a sé stessi, che mai verrà veramente posto alla persona di cui si parla - mi sa che non mi sto per nulla spiegando) se questa persona ci sia davvero stata, sempre, ecco, tutto questo mi sembra quasi erigere un muro di incomprensione, un'eterna distanza incolmabile. Quasi come se, nonostante tutti gli sforzi, poeta e interlocutrice si trovino comunque a parlare linguaggi diversi, linguaggi, sì, che in qualche modo possono essere tradotti, ma che non potranno mai rendere in tutto e per tutto il senso originario di ciò che si è detto, creando così uno scarto che in qualche modo incrina ogni situazione.

Ok, mi sa che, più che aver detto cose che non c'entrano nulla con la poesia di Hot, ho detto solo un mucchio di sciocchezze contorte e con poco senso, scusatemi :wink:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Io come sempre quando provo a commentare una poesia finisco col non sapere essere oggettiva, e a metterci troppo del mio (e ora ricordo anche perché ho sempre finito col disertare il poeticforum), quindi Hot, scusa in anticipo se dirò un sacco di idiozie che con quello che hai scritto c'entrano come cavoli a merenda.

Io sinceramente ho letto questa poesia intrisa forse di più amarezza di tante altre, perché quel constatare la costante presenza fisica (ma non solo, perché lo sguardo dolce e il sorriso fanno pensare anche ad una vicinanza più "spirituale", affettiva) della persona amata (o comunque con cui si cerca di costruire un qualche rapporto) e nonostante tutto domandarsi (sì, perché nonostante la domanda sia rivolta appunto a questa persona, non so perché ma credo che in realtà sia un domandare a sé stessi, che mai verrà veramente posto alla persona di cui si parla - mi sa che non mi sto per nulla spiegando) se questa persona ci sia davvero stata, sempre, ecco, tutto questo mi sembra quasi erigere un muro di incomprensione, un'eterna distanza incolmabile. Quasi come se, nonostante tutti gli sforzi, poeta e interlocutrice si trovino comunque a parlare linguaggi diversi, linguaggi, sì, che in qualche modo possono essere tradotti, ma che non potranno mai rendere in tutto e per tutto il senso originario di ciò che si è detto, creando così uno scarto che in qualche modo incrina ogni situazione.

Ok, mi sa che, più che aver detto cose che non c'entrano nulla con la poesia di Hot, ho detto solo un mucchio di sciocchezze contorte e con poco senso, scusatemi :wink:
sei dolcissima, Jess, e la tua gentile delicatezza ben rimembra una danzatrice classica, leggera ed aggraziata.
già ebbi modo di chiosare che il pregio delle poesie è quello di tirar fuori un profondo personale di ciascuno di noi, suscitando interpretazioni e comprensioni disparate, secondo emozioni e caratteri che contraddistinguono ogni animo.
perciò perché temere ciò che invece è auspicabile, definendolo a priori, riduttivamente e con immeritata carenza di autostima, sacco di idiozie e cavoli a merenda?
chi potrebbe obiettare del resto con l'alimentazione tua e di chiunque altri, soprattutto se si tratta di nutrimento spirituale?
ci hai visto bene, suggerendo una delle interpretazioni in definitiva più gettonabili.
lei viene percepita concretamente quando è li ben presente e visibile. ma nelle fasi di distacco dalla realtà, come p es il sonno, lui non sa dire se gli sia rimasta accanto...
significa che nel contatto tra due cuori, non vi è comunque reciproca appartenenza, e ciascuno è entità ben definita e indipendente. ma proprio questa ricerca, questo chiedersi, è il segno della profondità dell'amore, disposto a provare tristezza per il non poter avere possesso, che sarebbe la forma atavica del rapporto di coppia alla base della piramide evolutiva, ma bearsi dei momenti in cui c'è, e tenersi quelle domande tra se e se, senza esternarle. per averla accanto comunque anche quando va a vivere altri ritagli della propria vita che sono solo suoi, tenendola nella propria mente e cuore.

boh, mi sa che stavolta mi son perso io in idiozie ...
:?
 

maclaus

New member
sei dolcissima, Jess, e la tua gentile delicatezza ben rimembra una danzatrice classica, leggera ed aggraziata.
già ebbi modo di chiosare che il pregio delle poesie è quello di tirar fuori un profondo personale di ciascuno di noi, suscitando interpretazioni e comprensioni disparate, secondo emozioni e caratteri che contraddistinguono ogni animo.
perciò perché temere ciò che invece è auspicabile, definendolo a priori, riduttivamente e con immeritata carenza di autostima, sacco di idiozie e cavoli a merenda?
chi potrebbe obiettare del resto con l'alimentazione tua e di chiunque altri, soprattutto se si tratta di nutrimento spirituale?
ci hai visto bene, suggerendo una delle interpretazioni in definitiva più gettonabili.
lei viene percepita concretamente quando è li ben presente e visibile. ma nelle fasi di distacco dalla realtà, come p es il sonno, lui non sa dire se gli sia rimasta accanto...
significa che nel contatto tra due cuori, non vi è comunque reciproca appartenenza, e ciascuno è entità ben definita e indipendente. ma proprio questa ricerca, questo chiedersi, è il segno della profondità dell'amore, disposto a provare tristezza per il non poter avere possesso, che sarebbe la forma atavica del rapporto di coppia alla base della piramide evolutiva, ma bearsi dei momenti in cui c'è, e tenersi quelle domande tra se e se, senza esternarle. per averla accanto comunque anche quando va a vivere altri ritagli della propria vita che sono solo suoi, tenendola nella propria mente e cuore.

boh, mi sa che stavolta mi son perso io in idiozie ...
:?

...no, è uscito fuori di te ciò che ho sempre pensato: sei un tenerone che vuol costruirsi addosso la corazza da duro :YY :HIPP :D
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Inizio io :)

Giorno di pioggia

La giornata è fredda, e scura, e cupa
Piove, e il vento non è mai stanco
La vite si aggrappa ancora al muro in rovina,
Ma ad ogni raffica le foglie morte cadono,
E i giorni sono scuri e cupi.
La mia vita è fredda e scura e cupa;
Piove, e il vento non è mai stanco;
I miei pensieri si aggrappano ancora al passato in rovina,
Ma le speranze della gioventù cadono fitte nell’esplosione,
E i giorni sono scuri e cupi.
Fermati, cuore triste! E smettila di lamentarti;
Dietro le nuvole il sole sta ancora splendendo
Il tuo destino è il destino comune di tutti
Nella vita di ognuno di noi deve cadere un pò di pioggia.
Alcuni giorni devono essere scuri e cupi.

Henry Wadsworth Longfellow

è una poesia semplice, lineare, comprensibile, arriva immediata nella sua saggezza e nel suo intento di consigliarti attraverso la delicatezza dei versi. Paragonandola vita dell'uomo a quella della natura, in una visione quasi deterministica di quello che può essere il sentire emotivo umano. A me arriva alla ragione più che al cuore o alla pancia ma penso che sia proprio questo l'intento dell'autore, dire delle cose chiare, precise, consolatorie, da mettere in pratica. Non è lo stile che preferisco ma riconosco una ottima caacità di verseggiare.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Contributo alla statistica

L'ho scelta per la sua originalità, mi ha colpito anche se ce ne sono di più belle di W. Z., ma questa non la conoscevo.
Ironica e spiritosa, ma di un'amarezza che raggiunge il suo culmine nel ricordarci, sempre con delicatezza, che quasi tutti siamo o saremo, prima o poi, "ripiegati, dolenti e senza torcia nel buio" o, ancora più probabilmente o quasi certamente, "degni di compassione" (io avrei invertito i numeri). La proporzione indicata nei primi versi, tra chi ne sa sempre più degli altri e chi è insicuro ad ogni passo, mi sembra equa, salvo il fatto che talvolta le due categorie si fondono: chi si comporta come se sapesse più degli altri è spesso insicuro. A dire il vero, condivido quasi tutte le percentuali, anche se mi lascia perplessa quel settantasette per cento che ha paura di tutto (nonostante io ci sia dentro fino al collo :mrgreen:).
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ehi, la smettete di fare a pugni per commentare? :D
Vediamo se la prossima poesia è più fortunata:mrgreen:

DEREK WALCOTT - Amore dopo amore

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognun sorriderà al benvenuto dell'altro
e dirà: Siedi qui. Mangia.
amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino_Offri pane.Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E' festa: la tua vita è in tavola.

 

bouvard

Well-known member
La terza poesia proposta è Contributo alla statistica di Wislawa Szymborska :HIPP

Devo esser sincera? :boh: A me non è piaciuta :boh: il punto è che non mi sembra neppure una poesia, quanto piuttosto una statistica, ironica, sarcastica, amara in alcuni punti, estremamente veritiera in altri, ma pur sempre una statistica :boh:
 
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