Hemingway, Ernest - Fiesta

LowleafClod

e invece no
Mi pare di aver appena letto il libro che parla più di amore in assoluto senza mai aver visto la parola “amore” scritta sulle pagine. In discorsi apparentemente pacati, sempre sugli stessi toni, sono celate profonde emozioni e sentimenti. Io in poche parole pronunciate da questi personaggi, ci trovo enormi “quantità”. Dovresti essere ironico nell’istante in cui ti alzi dal letto. Dovresti svegliarti con la bocca piena di pietà. Dice Bill. Quanta ironia c’è nella situazione di Jake e Brett, quanto odio, amore e pietà, senza mai dirne il nome? C’è la possibilità di fuggire e non pensarci, partire per una vacanza in gruppo, fare fiesta finché si può... Ma quello che ci vogliamo lasciare alle spalle è costantemente presente, ci accompagna là dove noi crediamo di averlo abbandonato per sempre.

- E non possiamo farci niente? - io dissi.
- Non so, - disse lei. - Non voglio passare un’altra volta quell’inferno.
- Meglio sarebbe che noi due non ci vedessimo.
- Ma, tesoro, io devo vederti. Sai che questo non è tutto.
- No, ma pare che lo sia.
- È colpa mia. Ma tutto quello che si fa si paga, non è vero?
 

Tanny

Well-known member
Un voto 4 su 5 abbastanza tendente al 3.
E' un libro carino, è sempre un piacere leggere caro Ernest, mi piace molto il suo sistema narrativo, l'unica pecca è che la trama dei suoi libri non mi entusiasma molto, è scorrevole ma non si può dire che mi cattura.
Mi è piaciuta moltissimo la descrizione della Fiesta di San Firmino, dalla descrizione del libro mi sembrava di vivere quell'atmosfera, per i personaggi, quelli non mi hanno convinto molto, nei vari libri che ho letto i suoi personaggi mi hanno sempre fatto questo effetto, ma ne ignoro la ragione.
In ogni caso non sarà l'ultimo libro che leggo di questo autore
 

malafi

Well-known member
Un voto 4 su 5 abbastanza tendente al 3.

Per me un 3 su 5 tendente al 4, ma non ci è arrivato.
Non si è creata alcuna chimica tra me e questo libro. Ne riconosco le qualità, ma è troppo confusionario e frammentato (soprattutto nella prima parte).
Costruito più come una cronaca che come un romanzo (d'altronde Hemingway era un corrispondente estero), non ha mai acceso la scintilla se non in brevi passaggi.
 

isola74

Lonely member
Mi è piaciuto e non so bene perché.
Molto poco "politically correct", con protagonisti eccessivi e non troppo simpatici, di cui salvo solo il malinconico Jack. Una gita a Pamplona mette a nudo rivalità e debolezze eppure l'atmosfera della Fiesta riesce a coprire e smorzare tutto. Completa il lavoro lo stile asciutto e senza fronzoli di Hemingway.
 
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