18° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
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Per ora inserisco la prossima, a dopo (fra qualche giorno) i commenti :HIPP

Erich Fried

Brama

mi auguro talvolta
di poter
saziarmi di baci con te
ma poi dovrei morire
per la fame che ho di te
perché più ti bacio
e più devo baciarti:
I baci non nutrono me
solo la mia fame
 

unkadunka

New member
Erich Fried

Brama

mi auguro talvolta
di poter
saziarmi di baci con te
ma poi dovrei morire
per la fame che ho di te
perché più ti bacio
e più devo baciarti:
I baci non nutrono me
solo la mia fame

Tra i maggiori poeti austriaci del 900,dovette scappare in Gran Bretagna per evitare la deportazione essendo di origine ebrea. Qui probabilmente va colta la radice di questa appassionante lirica,che ricorda in alcuni momenti il celebre cantico dei Cantici della Bibbia. Credo che tutti gli innamorati abbiamo provato questa sensazione,di non essere mai sazi dei baci dell'amato,anzi la fame aumenta con il loro aumentare.
 
Per ora inserisco la prossima, a dopo (fra qualche giorno) i commenti :HIPP

Erich Fried

Brama

mi auguro talvolta
di poter
saziarmi di baci con te
ma poi dovrei morire
per la fame che ho di te
perché più ti bacio
e più devo baciarti:
I baci non nutrono me
solo la mia fame

Avevo scritto qualcosa di simile, tempo fa...


L’ASSETATO

Se ti cerco tu mi respingi
e se ti ignoro tu ti accendi
come una favilla raminga
che precede un incendio.

E poi ti riversi in me, lieta
come un’acqua che non sazia
mai le mie membra riarse, fumanti.
E io ho acconsentito a questo supplizio

di questa concreata e perpetua sete.
Hai spento il mio fuoco malcerto…
E così ho abbandonato la patria dei nati-morti
per vivere come un ramingo nel deserto.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Passiamo a La pioggia a Foggia del "nostro" Andrea DiLorenzo :D

Languiscono a macchie le vacche
podoliche; là, in una zolla brulla,
una rondine becca; poi si trastulla
su un viticcio cinto da bacche

– il tralcio si flette tenue come
uno stelo ceruleo -. Lì, nella brezza
frizzante, una farfalla accarezza
l’aria con le sue ali policrome.

Una nuvola plumbea smorza
l’azzurro; e un’altra ancora
e un’altra: una gazzarra di bora
rade le biche levandole con forza.

In un attimo scende la pioggia.
Le gocce picchiettano i pampini,
mille spilli palpitano gravi e argentini
sulle cimase campestri di Foggia.

E l’aria, tosto, si fa ebbra di vino…
Sotto la quercia un cane abbaia
alla rondine tardiva che, nell’aia,
rincorre un chicco polito, diasprino.

Laggiù dardeggia; da lontano
s’illuminano le vette acclive, i colli
falbi, i picchi grigio-calvi e quelli
verdi che irrorano il Gargano.

In una casa sparuta c’è un lume
acceso; un vecchio Don va mescendo
reliquie di vite in vino; poi, uscendo,
si avvolge nel suo tabarro implume.

Il tempo dirupa, così come l’Eterno
si addipana: è già sulla via della casa
primigenia. Non è certo un’attesa
beata quella di chi non paventa l’inverno.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Back Office

Certo che Hot ha reso bene il logorio della vita d'ufficio, è quasi agghiacciante :OO
Penso a me tra 10-15 anni, forse 20 o forse di più, visto come stanno andando le cose nessuno può dire quanto tempo dovrò ancora restare lì dentro. Penso ai miei colleghi che lottano per andare in pensione al più presto, anche con una penalizzazione, oggi mi sembrano esagerati, come la penserò domani?
Quanto tempo trascorriamo "lì dentro"? Meglio non fare il calcolo, sicuramente la maggior parte della vita, e quanto di questo tempo perdiamo a fare cose non proprio utilissime pur rendendocene conto, perché "si devono fare"? Quanti di coloro che lavorano in ufficio fanno veramente un lavoro appassionante o, almeno, interessante? Mi viene in mente Il libro dell'inquietudine di Pessoa, pur avendone letto solo poche pagine e molto tempo fa, ricordo vagamente qualcosa, come una sensazione, magari mi sbaglio ma mi pare che il protagonista fosse combattuto tra l'odio per la routine quotidiana e l'aggrapparsi ad essa perché ormai non poteva più farne a meno, era parte di lui. Così è il lavoro d'ufficio.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Brama

Alla prima lettura, mi ha fatto quasi sorridere l'eccesso di romanticismo, ma forse è perché non sono in vena :mrgreen:
Leggerla alla luce della spiegazione di unkadunka mi fa un altro effetto, mi viene da immaginare che la brama di baci e quella dello spirito dipendano dal fatto che magari dovesse nascondersi e non avesse molto tempo, oppure che fosse comunque costretto a stare troppo tempo lontano dall'amata. Chissà.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La pioggia a Foggia

Una poesia elaborata, linguaggio complesso, forse troppo per me :mrgreen: :boh:
Le immagini che evoca sono piacevoli, un po' malinconiche. Il suono delle parole, dei versi è armonioso e gradevole.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Anche se mi avete lasciato qui a "poetare" da sola inserisco la prossima proposta, chissà che qualcuno non cambi idea :mrgreen:

Il postino
- Nazim Hikmet

Notizie della patria, dell'uomo, del mondo, .
notizie degli uccelli, delle bestie, degli alberi,
all'alba e a mezzanotte
ho portato agli uomini
nella borsa
del mio cuore.

Da ragazzo volevo fare il postino,
ma il postino vero, non come i poeti.
Con mozziconi di matite colorate
disegnavo ritratti di postini,
disegnavo, come i bambini sulla ghiaia,
goffo,
ma esatto,
disegnavo postini
sui libri di geografia
e sui romanzi di Jules Verne.


Ecco un uomo in passamontagna.
I cani tirano la slitta sul ghiaccio.
Sui pacchi postali
e sulle scatole di conserva
splende l'aurora boreale.
Stretta la cinghia ancora d'un buco,
io attraverso lo stretto di Behring.


Eccomi con la borsa nella steppa
sotto il peso delle nubi,
distribuisco lettere di soldati
e bevo tiepido latte.


Oppure cammino
per una via rumorosa,
e cerco un indirizzo.
Dov'è questo nome?
Nella mia borsa
porto soIo buone notizie,
solo speranza.


Oppure, ecco
tempesta, neve,
tenebre alla finestra.
Una piccola ragazza è ammalata,
brucia di febbre.


Come è lunga questa notte...
Qualcuno bussa alla porta:

« Posta! ».
Gli occhi della piccola ragazza
guardano come fiordalisi dal buio.
Domattina
suo padre
uscirà di prigione. .
E proprio io, postino, l'ho trovata qui,
proprio io nella neve e nel gelo
ho portato a questa ragazza
la più bella notizia del mondo.


Da ragazzo volevo fare il postino,
anche se nella mia Turchia
questo è un mestiere duro:
nelle lettere c'è dolore e tristezza, .
raramente qualche buona notizia.






 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Non è che io non abbia voglia di commentare... è che sono indietro anche di parecchie recensioni in PB e poi faccio sempre difficoltà ad esprimere le mie emozioni legate ad una poesia :boh:.
Prometto di partecipare la prossima volta :mrgreen:. Anche solo due righe ma sarò presente :wink:.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Anche se mi avete lasciato qui a "poetare" da sola inserisco la prossima proposta, chissà che qualcuno non cambi idea :mrgreen:

Il postino
- Nazim Hikmet

Notizie della patria, dell'uomo, del mondo, .
notizie degli uccelli, delle bestie, degli alberi,
all'alba e a mezzanotte
ho portato agli uomini
nella borsa
del mio cuore.

Da ragazzo volevo fare il postino,
ma il postino vero, non come i poeti.
Con mozziconi di matite colorate
disegnavo ritratti di postini,
disegnavo, come i bambini sulla ghiaia,
goffo,
ma esatto,
disegnavo postini
sui libri di geografia
e sui romanzi di Jules Verne.


Ecco un uomo in passamontagna.
I cani tirano la slitta sul ghiaccio.
Sui pacchi postali
e sulle scatole di conserva
splende l'aurora boreale.
Stretta la cinghia ancora d'un buco,
io attraverso lo stretto di Behring.


Eccomi con la borsa nella steppa
sotto il peso delle nubi,
distribuisco lettere di soldati
e bevo tiepido latte.


Oppure cammino
per una via rumorosa,
e cerco un indirizzo.
Dov'è questo nome?
Nella mia borsa
porto soIo buone notizie,
solo speranza.


Oppure, ecco
tempesta, neve,
tenebre alla finestra.
Una piccola ragazza è ammalata,
brucia di febbre.


Come è lunga questa notte...
Qualcuno bussa alla porta:

« Posta! ».
Gli occhi della piccola ragazza
guardano come fiordalisi dal buio.
Domattina
suo padre
uscirà di prigione. .
E proprio io, postino, l'ho trovata qui,
proprio io nella neve e nel gelo
ho portato a questa ragazza
la più bella notizia del mondo.


Da ragazzo volevo fare il postino,
anche se nella mia Turchia
questo è un mestiere duro:
nelle lettere c'è dolore e tristezza, .
raramente qualche buona notizia.



Sì, hai ragione, Minerva, è molto difficile commentare le poesie. Questa, ad esempio, è quasi di per sé un racconto, si commenta da sé; ho poco da dire, se non che l'ho scoperta per caso e la trovo bellissima. Che fantasia di particolari, come si dilunga il poeta/postino quando si sofferma sulle belle notizie che potrebbe portare, e com'è drastico il cambio di registro nell'ultima strofa, così semplice, cruda e agghiacciante, a voler sottolineare quanto è dolorosa la realtà rispetto ai sogni di ragazzo.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Inserisco l'ultima poesia, è di Herman Hesse :wink: Nel caso in cui venisse l'ispirazione a qualcuno :mrgreen: Dopo di che direi che andiamo un po' in vacanza, se siete d'accordo, che ne dite? Se non risponderete applicherò l'antica regola "chi tace acconsente" :mrgreen:

Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle…
Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto…
Tienimi per mano…
portami dove il tempo non esiste…
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano…
nei giorni in cui mi sento disorientata…
cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate…
Tienimi la mano,
e stringila forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te…
Tienimi per mano e non lasciarmi andare…
mai…
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho letto poco di Hesse, ma questa poesia la trovo stupenda :ad:.
Anche per una che col tempo e le delusioni è diventata disincantata come me :wink:.
 
Ultima modifica:

bathory

New member
Inserisco l'ultima poesia, è di Herman Hesse :wink: Nel caso in cui venisse l'ispirazione a qualcuno :mrgreen: Dopo di che direi che andiamo un po' in vacanza, se siete d'accordo, che ne dite? Se non risponderete applicherò l'antica regola "chi tace acconsente" :mrgreen:

Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle…
Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto…
Tienimi per mano…
portami dove il tempo non esiste…
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano…
nei giorni in cui mi sento disorientata…
cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate…
Tienimi la mano,
e stringila forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te…
Tienimi per mano e non lasciarmi andare…
mai…
Che orrore...
Ti offendi troppo se penso che sia orrida?:wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La mia parte razionale la trova un po' banale, ma la mia parte emotiva si lascia trascinare e avvolgere dalla dolcezza delle frasi e del suono dei versi. Prevale la seconda.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Più che banale io la definirei semplice e diretta, immediata e comprensibile a tutti, senza dover per forza lambiccarsi il cervello e con questo caldo è l'ideale :wink:.
Poi magari d'inverno mi farà un'impressione diversa e cercherò qualcosa di più arzigogolato :mrgreen:.
 
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