187° MG - L'Aleph di Jorge Luis Borges

velmez

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Abenjacan il Bojari, ucciso nel suo labirinto

questo racconto mi è piaciuto abbastanza, è una sorta di labirinto nel labirinto... :?
mi sa che faccio una tirata e finisco il libro, perché non ne posso più...
 

velmez

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finito

Ho letto anche un po' di recensioni in giro e la sua biografia su wikipedia... vado contro corrente, ma non sono riuscita ad apprezzarlo in pieno...
è come se il fatto che non si capisca cosa sia vero e cosa no, mi abbia tenuto distaccata... a volte mi sono sentita quasi presa in giro...
alcuni racconti li ho trovati magnetici, altri ho dovuto leggerli 4 volte per capirli... sarà il mix tra Argentina e Svizzera ma a me Borges non prende... :?
 

bouvard

Well-known member
Ho finito anch'io :ad: :ad:
Leggerlo è stata una sofferenza :boh:


Leggere L'Aleph è stato l'ennesimo ostinato tentativo di cercare di capire Borges. E come nei due tentativi precedenti non ci sono riuscita. Il guaio è che sono sicura che fra qualche anno ci riproverò di nuovo, anche se sono quasi certa che il risultato non sarà diverso :boh:
 

Minerva6

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A questo punto il libro che mi dovrebbe arrivare nei prossimi giorni lo metterò da parte :mrgreen:... No, scherzo, lo leggerò lo stesso, ho la sfida on the road in corso e sono curiosa di scoprire se anche io avrò problemi con questo autore di cui ho letto finora solo 3 racconti di Finzioni e un saggio sulla poesia e non ho ancora una opinione chiara.
 

bonadext

Ananke
A questo punto il libro che mi dovrebbe arrivare nei prossimi giorni lo metterò da parte :mrgreen:... No, scherzo, lo leggerò lo stesso, ho la sfida on the road in corso e sono curiosa di scoprire se anche io avrò problemi con questo autore di cui ho letto finora solo 3 racconti di Finzioni e un saggio sulla poesia e non ho ancora una opinione chiara.

Ma non hai letto anche i due racconti del sole24ore? :?
 

bouvard

Well-known member
A questo punto il libro che mi dovrebbe arrivare nei prossimi giorni lo metterò da parte :mrgreen:... No, scherzo, lo leggerò lo stesso, ho la sfida on the road in corso e sono curiosa di scoprire se anche io avrò problemi con questo autore di cui ho letto finora solo 3 racconti di Finzioni e un saggio sulla poesia e non ho ancora una opinione chiara.

No penso che non avrai problemi, piace a tutti :? tranne a me e a Velmez :boh: io ormai me ne sono fatta una ragione anche se ogni tanto ci riprovo :mrgreen:
 

velmez

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No penso che non avrai problemi, piace a tutti :? tranne a me e a Velmez :boh: io ormai me ne sono fatta una ragione anche se ogni tanto ci riprovo :mrgreen:

concordo pienamente con te... probabilmente abbiamo un problema di compatibilità con l'autore!
Ovvio che ci riproverò! anche se al momento sono piuttosto scoraggiata... soprattutto da tutti i commenti positivi e decantanti semplicità e fascinazione... :BLABLA
 

elesupertramp

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Anche io mi aggiungo alla lista dei non estimatori di Borges, almeno per quanto riguarda questa raccolta di racconti.
Ne ho letto circa la metà lo scorso autunno e, a parte qualche riflessione interessante, l'ho trovato talmente noioso e strampalato per i miei gusti che l'ho messo via ...:??
 

Minerva6

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Per ora devo ancora iniziare :mrgreen:, però oggi è arrivato il pacco IBS col libro quindi domani vorrei già provare almeno un paio di racconti.
Buona fortuna a me :wink:.
 

Minerva6

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Il primo racconto l'ho mollato quasi a metà (ma lo riprenderò, non temete :wink:), mentre il secondo l'ho trovato inutile :boh:.
Che delusione!!! Volevo essere la bastian contraria del gruppo invece potete mettermi già nel club antiBorges :mrgreen:.

Però i 2 di Finzioni ("La morte e la bussola" e "Il giardino dei sentieri che si biforcano") pur non avendoli capiti fino in fondo mi avevano affascinata, erano proprio diversi di stile...

Poi avevo letto e apprezzato anche http://www.forumlibri.com/forum/pic...rges-jorge-luis-linvenzione-della-poesia.html ... bou, vai a leggere :wink:
 

Minerva6

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Ho letto i primi 4 racconti (anche tutto il primo, la cui seconda parte - stranamente :mrgreen:- mi è piaciuta molto).
Sto cercando di assimilare solo quello che mi riguarda più da vicino, tralasciando quello che reputo troppo ostico o noioso.
Non è certo un modo di scrivere chiaro e scorrevole questo, e non è possibile identificarsi nelle storie, però qualche citazione l'ho apprezzata lo stesso.
Mi sarei dovuta fidare di voi, ma ero troppo curiosa di leggerli e poi avevo anche la sfida on the road da proseguire, quindi ormai è inutile pentirmene, cercherò di fare buon viso a cattivo gioco :wink:.
Poi con calma leggo e commento i vostri commenti.
 

Minerva6

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Primo racconto: L'immortale.

Sono più o meno a metà racconto :? diciamo che questa faccina esprime bene la mia sensazione finora. E' un racconto "denso" si parte in modo abbastanza semplice, per trovarsi poi in un racconto completamente diverso, in un cero senso assurdo, sicuramente onirico. Borges è un uomo troppo colto per la mia ignoranza, e la lettura dei suoi libri mi lascia sempre un sapore di amaro in bocca :boh:

A me, come ho già detto, di questo mi è piaciuta di più la seconda parte.
Mi ha fatto ridere l'inizio del III capitolo: chi abbia letto con attenzione il racconto delle mie prove.
Come si fa a leggerlo con attenzione :boh: :? :mrgreen: ?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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diciamo che mi terrò sul ritmo di un paio di raccontini al giorno... anche perché sono arrivata al terzo e continua a non prendermi...
quello che mi fa impazzire è che ogni volta che qualcuno vede che libro sto leggendo mi dice: Che bello Borges!! ...ma io proprio non ci arrivo! :W

però bouvard posso dirti che, almeno da altri libri che ho letto, Borges con la letteratura sudamericana non c'entra proprio nulla!

In effetti non c'entra nulla con la letteratura sudamericana, io l'ho messo nella sfida On the road solo perché è nato in Argentina, ma il "calore" di quelle terre mi sa che l'ha perso quando si è trasferito in Svizzera :boh: :mrgreen:.
 

Minerva6

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invece questo racconto mi è piaciuto molto.
Credo di essere riuscita a lasciarmi andare e ad accettare la voce di Borges come narratore... ho iniziato a immaginarmelo come il cantastorie, il gallo di Robin Hood... e ha funzionato!
sarà che il racconto è piuttosto breve, ma mi è piaciuto molto!
In particolare: adoro l'idea che l'umanità sia tutta collegata e non lo sia allo stesso tempo, che una cosa che è accaduta secoli fa o un minuto fa si possa riproporre dall'altra parte del mondo o nello stesso luogo... sì, bel racconto!

Visto che avevo letto male il post di Minerva :mrgreen: e perché il suo libro arrivi ci vuole più di quanto avessi pensato, ho ripreso a leggere.
Letto il terzo racconto: I teologi. Uhm...penso di averlo interpretato in maniera molto più semplicistica di quanto il racconto sia, e voglia dire. Critichiamo alcune ideologie non solo per quanto dicono, ma anche in base a chi le dice, cambiamo spesso opinione finendo con il sostenere cose completamente diverse da quelle che sostenevamo all'inizio, molte volte le ideologie sono meno opposte di quanto pensiamo...
Quarto racconto: Storia del guerriero e della prigioniera. Velmez mi avevi fatto sperare molto, ma a me non è piaciuto granché, invece mi è piaciuto tantissimo il quinto: Biografia di Taddeo Isidoro Cruz. L'idea che nella vita di ognuno ci sia un momento in cui capisce qual è il suo destino, e abbia una visione chiara del proprio essere mi è piaciuta, così come l'idea che cose accadute tornino a ripetersi in altri contesti e con altre persone.

"Comprese che un destino non è migliore di un altro, ma che ogni uomo deve compiere quello che porta in sé".

Il prossimo è Emma Zunz.

Il quarto non l'ho saputo apprezzare neppure io (o forse dovrei dire che non l'ho ben capito) e ho preferito I teologi.
Concordo con l'interpretazione di bou, anche secondo me spesso le ideologie opposte sono più simili di quello che sembrano all'apparenza e la nostra critica può dipendere da chi le sostiene più che da quello che davvero vogliono dimostrare.
Non vedo l'ora di leggere i prossimi. Dico sul serio, sono sicura che troverò qualche racconto di mio totale gradimento :wink:.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Finalmente un racconto davvero bello, Emma Zunz, (oddio, la storia è molto triste, però almeno è scritto in maniera limpida e scorrevole).
Ho letto nell'epilogo la precisazione dell'autore: tranne questo e Storia del guerriero tutti gli altri appartengono al genere fantastico... ecco il rischio che si corre a voler leggere un libro senza conoscere in anticipo di che genere sia. Magari voi lo sapevate già, ma io non l'avevo capito. Però non è un problema, anzi ora posso anche evitare di criticare perché se non capisco qualcosa so che l'intento di Borges era quello di non essere completamente razionale, non sono io la tonta :mrgreen:.

Citazioni
da Biografia di Tadeo "qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà d'un solo momento: il momento in cui l'uomo sa per sempre chi è"
da L'altra morte: "invano mi ripetei che un uomo tormentato dal ricordo d'un atto di codardia è più complesso e più interessante di un uomo semplicemente coraggioso" - "modificare il passato non è modificare un fatto isolato; è annullare le sue conseguenze, che tendono ad essere infinite. In altre parole: è creare due storie universali."
A proposito di questo racconto, secondo voi il narratore è lo stesso Borges? Per me sì, lo deduco dal finale "intorno al 1951 crederò d'aver costruito un racconto fantastico e avrò invece narrato un fatto reale" (e da ciò credo che Pedro Damian sia davvero esistito).
Ora vado a leggere i vostri commenti.
 
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