Copio e incollo quello che ho detto sull'altro topic
"Penso che mi tocchi anche dare una spiegazione più dettagliata sui miei motivi di risentimento: è la classica storia del ragazzino sfigatissimo (ora non ti voglio anticipare troppo) che un autore scrive per portare i lettori a provare compassione verso di lui, e questa è già una prima cosa che crea in me una certa irritazione. In generale poi la narrazione sia per linguaggio che per contenuti scorre lentissima, è banale e scontata, vi posso dire che mentre leggevo non avevo un minimo di curiosità su quale fosse il destino di quel poveraccio di Talos o quello dei suoi amici. Porta ancora più irritazione quell'elemento fantastico che se fosse mancato avrebbe bloccato tutta la storia oppure quei salti spazio-temporali che mi hanno quasi portato a buttarlo giù dal balcone.
Il finale provoca un senso di tale ribrezzo che quando chiudi il libro pensi: "Ma che gran ca***a".
Ecco, ho detto tutto."
-Niccolò
"Penso che mi tocchi anche dare una spiegazione più dettagliata sui miei motivi di risentimento: è la classica storia del ragazzino sfigatissimo (ora non ti voglio anticipare troppo) che un autore scrive per portare i lettori a provare compassione verso di lui, e questa è già una prima cosa che crea in me una certa irritazione. In generale poi la narrazione sia per linguaggio che per contenuti scorre lentissima, è banale e scontata, vi posso dire che mentre leggevo non avevo un minimo di curiosità su quale fosse il destino di quel poveraccio di Talos o quello dei suoi amici. Porta ancora più irritazione quell'elemento fantastico che se fosse mancato avrebbe bloccato tutta la storia oppure quei salti spazio-temporali che mi hanno quasi portato a buttarlo giù dal balcone.
Il finale provoca un senso di tale ribrezzo che quando chiudi il libro pensi: "Ma che gran ca***a".
Ecco, ho detto tutto."
-Niccolò