Valuzza Baguette
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"È l'Argentina degli anni Settanta, quella del periodo buio della dittatura militare. In un campo di prigionia vicino a Buenos Aires, Liliana, una studentessa comunista, dà alla luce una bambina. La piccola, dopo l'uccisione della madre, viene affidata prima a Miriam, la fidanzata di un sergente carceriere, poi accolta dalla famiglia di uno dei responsabili della repressione. Vent'anni dopo, grazie all'affetto del marito, anch'egli figlio di un desaparecido, Luz ripercorre a ritroso la propria esistenza in un'intensa e frenetica indagine che la porterà a scoprire la sua vera identità. Una rivelazione che cambierà completamente il senso della sua vita."
Devo dire che questo romanzo non mi ha entusiasmata,principalmente per il modo di scrivere dell'autrice che ho trovato abbastanza piatto e talvolta confusionario.
La narrazione è lenta,a volte pesante,senza particolari colpi di scena;i personaggi sono abbastanza caratterizzati (ho odiato Mariana la "finta madre" di Luz fin dal principio).
Senza infamia e senza lode a mio avviso.
Devo dire che questo romanzo non mi ha entusiasmata,principalmente per il modo di scrivere dell'autrice che ho trovato abbastanza piatto e talvolta confusionario.
La narrazione è lenta,a volte pesante,senza particolari colpi di scena;i personaggi sono abbastanza caratterizzati (ho odiato Mariana la "finta madre" di Luz fin dal principio).
Senza infamia e senza lode a mio avviso.
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