Un'altra sosta
Appoggiami la testa sulla spalla:
ch'io ti accarezzi con un gesto lento,
come se la mia mano accompagnasse
una lunga invisibile gugliata.
Non sul tuo capo solo: su ogni fronte
che dolga di tormento e di stanchezza
scendono queste mie carezze cieche,
come foglie ingiallite d'autunno
in una pozza che riflette il cielo.
Antonia Pozzi
Milano, 23 aprile 1929
Bellissima, come avete già detto si nota l'essenza della donna e il suo spirito protettivo...mi fa pensare ad una coppia "anziana" (nel senso del tempo trascorso insieme) e solida, come ce ne sono poche o almeno così credo.
Appoggiami la testa sulla spalla:
ch'io ti accarezzi con un gesto lento,
come se la mia mano accompagnasse
una lunga invisibile gugliata.
Non sul tuo capo solo: su ogni fronte
che dolga di tormento e di stanchezza
scendono queste mie carezze cieche,
come foglie ingiallite d'autunno
in una pozza che riflette il cielo.
Antonia Pozzi
Milano, 23 aprile 1929
Bellissima, come avete già detto si nota l'essenza della donna e il suo spirito protettivo...mi fa pensare ad una coppia "anziana" (nel senso del tempo trascorso insieme) e solida, come ce ne sono poche o almeno così credo.