33° Poeticforum - Le poesie che amiamo

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Estate

spaccate zolle e sterili
arido l’animo mio

fronde rinsecchite
giovinezza spezzata

sparute rondini, disorientate
smarrito, senza meta vago

ferma l’aria e bruciata
sì immobile il mio core

temporale alfin verrà
sofferenza a spazzar via

e rinascita sarà ognor
spettatore assente io


hot

Qui le parole richiamano versi antichi, come se un linguaggio più aulico e più classico riuscisse a trattenere meglio le emozioni che se no esploderebbero in maniera più forte, un desiderio di trattenere, ciò che esce forse disordinatamente, forse in un modo che schiaccerebbe quell'animo sofferente. In attesa che la "buriana" passi e riporti le emozioni ad un magma meno ribollente. Tanto che il poeta resta in attesa, guardandosi "raffreddare" per poi riprendere il cammino. Me lo vedo come un albero che si piega al passaggio della tempesta, resta ben ancorato alle sue radici, in attesa che tutto passi, perdendo però rami, foglie e fiori che simboleggiano la giovinezza non solo d'età ma anche quella degli entusiasmi e delle passioni. C'è comunque la rinascita...e il ciclo continua.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Tolgo dal rilievo e ci trasferiamo nel 34° :MUCCA
 
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