229° MG - La passeggiata di Robert Walser

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'ho appena finito anche io mentre passeggiavo, ho sfidato il vento forte di questi giorni approfittando di un po' di sole, oggi è meno forte di ieri che non sono riuscita proprio a camminare. Purtroppo qui da me è bufera quando ci si mette...
A dopo per le altre parti segnate e per un commento finale.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
altre citazioni

La decenza c’impone di stare attenti a usare verso di noi la stessa severità che usiamo verso gli altri, a giudicare gli altri con la stessa mitezza che usiamo verso di noi, cosa quest’ultima che, com’è noto, noi facciamo per istinto ad ogni momento.
Io sono molto severa verso me stessa e purtroppo, ma per fortuna per loro, lo sono davvero pochissimo verso gli altri che però raramente mi riservano lo stesso benevolo trattamento.

Hai visto che ad un certo punto dice di dimostrarsi un uomo pacifico con le sue ammissioni di colpa e si scusa se è stato brutale... ce l'aveva con te :mrgreen:.

se realmente qualcuno volesse rimandare ogni godimento a quando non gli capitasse più di vedere miseria e sventura, avrebbe da aspettare fino all’impensabile fine di tutti i tempi, fino alla grigia, gelida e deserta fine del mondo; e di qui allora potrebbe anche essergli radicalmente passata ogni gioia di vivere.

Antichi errori, ormai remoti nel tempo, mi tornarono alla memoria: infedeltà, dispetto, falsità, perfidia, odio, una quantità di brutte, violente scenate, sfrenati desideri, incontrollata passione. Vidi chiaro quanto male e quale torto avevo fatto a tante persone.
Qui ho trovato la differenza con Le passeggiate del sognatore solitario di Rousseau, che invece ammette di essersi sempre comportato bene verso gli altri che poi lo hanno ripagato con cattiveria e disprezzo.

ero un povero prigioniero fra cielo e terra, che tutti qui siamo ugualmente dei poveri reclusi e che per noi tutti non v’è alcuna via verso un altro mondo, se non quell’unica che ci conduce nella fossa buia, nel grembo della terra, giù nella tomba.

L'epilogo è quasi struggente... «Ho raccolto fiori solo per deporli sulla mia infelicità?» mi domandai, e il mazzolino mi cadde di mano
 
Ultima modifica:

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'ho letto questo libro, anche se un po' di tempo fa. Condivido tutte le vostre osservazioni. Mi ricordo anche di un bel finale, molto particolare, è proprio così ?

A me il finale è piaciuto molto, come d'altronde tutto il romanzo, anche se ha ragione Trillo e si tratta di un finale triste, ma ultimamente sto preferendo un epilogo così al classico lieto fine... sarà che la mia vita non è felice perciò se leggo di altre storie altrettanto infelici mi sento meno sola.
 

Trillo

Active member
Hai visto che ad un certo punto dice di dimostrarsi un uomo pacifico con le sue ammissioni di colpa e si scusa se è stato brutale... ce l'aveva con te :mrgreen:.

Ahaha sì, mi ha sentito...ho apprezzato :mrgreen:

L'epilogo è quasi struggente... «Ho raccolto fiori solo per deporli sulla mia infelicità?» mi domandai, e il mazzolino mi cadde di mano
Sì, e poi c'è quel "tutto" alla fine che ne accentua ancora la triste sensazione, imprimendole ulteriore forza: "M'ero alzato per ritornare a casa: era già tardi, e tutto si era fatto buio".

Il finale è anche molto significativo e dà una luce diversa a tutto il racconto. Poi magari spiego meglio ciò che voglio dire in un commento globale in PB.

Un paio di associazioni che mi sono venute in mente. Quando Walser ci rivela di aver lasciato andare il suo grande amore senza confessarle il suo sentimento per lei, mi è venuta in mente una frase dell'ultimo libro che ho letto, Stramonio, che dice: "A volte ci vuole più coraggio per parlare d'amore che per picchiare qualcuno, e con le parole bisogna essere cauti perchè sono quelle che agli altri spiegano le cose".

Invece quando Walser dice "Ma io credo che bella sia soltanto la lotta. Non sono le gioie e i piaceri a procurare orgoglio all'uomo dabbene. Orgoglioso e lieto lo fanno solo gli sforzi superati con coraggio nell'intimo dell'anima, le rinunce pazientemente sopportate", mi ha ricordato la frase finale de "Il mito di Sisifo" di Camus: "Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice."
 
Ultima modifica:

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi sono resa conto solo adesso che il finale non era venuto tutto, hai fatto bene a postarlo, evidentemente il mio copia e incolla non aveva preso l'ultima parte...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Nella nota del traduttore a fine romanzo c'è riportata questa parte:
...estrarre gli elementi costitutivi della personalità dell'artista - introversione, visionarietà, umiltà, tendenza a minimizzarsi, rassegnazione, orgoglio frustrato, volubilità, ironia, ecc. - e indagare da quale loro felice combinazione sia sorto questo testo.
Io mi ritrovo in tutti questi elementi, tranne forse l'introversione perché sono sempre stata piuttosto estroversa, anche se ultimamente viro più verso il suo opposto, dipende molto dai giorni.

Una curiosità per chi ci legge e non lo sa: Walser è morto il giorno di Natale del 1956, a 78 anni, durante una solitaria passeggiata invernale... voglio morire anche io così :wink:.
 
Alto