Parole stonate 17

alessandra

Lunatic Mod
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Esprime sentimenti comuni ma lo fa bene, in modo intelligente.
Molto trascinante anche la musica, una bellissima canzone.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Riprendiamo dopo la pausa pasquale ...


Don Chisciotte di Francesco Guccini

Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,
di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti
per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza
come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.
Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,
ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto
d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:
vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso
l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,
e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,
ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo !
Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante
e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,
colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte,
com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte...
Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,
contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore...
E' la più triste figura che sia apparsa sulla Terra,
cavalier senza paura di una solitaria guerra
cominciata per amore di una donna conosciuta
dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,
ma credendo di aver visto una vera principessa,
lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.
E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,
non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere
e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini
proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini...
E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello:
io che sono più realista mi accontento di un castello.
Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza,
quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza...
Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora:
per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri !
L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...
A proposito di questo farsi d'ombra delle cose,
l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese
le ha attaccate come fossero un esercito di Mori,
ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori
era chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore ?
Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore,
credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane
il solo metro che possiedo, com'è vero... che ora ho fame !
Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,
preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...
Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante
e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,
ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,
riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
dove regna il "capitale", oggi più spietatamente,
riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?
Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani
e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
siamo i "Grandi della Mancha",
Sancho Panza... e Don Chisciotte !
 

SALLY

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E' un discorso lunghissimo "Don Chisciotte", ma a me è sempre piaciuta molto, attuale in tutti i tempi direi, persino oggi, soprattutto oggi...triste il paese che ha bisogno di eroi, ma credo che in ogni tempo ce ne sia stato bisogno, idealista utopico Don Chisciotte, e rassegnato realista alquanto dubbioso Sancho Panza, purtroppo, dato il carattere spesso molto meschino e opportunista dell'uomo credo sia una guerra contro i mulini a vento. :W
 

alessandra

Lunatic Mod
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Rileggere questo testo, forse da me mai ascoltato sino in fondo, è appassionante come leggere una storia. Forse il significato non è originale, ma il modo in cui è espresso certamente sì. (Non ho mai letto il libro, dovrei. :?)
 

Starling

Member
Propongo una vecchia canzone di Ligabue, contenuta in "Sopravvisuti e Sopravviventi", album cupo e viscerale, poco compreso e apprezzato ma amatissimo dal sottoscritto. In breve, la canzone risale a quando il rocker di Correggio non si limitava a sfornare la stessa canzoncina all'infinito.

Ecco il testo:

QUANDO TOCCA A TE



Per ogni giorno caduto dal cielo
e capitato bene o male a terra
con la tua guerra che non c’è chi perde
né però chi vince.
Per ogni amore sbagliato d’un pelo
oppure perso giocandolo a morra
o atteso in coda col tuo numerino
e sei il solo a non spingere.

Per ogni ora passata in campo
e non ti sporchi neanche la maglietta.
Ci vuol sudore ed un minimo di cuore
se non vuoi lo zero a zero.
Per ogni passo strisciato, stanco
e, nel frattempo, tutto il resto è fretta
e la scelta è o resti fuori
o corri per davvero.

C’è chi corre e chi fa correre
e c’e’ chi non lo sa.
Io so solo che, io so solo che
Quando tocca a te
quando tocca a te
quando tocca a te
tocca a te.

Per ogni schiaffo avuto e da avere
e non ti restano più guance da offrire
e quella mano sempre troppo uguale
che non sai evitare.
Per ogni storia andata a finire
nel modo che fa sempre sbadigliare
e in questa festa sei nell’angolino
per non disturbare.

C’è chi sceglie e chi fa scegliere
e c’è chi non lo sa
io so solo che, io so solo che
Quando tocca a te
quando tocca a te
quando tocca a te
tocca a te.
Quando tocca a te
quando tocca a te
quando tocca a te
tocca a te.
 

alessandra

Lunatic Mod
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ALL APOLOGIES (Nirvana)
What else should I be?
All apologies
What else should I say?
Everyone is gay
What else should I write?
I don't have the right
What else should I be?
All apologies
In the sun
In the sun I feel as one
In the sun
In the sun
Married
Buried
I wish I was like you
Easily amused
Find my nest of salt
Everything is my fault
I'll take all the blame
Aqua seafoam shame
Sunburnt with freezer burn
Choking on the ashes of her enemy
In the sun
In the sun I feel as one
In the sun
In the sun
Married
Buried
Married
Buried
All in all is all we are

(Cosa altro potrei essere? Tutte scuse! Cosa altro potrei dire? Sono tutti gay. Cosa altro potrei scrivere? Non ne ho il diritto. Cosa altro potrei essere? Tutte scuse! Nel sole, col sole mi sento una cosa sola. Nel sole, col sole sposato, sepolto. Avrei voluto essere come te, uno che si diverte con poco. Trovo il mio nido di sale, ogni cosa è colpa mia, mi assumerò tutte le colpe, una vergogna che sa di schiuma marina. Bruciato dal sole con un bruciore di gelo, soffocando con le ceneri della sua nemica. Nel sole, col sole mi sento una cosa sola. Nel sole, col sole sposato, sepolto. Tutto sommato è ciò che tutti siamo).

Ecco il prossimo testo, in genere proponiamo testi in italiano, forse perché un testo tradotto rende di meno, ma fa piacere staccare con qualcosa di diverso :)
 

SALLY

New member
Devo ancora commentare la bellissima canzone del Liga, lo dice chiaro il Liga...bisogna prendere in mano le redini della propria vita, altrimenti si rischia di esserne solo spettatore, si lascia correre, si perdono occasioni, si dimenticano i propri sogni e la vita intanto passa.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Devo ancora commentare la bellissima canzone del Liga, lo dice chiaro il Liga...bisogna prendere in mano le redini della propria vita, altrimenti si rischia di esserne solo spettatore, si lascia correre, si perdono occasioni, si dimenticano i propri sogni e la vita intanto passa.

Tranquilla, al Liga non siamo ancora arrivati :wink:
 

SALLY

New member
Tranquilla, al Liga non siamo ancora arrivati :wink:

Ahhh...bene, allora commento All Apologies :mrgreen:


Che nostalgia, avrà almeno 25 anni questa canzone, era stata un successo dei Nirvana e ancora più rivalutata dopo la morte di Cobain, una specie di addio al mondo, una predizione...:cry:
 

Starling

Member
Ahhh...bene, allora commento All Apologies :mrgreen:


Che nostalgia, avrà almeno 25 anni questa canzone, era stata un successo dei Nirvana e ancora più rivalutata dopo la morte di Cobain, una specie di addio al mondo, una predizione...:cry:

In effetti, l'ho letta allo stesso modo. Si dice che, dopo aver letto i testi di "In Utero", lo scrittore William Burroughs abbia detto a Kurt Cobain "tu sei già morto". Mi vengono i brividi solo a pensarci :paura:
 

ariano geta

New member
Ho proposto una delle canzoni dei Nirvana un po' per l'anniversario della morte di Kurt Cobain e un po' anche per cercare di entrare nella mente del cantautore di Seattle. Lui ha sempre sostenuto che i testi delle sue canzoni non erano poi così importanti, erano poesie che lui aveva scritto da ragazzo poi riadattate a testi musicali... a volte cambiava addirittura alcune parole durante le esecuzioni dal vivo.
Però in effetti io nei suoi testi leggo sempre fra le righe una sensazione di impotenza, rassegnazione, depressione, come ravvisavo anche nei testi dei Joy Division (non è un caso se Ian Curtis è stato persino più rapido di Kurt Cobain a lasciare questo mondo). Anche versi semplici come "I wish I was like you / Easily amused", la scelta di aggettivi come "buried" mi fanno proprio pensare a un essere umano che già dall'adolescenza (quando lui scriveva queste poesie che poi sarebbero diventati testi di canzoni) si sentiva "disperato" di vivere.
 

Starling

Member
Ho proposto una delle canzoni dei Nirvana un po' per l'anniversario della morte di Kurt Cobain e un po' anche per cercare di entrare nella mente del cantautore di Seattle. Lui ha sempre sostenuto che i testi delle sue canzoni non erano poi così importanti, erano poesie che lui aveva scritto da ragazzo poi riadattate a testi musicali... a volte cambiava addirittura alcune parole durante le esecuzioni dal vivo.
Però in effetti io nei suoi testi leggo sempre fra le righe una sensazione di impotenza, rassegnazione, depressione, come ravvisavo anche nei testi dei Joy Division (non è un caso se Ian Curtis è stato persino più rapido di Kurt Cobain a lasciare questo mondo). Anche versi semplici come "I wish I was like you / Easily amused", la scelta di aggettivi come "buried" mi fanno proprio pensare a un essere umano che già dall'adolescenza (quando lui scriveva queste poesie che poi sarebbero diventati testi di canzoni) si sentiva "disperato" di vivere.

Vero. I Nirvana sono tra le mie band preferite eppure avverto sempre una sensazione di dolore e angoscia irrimediabili quando li ascolto. Che certe persone siano in qualche modo condannate a vivere una vita di desolazione e rabbia? E' una prospettiva inquietante ma non mi sento di escluderla, purtroppo.
 

ariano geta

New member
Vero. I Nirvana sono tra le mie band preferite eppure avverto sempre una sensazione di dolore e angoscia irrimediabili quando li ascolto. Che certe persone siano in qualche modo condannate a vivere una vita di desolazione e rabbia? E' una prospettiva inquietante ma non mi sento di escluderla, purtroppo.

Purtroppo temo che sia un'ipotesi plausibile... Una certa percezione del mondo può spingere verso una sensazione dolorosa di non-appartenenza al medesimo, con l'inevitabile inconscio desiderio di "lasciare" questo mondo in cui ci si trova...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Finalmente ritorno al mio PC e posso proporre la prossima canzone, di Ligabue :)


QUANDO TOCCA A TE



Per ogni giorno caduto dal cielo
e capitato bene o male a terra
con la tua guerra che non c’è chi perde
né però chi vince.
Per ogni amore sbagliato d’un pelo
oppure perso giocandolo a morra
o atteso in coda col tuo numerino
e sei il solo a non spingere.

Per ogni ora passata in campo
e non ti sporchi neanche la maglietta.
Ci vuol sudore ed un minimo di cuore
se non vuoi lo zero a zero.
Per ogni passo strisciato, stanco
e, nel frattempo, tutto il resto è fretta
e la scelta è o resti fuori
o corri per davvero.

C’è chi corre e chi fa correre
e c’e’ chi non lo sa.
Io so solo che, io so solo che
Quando tocca a te
quando tocca a te
quando tocca a te
tocca a te.

Per ogni schiaffo avuto e da avere
e non ti restano più guance da offrire
e quella mano sempre troppo uguale
che non sai evitare.
Per ogni storia andata a finire
nel modo che fa sempre sbadigliare
e in questa festa sei nell’angolino
per non disturbare.

C’è chi sceglie e chi fa scegliere
e c’è chi non lo sa
io so solo che, io so solo che
Quando tocca a te
quando tocca a te
quando tocca a te
tocca a te.
Quando tocca a te
quando tocca a te
quando tocca a te
tocca a te.
 

SALLY

New member
L'avevo già commentata per sbaglio....copio e incollo : lo dice chiaro il Liga...bisogna prendere in mano le redini della propria vita, altrimenti si rischia di esserne solo spettatore, si lascia correre, si perdono occasioni, si dimenticano i propri sogni e la vita intanto passa.
 

ariano geta

New member
Concordo. É un invito a essere meno passivo, usa immagini molto semplici ma efficaci per rammentare che un eccesso di passività può solo portare a non conseguire un bel nulla. Quando tocca a te (quando c'è qualcosa a cui tieni) ci vuole "sudore e un minimo di cuore", sporcarsi la maglia, se necessario versare qualche lacrima o urlare qualche bestemmia.
 
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