Commento finale
Eccomi qua!
Sono contenta di aver letto questi racconti in minigruppo perchè probabilmente da sola mi sarei fermata al primo....
Entrambi hanno il pregio di mettere in mostra la bravura di Grossman nello scandagliare l'animo umano, e nel carpire i sentimenti più intimi, anche quelli di cui qualche volta ci vergognamo.
Nel primo racconto "
Follia", esamina la passione amorosa e i suoi effetti sulla mente umana, che si ritrova a vivere su due realtà parallele. Il tradimento della moglie di Shaul è, secondo la mia interpretazione, tutto frutto della sua fantasia, eppure gli effetti che produce sono veri e dolorosi . Sembra che lui lo attendesse da sempre e, alla prima occasione, lo ha colto e coltivato. La fantasia è diventata realtà nel momento in cui Shaul ha trovato il coraggio di parlarne con la cognata, e immediatamente gli effetti del tradimento sono giunti anche su di lei, facendo riaffiorare un passato mai dimenticato.
In pratica è la parola che da forza ai nostri sentimenti e alle nostre paure.
E mi sembra di ricordare che ci sia un concetto del genere affermato nel secondo racconto (dovrei cercare per essere più precisa), in uno dei dialoghi assurdi tra Kobi e Nihli, forse sull'importanza della parola.
Questo racconto, che da il titolo all'opera, mi ha lasciata con l'amaro in bocca, troppo surreale secondo me, senza un vero e proprio punto di approdo. Un rapporto incrinato tra madre e figlia che cercano di riavvicinarsi quando forse è troppo tardi, un ricordo del passato che ha avuto grande importanza ma che alla fine non si sa davvero come sia andato, quale sia stata la verità.
Forse il messaggio di tutta l'opera è questo: la verità è quella che noi percepiamo come tale, e se non abbiamo la lucidità (o forse la fortuna) di coglierla in pieno, ne resteremo schiacciati per sempre.