Hemingway, Ernest - Il vecchio e il mare

~ Briseide

Victorian Lady
Brrr... vade retro Hemingway!:OO
Terribile. Assolutamente terribile. Uno dei libri più noiosi che abbia mai letto. Ma si fermasse qui, il mio commento non sarebbe poi così negativo. Non tutti possiedono l'arte di avvincere, anche i grandi geni della letterarura. Ma Il vecchio e il mare, con tutta lo sforzo e la buona volontà che posso mettervi, non riesce assolutamente ad assumere ai miei occhi le sembianze del grande capolavoro di cui spesso ho sentito parlare. La forma è irritante, il dialogo a mò di San Francesco tra il pescatore ed i pesci, gli squali e gli uccelli è intollerabile. La ripetizione delle medesime frasi ogni 4 righe lo è ancor di più. E le presunte metafore in esso celate ma la cui intensità è evidentemente sfuggita ai miei occhi, mi son parse sciocche e prive della giustificazione per questo pandemonio di cronaca della pesca.
Da evitare, assolutamente!
 

smg2

New member
Probabilmente è grazie a questo libro se apprezzo la lettura. Da piccolo me lo leggeva mio padre per farmi addormentare (altro che fiabe o favolette del cavolo, hihihihi), che bei momenti... Lo sapevo a memoria, e piangevo sempre a dirotto, quando arrivavano gli squali...
Grazie Hemingway.... E grazie papà!:ad:
 

SaraMichelle

♥ 8 dicembre 2010 ♥
Probabilmente è grazie a questo libro se apprezzo la lettura. Da piccolo me lo leggeva mio padre per farmi addormentare (altro che fiabe o favolette del cavolo, hihihihi), che bei momenti... Lo sapevo a memoria, e piangevo sempre a dirotto, quando arrivavano gli squali...
Grazie Hemingway.... E grazie papà!:ad:

ke tenero :oops:

a me non mi hanno mai letto libri prima di dormire... forse avrebbero dovuto provarci, visto ke ci mettevo ore ad addormentarmi... :shock:
 

Masetto

New member
Brrr... vade retro Hemingway!:OO
Terribile. Assolutamente terribile. Uno dei libri più noiosi che abbia mai letto. Ma si fermasse qui, il mio commento non sarebbe poi così negativo. Non tutti possiedono l'arte di avvincere, anche i grandi geni della letterarura. Ma Il vecchio e il mare, con tutta lo sforzo e la buona volontà che posso mettervi, non riesce assolutamente ad assumere ai miei occhi le sembianze del grande capolavoro di cui spesso ho sentito parlare. La forma è irritante, il dialogo a mò di San Francesco tra il pescatore ed i pesci, gli squali e gli uccelli è intollerabile. La ripetizione delle medesime frasi ogni 4 righe lo è ancor di più. E le presunte metafore in esso celate ma la cui intensità è evidentemente sfuggita ai miei occhi, mi son parse sciocche e prive della giustificazione per questo pandemonio di cronaca della pesca.
Da evitare, assolutamente!
La tua stroncatura mi ha invogliato a rileggerlo :) .

Non lo metterei tra i grandi capolavori della letteratura, ma non è neanche così male secondo me. Intanto la trama non è noiosa, anzi diventa via via più avvincente, e il combattimento finale coi pescecani è davvero epico. E' vero che qua e là le parole di Santiago sono troppo "francescane", ma più spesso sono toccanti secondo me, talvolta davvero poetiche, specie quando egli riconosce la bellezza e la "nobiltà" del pesce e vede nel mare una sorta di forza primigenia, quasi una personificazione della Natura madre/matrigna dell'uomo. Certe descrizioni poi sono di una vividezza straordinaria ("Fu la felicità sentire lo strappo lieve e poi qualcosa di duro ed incredibilmente pesante. Era il peso del pesce e il vecchio lasciò filare giù, giù, giù la lenza mentre si svolgeva la prima duglia di riserva. Mentre la lenza scendeva sdrucciolandogli lieve fra le dita, il vecchio continuava a sentire il gran peso, nonostante la pressione del pollice e dell'indice fosse quasi impercettibile."); altre, come quella iniziale del vecchio, di grande delicatezza ("Il vecchio era magro e scarno e aveva rughe profonde alla nuca. [...] le mani avevano cicatrici profonde che gli erano venute trattenendo con le lenze i pesci pesanti. Ma nessuna di queste cicatrici era fresca. Erano tutte antiche come erosioni di un deserto senza pesci. Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti."). Le ripetizioni penso volessero dare alla prosa una sorta di "musicalità", ma quest'aspetto non ha entusiasmato neanche me.
Ma passaggi come questo:
"Ricordò una volta che era rimasta presa all'amo la femmina di una coppia di marlin che procedevano insieme. Il maschio lascia sempre nutrire prima la femmina, e la femmina quando abboccò si gettò in una lotta folle, disperata di panico, che presto la ridusse senza forze, e tutto il tempo il maschio le era rimasto accanto incrociando la lenza e roteando con lei sulla superficie.
Era rimasto così vicino che il vecchio temeva di veder spezzare la lenza dalla coda tagliente come una falce e che della falce aveva quasi la stessa dimensione e forma.
Quando il vecchio l'aveva accostata con la gaffa e presa a mazzate, stringendo il rostro per l'estremità scabra e pestandola sulla sommità della testa finché il colore dell'animale divenne quasi simile a quello del rovescio degli specchi, e poi, con l'aiuto del ragazzo, l'aveva issata a bordo, il maschio era rimasto accanto alla barca.
Poi, mentre il vecchio districava le lenze e preparava la fiocina, il maschio fece un gran balzo in aria accanto alla barca per vedere dov'era la femmina e poi si tuffò a fondo, con le ali color lavanda che erano le sue pinne pettorali ben distese e tutte le larghe strisce color lavanda in vista.
Era bello, il vecchio lo ricordava, e non era scappato.
- E' stata la cosa più triste che abbia mai visto - pensò il vecchio.
"
puoi dire che non sono belli? :)
 

~ Briseide

Victorian Lady
A me han fatto solo tanta tristezza, che si è tramutata in irritazione per il linguaggio usato. No, davvero, non è assolutamente il genere di libro che potrà mai piacermi. Una delle più grandi delusioni letterarie a mio avviso. :boh:Sono arrivata addirittura a pensare che il libro che avevo io non fosse la versione originale, ma rivista e riscritta per i ragazzini. :mrgreen: Ovviamente l'approccio alla trama è del tutto soggettivo; diciamo che è lontano anni luce dal mio essere e dal genere di romanzo che mi appassiona ed emoziona. :wink:
 

daemonia

Member
Ho letto questo libro aspettandomi un grande romanzo, emozionante e coinvolgente. L'ho trovato simile ad un quadro, eppure non mi ha preso e mi ha lasciato indifferente...
Comunque, ha del valore artistico, però non mi è piaciuto, saranno gusti :?
 

mariangela rossi

New member
A mio parere questo libro, da me letto alcuni anni indietro, è un appassionante racconto, dove il tema di fondo, oltre la continua lotta per la sopravvivenza, tocca la tristezza e la solitudine della vecchiaia.
Santiago è solo, vecchio e decide di non cedere, di lottare ancora, di vivere come ha sempre fatto, battendosi con le ultime forze che gli rimangono. Pur consapevole di essere ormai prossimo alla fine della vita, si lascia andare al largo per inseguire un grosso pesce, mettendo in gioco se stesso.
Può ancora farcela e allora mette alla prova il suo vecchio corpo che, stanco e spossato, risponde con orgoglio alla sfida! Il vecchio non si arrende alla vita, non si arrende alla morte, in mezzo al mare dà fondo a tutte le sue energie e supera gli ostacoli con la caparbietà di chi è stato abituato a combattere sempre, con dignità, senza troppo compiangersi.
 
Ho letto questo libro diversi anni fa e non credo che si possa assaporare a qualunque età. Allo stesso modo non credo si possa definire il capolavoro di Hemingway. Leggerlo durante l'adolescenza secondo me significa coglierne entusiasmi e slanci che difficilmente potrebbero appartenere a un adulto. E' un po' il discorso del "fanciullino" di Pascoli, la cui voce cessiamo di ascoltare mano a mano che cresciamo. Lo consiglierei dunque a un tredicenne.
 

mariangela rossi

New member
Ho letto questo libro diversi anni fa e non credo che si possa assaporare a qualunque età. Allo stesso modo non credo si possa definire il capolavoro di Hemingway. Leggerlo durante l'adolescenza secondo me significa coglierne entusiasmi e slanci che difficilmente potrebbero appartenere a un adulto. E' un po' il discorso del "fanciullino" di Pascoli, la cui voce cessiamo di ascoltare mano a mano che cresciamo. Lo consiglierei dunque a un tredicenne.

Non riesco a percepire questo romanzo come un romanzo da leggere solo nell'adolescenza, solo l'adulto riesce a coglierne l'infinita amarezza per una vita che è ormai alla fine, vissuta in solitudine, con la dura consapevolezza che per sopravvivere occorre lottare fino in fondo.
Il giovane ha l'entusiasmo per affrontare il futuro ma è poco consapevole di quanto lo aspetta, il vecchio sa che non può contare su nessuno, è solo e vive dei suoi sogni.
In Santiago non mi sembra proprio che viva il "fanciullino", Santiago è l'uomo che, privo ormai di sogni e illusioni, combatte la sua ultima sfida contro la vita!
 

Masetto

New member
Non riesco a percepire questo romanzo come un romanzo da leggere solo nell'adolescenza, solo l'adulto riesce a coglierne l'infinita amarezza per una vita che è ormai alla fine, vissuta in solitudine, con la dura consapevolezza che per sopravvivere occorre lottare fino in fondo.
Il giovane ha l'entusiasmo per affrontare il futuro ma è poco consapevole di quanto lo aspetta, il vecchio sa che non può contare su nessuno, è solo e vive dei suoi sogni.
In Santiago non mi sembra proprio che viva il "fanciullino", Santiago è l'uomo che, privo ormai di sogni e illusioni, combatte la sua ultima sfida contro la vita!
Concordo. Inoltre lo stile è troppo ricercato per un adolescente.
 

risus

New member
partiamo subito col dire che a me è piaciuto molto...
posso capire le perplessità di molti altri utenti di fronte a queste pagine "monotematiche"... probabilmente vanno prese nel momento giusto e magari a piccole dosi... e io penso proprio di aver azzeccato la posologia evitando così gli effetti collaterali...:wink: e poi sono pochine, meno di 100... se può fà...:mrgreen:

dalla lettura viene fuori un ritratto delineato benissimo, quello di Santiago, in un momento della sua vita di pescatore... vita di tutti i giorni, semplice, senza davvero niente di particolare... eppure Hemingway riesce a farci appassionare alla sua vita, manco fosse il conte di Montecristo o non so chi altro...
i contorni di questo ritratto vengono calcati proprio dal ripetersi di determinate azioni che Santiago fa, sempre le stesse... un ripetersi che forse può stancare, ma che a fine libro ti lascia impressa nella mente la figura del vecchio pescatore...
e poi c'è Manolin, la cui presenza aleggia in tutto il libro anche se lui compare pochissimo... bastano poche righe all'autore per presentarcelo e dargli tutto lo spessore che vuole dargli nella storia del vecchio... la sua commozione, anche se appena accennata, fa commuovere anche il lettore...

Leggendolo, mi è venuto in mente un altro grande libro e con questo vi ho trovato molti punti in comune: Il vecchio che leggeva romanzi d'amore di Sepulveda.
Intanto il protagonista, per età anagrafica ma anche per la tenacia che ci mette nelle cose che fa e nell'attaccamento alla vita;
l'ambientazione, ovvero la natura incontaminata (o quasi)... Amazzonia o mare aperto fa lo stesso, l'habitat dei due romanzi diviene poco alla volta un protagonista del racconto al pari dei due vecchietti;
il confronto con un animale, tigrillo o pesce spada, che va al di là del semplice duello "fisico";
il modo di scrivere di Sepulveda ed Hemingway, diretto, semplice, senza giri di parole, con periodi brevi... una scrittura "viva", vivida...

Lettura consigliata?... boh, forse no così direttamente... sicuramente a persone di cui conosco i gusti letterari e che non si scoraggiano davanti alla apparente monotonia (di azioni e ambientazioni) di questa storia ma sanno andare oltre...
 

Laura P

New member
Che dire... si legge d'un fiato, è scorrevole. Commovente, soprattutto il rapporto tra il ragazzo e il vecchio, il modo in cui il giovane si prende cura dell'anziano che è completamente solo e vive di stenti. Nella parte centrale l'ho trovato un pò ripetitivo. Mi sembra di aver visto il film tratto dal romanzo, parecchi anni fa, ma non ne sono sicura al 100% (mi ricordavo una fine diversa...).
 

Josephine March

New member
è uno dei miei libri preferiti.. :) .. Riconosco che Hemingway possa risultare un po' ostico.. E il vecchio e il mare un po' ripetitivo e a tratti lento.. Ma consiglio caldamente a chi non è piaciuto di riprovarci e dare un'altra possibilità a questo grande scrittore.. :wink:
 

risus

New member
è uno dei miei libri preferiti.. :) .. Riconosco che Hemingway possa risultare un po' ostico.. E il vecchio e il mare un po' ripetitivo e a tratti lento.. Ma consiglio caldamente a chi non è piaciuto di riprovarci e dare un'altra possibilità a questo grande scrittore.. :wink:
sono d'accordo, ci sono dei racconti di Hemingway davvero deliziosi e che consiglio davvero a tutti!!!!
uno su tutti, giusto come esempio:

La breve vita felice di Francis Macomber

leggetelo leggetelo leggetelo !!!!
 

lillo

Remember
partiamo subito col dire che a me è piaciuto molto...
posso capire le perplessità di molti altri utenti di fronte a queste pagine "monotematiche"... probabilmente vanno prese nel momento giusto e magari a piccole dosi... e io penso proprio di aver azzeccato la posologia evitando così gli effetti collaterali...:wink: e poi sono pochine, meno di 100... se può fà...:mrgreen:

dalla lettura viene fuori un ritratto delineato benissimo, quello di Santiago, in un momento della sua vita di pescatore... vita di tutti i giorni, semplice, senza davvero niente di particolare... eppure Hemingway riesce a farci appassionare alla sua vita, manco fosse il conte di Montecristo o non so chi altro...
i contorni di questo ritratto vengono calcati proprio dal ripetersi di determinate azioni che Santiago fa, sempre le stesse... un ripetersi che forse può stancare, ma che a fine libro ti lascia impressa nella mente la figura del vecchio pescatore...
e poi c'è Manolin, la cui presenza aleggia in tutto il libro anche se lui compare pochissimo... bastano poche righe all'autore per presentarcelo e dargli tutto lo spessore che vuole dargli nella storia del vecchio... la sua commozione, anche se appena accennata, fa commuovere anche il lettore...

Leggendolo, mi è venuto in mente un altro grande libro e con questo vi ho trovato molti punti in comune: Il vecchio che leggeva romanzi d'amore di Sepulveda.
Intanto il protagonista, per età anagrafica ma anche per la tenacia che ci mette nelle cose che fa e nell'attaccamento alla vita;
l'ambientazione, ovvero la natura incontaminata (o quasi)... Amazzonia o mare aperto fa lo stesso, l'habitat dei due romanzi diviene poco alla volta un protagonista del racconto al pari dei due vecchietti;
il confronto con un animale, tigrillo o pesce spada, che va al di là del semplice duello "fisico";
il modo di scrivere di Sepulveda ed Hemingway, diretto, semplice, senza giri di parole, con periodi brevi... una scrittura "viva", vivida...

Lettura consigliata?... boh, forse no così direttamente... sicuramente a persone di cui conosco i gusti letterari e che non si scoraggiano davanti alla apparente monotonia (di azioni e ambientazioni) di questa storia ma sanno andare oltre...
quoto in pieno!!! sai non avevo mai pensato al parallelismo tra i due romanzi. Mi toccherà leggere quello di Sepulveda.
 

mandri

New member
Breve ma intenso!!
Commovente il viaggio di ritorno dopo la caccia al pesce...inoltre sembra di vivere in prima persona le esperienze del vecchio nella barca.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
La storia è molto bella, peccato che pecchi di parecchie hemingwaiate:
- per tenersi in forze, il vecchio si mangia una quantità di pesce crudo che non sta nè in cielo nè in terra
- non contento, si mangia pure un delfino (in genere pesano sui 100kg...)
- al quale, letteralmente, toglie le branchie (sic.)
Dopo aver letto altri suoi libri (Alle 5 della sera, Le verdi colline (?)), mi ha dato l'impressione di essere un cinico e un cacciaballe.
Peccato, perchè affrontava argomenti originali.
Saluti.
 
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