bouvard
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Libro breve, meno di duecento pagine, per un argomento molto delicato. Bolfazl è un esule iraniano catapultato in una realtà, quella olandese, agli antipodi da quello che era fino ad allora il suo modo di vivere. Spiagge di nudisti, minigonne, vicini di case gay Bolfazl deve abituarsi velocemente a tutto questo e altrettanto velocemente deve imparare anche la nuova lingua se vuole avere un posto in questa società.
Non vi aspettate un libro pesante perché non lo è, semmai forse questo libro ha il difetto opposto di essere troppo “superficiale”, non nel senso di banale, ma nel senso di non approfondire troppo alcune tematiche, di sfiorare appena i problemi. Ecco mi sarei aspettata qualcosa in più, non tanto da rendere il libro pesante, ma abbastanza perché potesse rimanermi in mente qualcosa.
Bella la storia delle bottiglie vuote che il nonno di Bolfazl conserva e archivia nella sua cantina, sono bottiglie che nell’etichetta conservano delle annotazioni sulla loro storia, ad esempio quando era stata bevuta o con chi. Un archivio davvero originale che racconta anche avventure galanti e tradimenti, non a caso alla sua morte la moglie se ne libera subito.
Non vi aspettate un libro pesante perché non lo è, semmai forse questo libro ha il difetto opposto di essere troppo “superficiale”, non nel senso di banale, ma nel senso di non approfondire troppo alcune tematiche, di sfiorare appena i problemi. Ecco mi sarei aspettata qualcosa in più, non tanto da rendere il libro pesante, ma abbastanza perché potesse rimanermi in mente qualcosa.
Bella la storia delle bottiglie vuote che il nonno di Bolfazl conserva e archivia nella sua cantina, sono bottiglie che nell’etichetta conservano delle annotazioni sulla loro storia, ad esempio quando era stata bevuta o con chi. Un archivio davvero originale che racconta anche avventure galanti e tradimenti, non a caso alla sua morte la moglie se ne libera subito.