317° MG - I baffi di Emmanuel Carrère

[isola74]

confido in una chiusura brillante

Brillante non so, ma col botto sicuramente

 

[Pathurnia]

 

[Minerva6]

Tokyo

Vedo che anche tu, come me, fai confusione tra Cina e Giappone . La città è Honk Kong, io però ero convinta che lui fosse in Giappone e mi domandavo perché ci fossero tanti cinesi . Anche se ci sono lo stesso delle cose che non mi tornano a livello geografico .
Sono arrivata più o meno al tuo stesso punto. Domani lo finisco. Intanto ho cercato su internet dove parlano del libro così se ho voglia di approfondire mi leggo gli articoli.

 

[Minerva6]

innominato

Ho scoperto che lo scrittore ha fatto pure il film e li il nome lo ha, mi sembra Marc.

 

[darida]

Vedo che anche tu, come me, fai confusione tra Cina e Giappone . La città è Honk Kong, io però ero convinta che lui fosse in Giappone e mi domandavo perché ci fossero tanti cinesi . Anche se ci sono lo stesso delle cose che non mi tornano a livello geografico .
Sono arrivata più o meno al tuo stesso punto. Domani lo finisco. Intanto ho cercato su internet dove parlano del libro così se ho voglia di approfondire mi leggo gli articoli.

è vero!!
Pensa che il passaggio che più mi ha colpito è stato proprio quello del continuo vagare tra una sponda e l'altra: Honk Kong e...vattelapesca sto sul vago meglio non rischiare
Anch'io lo dovrei finire oggi
Aspettative alte per il finale... sempre di più
Inoltre, geograficamente sono scarsa, difficile per me rilevare un'inesattezza, ma se la scopri....illuminami

 

[Minerva6]

un'inesattezza

No, era corretto, ho scoperto che la Cina è stata colonizzata dai portoghesi, non lo sapevo , perciò non capivo la presenza di termini in quella lingua. Credevo fossero altri indizi legati alla follia del protagonista .

 

[darida]

Ok
Ho finito, come prima cosa dopo aver chiuso il romanzo mi è venuta voglia di un succo di mirtillo selvatico che di solito non ho in casa...
E ok, ci sta, il botto c'è stato sì e no nel senso che non mi aspettavo niente di troppo diverso...datemi il là e vado avanti abbiamo finito tutti?

 

[Minerva6]

L'ho finito anche io e per ora dico solo che immaginavo qualcosa di adrenalinico ma non così cruento, anche se in realtà non mi ha fatto impressione più di tanto, per fortuna. Ho trovato diverse parti che mi hanno coinvolta e mi hanno fatto pensare anche a me stessa però se prima riuscivo a scriverne con più facilità ora non ci riesco perciò preferisco evitare.
Se ne trovo qualcuna segnata più leggera però la posto .

 

[darida]

Ad un certo punto ho pensato che lui sparisse tra le acque del mar della Cina, poi che non fosse affatto in Cina e che il viaggio, la fuga fosse solo nella sua testa. Poi più niente... ho smesso di vacillare/cavillare e ho atteso il finale in pace con me stessa
Piacendomi il genere e la scrittura di Carrere lo promuovo ma vi consiglio di leggere altro di questo autore non è questo il romanzo che, a mio parere,lo definisce

 

[Roberto89]

Mi pare che avete finito tutti. Anzi, tutte.
Sì secondo me la storia anche se breve più va avanti più ti fa venire dubbi tanto che non sai più che genere di finale aspettarti! E poi arriva così veloce e inatteso che resti di sasso. Almeno per me che non conosco Carrère è stato così, forse anche gli altri suoi libri hanno storie di questo tipo, come ad esempio quando si legge Stephen King, si sa che tipo di finale aspettarsi. Però in questo caso la storia non ti fa proprio presagire che possa finire così

Peccato che Carrère lasci molte cose aperte, ma secondo me è una specie di provocazione filosofica, un esperimento letterario sulle cose che mettono in dubbio la nostra identità.

 

[Pathurnia]

Per me è stata, citando un titolo famoso di David Foster Wallace, Una cosa divertente che non farò mai più.
Divertente leggere insieme e confrontarsi, soprattutto con Darida che mi contagia il suo buonumore.
Per il resto mi appello alla facoltà di non rispondere, al quinto emendamento degli USA e alla legge delle tre scimmiette

 

[darida]

Mi pare che avete finito tutti. Anzi, tutte.
Sì secondo me la storia anche se breve più va avanti più ti fa venire dubbi tanto che non sai più che genere di finale aspettarti! E poi arriva così veloce e inatteso che resti di sasso. Almeno per me che non conosco Carrère è stato così, forse anche gli altri suoi libri hanno storie di questo tipo, come ad esempio quando si legge Stephen King, si sa che tipo di finale aspettarsi. Però in questo caso la storia non ti fa proprio presagire che possa finire così

Peccato che Carrère lasci molte cose aperte, ma secondo me è una specie di provocazione filosofica, un esperimento letterario sulle cose che mettono in dubbio la nostra identità.

se ti piace come scrive e vuoi avere soddisfazione nella lettura prova con 'La settimana bianca' o ancora meglio 'L'avversario' uno scandaglio profondo e da brividi in entrambi i casi ma, per l'appunto, con uno svolgimento più classico

 

[qweedy]

Anch'io come Darida avevo inizialmente pensato che il viaggio fosse solo nella sua testa. Poi ho smesso di pensare e volevo solo vedere fin dove voleva arrivare.

Mi e' piaciuto moltissimo l'inizio, l'ho trovato intrigante, e mi e' piaciuto anche lo stile di scrittura. Un po' meno la trama, divisa tra incubo e assurdità. Una verità chiara non esiste neppure alla fine, perché tutto dipende dal punto di vista con cui si guarda la vicenda. Ogni certezza può essere messa in discussione e sgretolarsi in un attimo. Non solo il protagonista è spaesato, lo è anche il lettore, che non sa a chi credere.

Mentre leggevo mi chiedevo come fosse "Limonov", che dovrebbe essere il suo libro più famoso.

Ho trovato qualche similitudine con Epepe, di Ferenc Karinthy.

 

[darida]

Anch'io come Darida avevo inizialmente pensato che il viaggio fosse solo nella sua testa. Poi ho smesso di pensare e volevo solo vedere fin dove voleva arrivare.

Mi e' piaciuto moltissimo l'inizio, l'ho trovato intrigante, e mi e' piaciuto anche lo stile di scrittura. Un po' meno la trama, di

Mentre leggevo mi chiedevo come fosse "Limonov", che dovrebbe essere il suo libro più famoso.

Ho trovato qualche similitudine con Epepe, di Ferenc Karinthy.

Limonov l'ho abbandonato...non sono proprio riuscita ad agganciarlo.
Però ero giovane, forse non avevo ancora sessant'anni ed era mio primo Carrere

L'altro che hai citato non lo conosco, indagherò