Nell'intervista che ho lasciato come contributo, Luca Magnani ha spiegato bene come la madre, spesso,dopo essersi calata completamente nella parte da interpretare,improvvisasse, secondo il suo intimo sentire, alcune scene.
Il fatto è che alcune di queste scene sono rimaste memorabili e incancellabili.Vere perle del cinema.
È il caso di una scena in particolare.
Anna era sul set di Roma città aperta...
...Il camion era pieno di persone.
Francesco era tra gli ultimi caricati per essere trasferito lontano,nell'abisso del male.
Anna ad un certo punto cambiò espressione,forse un guizzo,forse la sua sensibilità ,forse il dolore.
Qualcosa prese il sopravvento su tutto.
E Anna corse dietro quel camion,gridando il nome del suo Francesco.Una corsa disperata,scomposta,non pensata in quel modo.
Dopo il colpo di mitragliatrice ,cadde. Si fece male.Una calza si ruppe.
Le riprese furono interrotte.
In quel film quella scena non doveva esserci, o per lo meno non doveva essere così,ma Roberto Rossellini si rese conto che perdere quel momento magnifico ,quel dono immenso, sarebbe stato sbagliato.
E allora la scena venne montata con frammenti
in parte frutto di improvvisazione,in parte già decisi per sceneggiatura.
Ed io la adoro immensamente.