CXXI GdL - Psicopompo di Amélie Nothomb

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho letto diversi libri della Nothomb ma mi mancano proprio quelli che ha citato: Primo sangue e Sete... ovviamente Minerva6 me li consiglierà entrambi... giusto?
Certo 😉.
Soprattutto Sete. Lo rileggerei volentieri con voi perché già ho quasi dimenticato la trama. Però per fortuna mi resta ancora la sensazione che mi era piaciuto.
Primo sangue invece piacerà molto ad @alevale perché Amélie parla del padre. Pensavo l'avesse già letto.
 

alevale

Well-known member
Certo 😉.
Soprattutto Sete. Lo rileggerei volentieri con voi perché già ho quasi dimenticato la trama. Però per fortuna mi resta ancora la sensazione che mi era piaciuto.
Primo sangue invece piacerà molto ad @alevale perché Amélie parla del padre. Pensavo l'avesse già letto.
No, non l'ho letto ancora, perché che si tratta di una sorta di biografia del padre e preferisco i romanzi di fantasia.
Però avendo letto parecchio di lei, sarà la prossima lettura breve da alternare a quelle impegnative. (anche perché il tema, come detto, mi è molto caro)
Sete invece mi era sfuggito... mi incuriosisce visto anche chi è il protagonista !
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Potete aprire fli spoiler se avete superato metà libro

A voi come sembra la parte
in cui parla della violenza subita e della successiva anoressia?
Ci sono arrivato ora e mi sembra trattato in modo quasi banale, tutte queste pagine sugli uccelli e poi quattro parole su una cosa così importante? E io che avevo paura di leggerlo per paura che fosse pesante. Oltretutto
l'anoressia sembra una cosa legata più al suo interesse per gli uccelli che non alla violenza subita. Forse perché vediamo tutto con i suoi occhi, che non poteva capire appieno, ma almeno in parte penso che dovesse intuire che le due cose erano collegate, forse dico una sciocchezza.
 

alevale

Well-known member
Potete aprire fli spoiler se avete superato metà libro

A voi come sembra la parte
in cui parla della violenza subita e della successiva anoressia?
Ci sono arrivato ora e mi sembra trattato in modo quasi banale, tutte queste pagine sugli uccelli e poi quattro parole su una cosa così importante? E io che avevo paura di leggerlo per paura che fosse pesante. Oltretutto
l'anoressia sembra una cosa legata più al suo interesse per gli uccelli che non alla violenza subita. Forse perché vediamo tutto con i suoi occhi, che non poteva capire appieno, ma almeno in parte penso che dovesse intuire che le due cose erano collegate, forse dico una sciocchezza.
Devo ammettere che " a tutte quelle pagine sugli uccelli..." ho riso😂
In effetti di getto devo ammettere di aver pensato la stessa cosa e no , non hai detto una sciocchezza.
E devo ammettere anche che forse non conoscendo la sua storia probabilmente non sarei arrivata né a capire la violenza né a capire che fosse collegata all'anoressia.
Ma ciò non toglie che a posteriori ho apprezzato molto il modo in cui ha descritto un qualcosa di così violento in maniera non morbosa né pesante, appunto delicatamente, con riservatezza. Quasi non svelandola, perché troppo intima, dolorosa.
Bello il confronto e la diversità di opinioni😊
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Come avevo già detto, rispetto il suo coraggio nell'affrontare un tema così difficile, alla fine ognuno sa quanto e come riesce a parlarne, o meno.

Riguardo ai fatti biografici, lei da per scontato che leggiamo tutti i suoi libri per unire i puntini 😁
 

darida

Well-known member
@Roberto89
Ti rispondo di getto.
Per citare (a memoria) la parola usata da @alevale, io ho preferito la dolcezza con cui ne ha parlato.
Ti immagini come sarebbe stato morboso se ne avesse parlato di più e diversamente?
Anche io ritengo che la dolcezza sia assolutamente da preferire alla morbosità nel riferire un fatto così intimo e disturbante. però lo trovo slegato dal contesto, per come la vedo io se è troppo doloroso meglio non raccontare che rischiare di banalizzare.
 

MonicaSo

Well-known member
Ti è piaciuto?
Devo dire che, come per tutti i suoi libri, "piaciuto" per me è un parolone. Io la trovo talmente "fuori" che leggerei qualunque cosa semplicemente per la curiosità di vedere cosa si è inventata ogni volta.
Non conoscendo la sua biografia,se non a grandi linee, sono rimasta colpita dalla narrazione della violenza, anzi ho dovuto rileggere due volte per capire bene... e adesso penso che non ci si possa stupire della sua eccentricità: un trauma di quel tipo non è superabile, a parer mio.
Ho scoperto infine con piacere, ma non con stupore, che le piace la cantante Björk: io me le vedrei bene insieme a bere una coppa di champagne. 🤣🤣🤣
 
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