fenicemidian
Phoenix Member
"Morto carbonizzato sul sagrato della cattedrale di Saint Patrick, a New York: questa era la fine che tutti credevano avesse fatto il vampiro Armand, immolatosi sotto i raggi del sole nascente. Invece Armand è sopravvissuto e, dopo essere stato curato da due giovani mortali, è pronto a raccontare al vampiro-biografo David Talbot la sua vita, lunga oltre cinquecento anni. Bello come un angelo, Armand ha l’aspetto di un eterno adolescente; tuttavia, dietro quell’eterea sembianza, si celano una vicenda colma di violenze, subite e inflitte, e un’anima tormentata e profondamente inquieta. Dalle steppe russe alla Venezia più misteriosa, la vita di Armand è stata sempre marchiata dal talento e dalla ribellione, fino all’incontro con Marius, il Maestro, colui che gli offrirà la conoscenza e l’immortalità, colui che lo salverà dall’abisso e lo condannerà in eterno..."
Con questo sesto libro, Anne Rice comincia a narrare le storie personali dei principali vampiri protagonisti accanto a Lestat.
Ovviamente il Principino delle Tenebre non viene lasciato fuori dalla narrazione che si svoglie quasi su due binari, uno quello di Armand che parla di sè, dipanando la matassa della sua lunga vita, l'altro quello di Lestat, caduto in un coma inspiegabile alla fine del libro precedente, dopo il suo incontro con Memnoch...
Bello come gli altri... si può leggere anche separatamente visto che narra una storia a sè, ma ha ovviamente più senso nel contesto della saga
Con questo sesto libro, Anne Rice comincia a narrare le storie personali dei principali vampiri protagonisti accanto a Lestat.
Ovviamente il Principino delle Tenebre non viene lasciato fuori dalla narrazione che si svoglie quasi su due binari, uno quello di Armand che parla di sè, dipanando la matassa della sua lunga vita, l'altro quello di Lestat, caduto in un coma inspiegabile alla fine del libro precedente, dopo il suo incontro con Memnoch...
Bello come gli altri... si può leggere anche separatamente visto che narra una storia a sè, ma ha ovviamente più senso nel contesto della saga