2 giorni. Non ti scolli… l’ho sentire dire, l’ho provato. E’ vero. Secondo me han messo qualcosa di magnetico tra le pagine…. (si noti che sono a casa in ferie).
No, più semplicemente Larsson ha tenuto lo stesso profilo alto del primo libro.
Ci aggiungerei un pizzico di ironia in più. E più suspance. E più adrenalina.
Ok è un po “più” del primo secondo me.
Le argomentazioni del mio commento sarebbero a grandi linee le stesse che ho scritto per il primo. Certo è che quando Larsson ti lascia in situazioni di suspance perché si mette a descrivere i particolari di qualcosa d’altro… è un gran furbetto! Ma è il segreto di una lettura così avvincente, ricca di particolari dalla prima all’ultima pagina. E che –ribadisco- alla fine non ti disturbano affatto e sono degni di un romanzo di tale portata.
Non chiedetemi però spiegazioni sulle citazioni matematiche, nun c’ho capito n’acca. Ma non fa niente. Magari avessi il cervello di Lisbeth…
Posso aggiungere che in un momento di appisolamento pomeridiano, mi sono sognata Lisbeth e Mikael e mi sembrava di andare avanti a leggere il libro. Mai successo.
Comunque, la lettura del terzo ora è necessaria, ma già mi spiace pensare a una “fine” di questi due grandi personaggi, sono fantastici, tra i migliori che io abbia mai letto finora.