Felice di conoscerti, Elisa.Ho letto diversi autori ebrei, alcuni di essi israeliani e trovo alcuni di essi veramente tra i più grandi.
Per iniziare ne cito alcuni come Singer e Canetti, Wiesel e Roth, Saba e Levi, Kertesz e Yehoshua, Richler e Grossman.
Ce ne sono anche molti altri ma già questi credo diano la misura del livello di questa letteratura.
Felice di conoscerti, Elisa.
Quale dei due fratelli Singer hai letto?
Oh, di Isaac Bashevis ti consiglio tutto, ma proprio tutto.Piacere anche mio
Ho letto La famiglia Moskat e Ombre sull'Hudson di Isaac Singer, di Israel non ho letto niente. Di Isaac mi consigli altri titoli?
Oh, di Isaac Bashevis ti consiglio tutto, ma proprio tutto.
E di Israel Joshua I Fratelli Ashkenazi, un capolavoro.
Hai mai letto Potock?
Ti dico solo questo.di Potock non ho letto niente, anche se conosco Danny l'eletto, me lo consigli immagino
Ti dico solo questo.
Il foglio yiddish più importante del mondo è il Forward.
Direttore era IB Singer, vice Potock...ragazzo di bottega un certo Elie.
Wiesel!:ad:
Eh sì, ma non dirmi che ti piace anche Pavese...diciamo bazzecole, quasi come il nostro Foglio :W
certo che averlo letto a quei tempi, sembra l'Einaudi di Pavese, Bobbio e Ginzburg :ad:
Eh sì, ma non dirmi che ti piace anche Pavese...
Eh, Morgana...ad Annecy, con lui davanti, ho ripensato proprio a queste parole.“Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai. […]
- Elie Wiesel - La notte
Eh, Morgana...ad Annecy, con lui davanti, ho ripensato proprio a queste parole.
Come se la voce fosse acciaio che affonda nelle viscere del tempo.Non ne ho il minimo dubbio, deve essere emozionante..davvero... un'esperienza che lascia il segno.
Ma sai Zolla, i racconti di Englander sono scritti in yiddish, hanno quindi più dinamicità e fluidità, a mio modesto avviso.Piacere Kafka,è un argomento che trovo molto interessante ho parecchi libri sull'argomento,tra le ultime cose lette devo dire che mi hanno molto impressionato i racconti di nathan englander per alleviare insopportabili impulsi,meno il romanzo più recente il ministero dei casi speciali
Grazie a te.Grazie delle puntualizzazioni anche perché pensavo che anche i racconti fossero in inglese...io mi baso sulle traduzioni in italiano per il mio giudizio naturalmente
Anche i traduttori italiani, che sono fra i peggiori del mondo, :
Non lo conosco, chi è?povero il nostro colitto