Salinger, J.D. - Il giovane Holden

pakoto

New member
Anche io ho dovuto leggere questo libro per un esame all'università, e devo dire che tra la miriade di libri che c'erano da studiare per questo esame questo mi ha colpito veramente molto! Quando l'ho letto mi sono immedesimato molto nel protagonista, un adolescente in cerca di se stesso, scapestrato che non ha voglia di studiare, che viene cacciato da scuola, spesso in lite con la gente!!! Il liguaggio è un po' forte ma devo dire che anche questo mi ha affascinato del libro, visto che spesso si trovano dei libri in cui si usano parole "dolci" invece qui si fa spesso l'uso di parolacce senza se e senza ma, come spesso i ragazzi di quell'età (compreso io quando avevo quell'età) fanno. Mi è piaciuto veramente tanto. Bello si si!
 

velmez

Active member
ho letteralmente divorato questo libro che mi è piaciuto davvero molto!
in particolare mi è piaciuto molto lo stile: ho avuto spesso l'impressione che fosse un sedicenne (ovviamente degli anni '50) a scrivere, come se avesse qualcosa di autobiografico...
questi sono i libri che andrebbero letti a scuola!
 

mame

The Fool on the Hill
ho letteralmente divorato questo libro che mi è piaciuto davvero molto!
in particolare mi è piaciuto molto lo stile: ho avuto spesso l'impressione che fosse un sedicenne (ovviamente degli anni '50) a scrivere, come se avesse qualcosa di autobiografico...
questi sono i libri che andrebbero letti a scuola!

L'hai letto in inglese? Io lo sto leggendo in inglese proprio adesso.
 

mame

The Fool on the Hill
no, in italiano...
non sono bravissima in inglese, ho letto solo un paio di libri in lingua e mi serve un dizionario... avendolo portato in viaggio... non sarei riuscita! :wink:

Te lo chiedevo per capire il ruolo del traduttore, visto che ti era piaciuto lo stile. In inglese è abbastanza pieno di espressioni... colorite, non parolacce vere e proprie, ma forse per l'epoca era un po' sopra le righe.
A chi può interessare, venerdì 11 settembre, su Rai5, alle 21.15 daranno un film (forse film documentario, non ho ben capito) su Salinger. Pare che abbiano impiegato sei anni per girarlo e hanno fatto non so quante interviste.
 

velmez

Active member
interessante! lo cercherò in streaming!
anche in italiano il linguaggio è piuttosto diretto, fa un po' ridere ma dà l'impressione di uno slang... poi non so se all'epoca fosse attuale o se fosse un linguaggio adottato solo da Holden...
soprattutto continua a ripetere: "La vecchia Phoebe, la vecchia Sally, il vecchio Carl..."
 
D

Daria87

Guest
L'ho riletto da poco, è ed è sempre stato una lettura molto piacevole per me
 

mame

The Fool on the Hill
interessante! lo cercherò in streaming!
anche in italiano il linguaggio è piuttosto diretto, fa un po' ridere ma dà l'impressione di uno slang... poi non so se all'epoca fosse attuale o se fosse un linguaggio adottato solo da Holden...
soprattutto continua a ripetere: "La vecchia Phoebe, la vecchia Sally, il vecchio Carl..."

Paro paro in inglese: Old Phoebe, old Sally... Ed è hell dappertutto... :roll:
 

mame

The Fool on the Hill
Il libro parte bene. La lettura sembra interessante e piacevole. Ma è come se si accumulasse qualcosa fino alla conversazione di Holden prima con Sally e poi con Luce. E' in quel momento che questo qualcosa viene fuori: Holden è decisamente insopportabile. Non gli piace niente e nessuno, odia tutto e tutti, e tutto e tutti sono terribilmente deprimenti. E' ridicolo che definisca "intelligente" il suo monologo con Sally, ed è irritante la sua raffica di domande a Luce. Dice bene sua sorella Phoebe: "A te non piace niente". Questo ragazzino vive di critica nei confronti del resto del mondo, dei suoi comportamenti, dei suoi modi di vivere. Ha un atteggiamento di superiorità verso tutti che alla fine diventa molesto. Alla fine... non proprio. Alla fine, anche lui tornerà a scuola, e ricomincerà tutto come prima.
Tra i romanzi per "ccciovani" è stato forse il più gradevole. Penso a "Tre metri sopra il cielo", "Porci con le ali" e "Jack frusciante è uscito dal gruppo". Qualitativamente questo è il migliore, ma tratta come tutti gli altri il tema dell'adolescente ribelle a tutto, all'autorità, alla "borghesia" come stile di vita. E' il classico adolescente che si crede migliore degli altri perché trasgredisce, anche in un linguaggio che nella sua costante "volgarità" (per quei tempi) diventa ripetitivo e seccante. E' infatti è un libro per adolescenti. Passata quella fase della vita, diventa un'ingenuità letteraria.
 

velmez

Active member
Il libro parte bene. La lettura sembra interessante e piacevole. Ma è come se si accumulasse qualcosa fino alla conversazione di Holden prima con Sally e poi con Luce. E' in quel momento che questo qualcosa viene fuori: Holden è decisamente insopportabile. Non gli piace niente e nessuno, odia tutto e tutti, e tutto e tutti sono terribilmente deprimenti. E' ridicolo che definisca "intelligente" il suo monologo con Sally, ed è irritante la sua raffica di domande a Luce. Dice bene sua sorella Phoebe: "A te non piace niente". Questo ragazzino vive di critica nei confronti del resto del mondo, dei suoi comportamenti, dei suoi modi di vivere. Ha un atteggiamento di superiorità verso tutti che alla fine diventa molesto. Alla fine... non proprio. Alla fine, anche lui tornerà a scuola, e ricomincerà tutto come prima.
Tra i romanzi per "ccciovani" è stato forse il più gradevole. Penso a "Tre metri sopra il cielo", "Porci con le ali" e "Jack frusciante è uscito dal gruppo". Qualitativamente questo è il migliore, ma tratta come tutti gli altri il tema dell'adolescente ribelle a tutto, all'autorità, alla "borghesia" come stile di vita. E' il classico adolescente che si crede migliore degli altri perché trasgredisce, anche in un linguaggio che nella sua costante "volgarità" (per quei tempi) diventa ripetitivo e seccante. E' infatti è un libro per adolescenti. Passata quella fase della vita, diventa un'ingenuità letteraria.

non sono d'accordo. Non riuscirei a paragonarlo a tre metri sopra il cielo (che non ho letto, ma immagino senza fatica...). Trovo che questo libro racconti tutta la sofferenza e la solitudine di Holden, a me ha fatto molta tenerezza! e poi la sua "arroganza" è continuamente smascherata dai suoi pensieri: lui si indigna continuamente verso chi non rispetta gli altri, verso chi esclude i "diversi" dal gruppo, non riesce mai ad approfittarsi degli amici o delle ragazze (nemmeno con la prostituta...) è sempre attento a non ferire le persone che ama (quando di notte a Central Park ha paura di prendersi una polmonite e così ferire sua madre che ha già perso un altro figlio...) la tenerezza che ha verso i fratelli... certo è un ragazzino viziato e soprattutto, è adolescente (è quando gli adolescenti non sono così che c'è da preoccuparsi), ma perché un adulto non dovrebbe leggere un libro sull'adolescenza? soprattutto se è così ben scritto?
 

mame

The Fool on the Hill
non sono d'accordo. Non riuscirei a paragonarlo a tre metri sopra il cielo (che non ho letto, ma immagino senza fatica...). Trovo che questo libro racconti tutta la sofferenza e la solitudine di Holden, a me ha fatto molta tenerezza! e poi la sua "arroganza" è continuamente smascherata dai suoi pensieri: lui si indigna continuamente verso chi non rispetta gli altri, verso chi esclude i "diversi" dal gruppo, non riesce mai ad approfittarsi degli amici o delle ragazze (nemmeno con la prostituta...) è sempre attento a non ferire le persone che ama (quando di notte a Central Park ha paura di prendersi una polmonite e così ferire sua madre che ha già perso un altro figlio...) la tenerezza che ha verso i fratelli... certo è un ragazzino viziato e soprattutto, è adolescente (è quando gli adolescenti non sono così che c'è da preoccuparsi), ma perché un adulto non dovrebbe leggere un libro sull'adolescenza? soprattutto se è così ben scritto?

Pensa che io l'ho tenuto sullo scaffale 25 ANNI, da quando me lo avevano regalato. Non ho detto che il libro sia brutto, tutto sommato mi è piaciuto. Ho citato gli altri titoli perché erano anche quelli libri "da adolescenti", cioè libri che raccontano QUELLA fase della vita, e hanno successo in quella fascia di pubblico, perché è tipico di quella età ribellarsi contro il mondo omologato, stupido, superficiale, ecc. e volerlo cambiare. Quando però lo si legge lontani dall'adolescenza, si vede (purtroppo) il "dopo", cioè la fase che la maggior parte di noi poi vive dell'"adattamento" al mondo. Che non significa, intendiamoci, diventare noi stessi stupidi, superficiali, ecc., ma solo accettare il fatto di dover necessariamente convivere con le persone così, che al mondo ci sono e ci saranno sempre, senza che gli si possa dare del deficiente perché becchi una querela né dargli una randellata perché becchi una denuncia.
Però veniamo a noi: devi onestamente ammettere che è VERO che Holden critica tutto e tutti, e quando la sorella gli contesta che a lui non piace niente, lui per primo non sa cosa rispondere. Ecco: questo intendo. Alla fine neanche lui sa cosa vuole, per quanto attimi positivi si affaccino anche nella sua mente nel corso della narrazione. Forse nemmeno lui è consapevole, però è così.
 

velmez

Active member
Pensa che io l'ho tenuto sullo scaffale 25 ANNI, da quando me lo avevano regalato. Non ho detto che il libro sia brutto, tutto sommato mi è piaciuto. Ho citato gli altri titoli perché erano anche quelli libri "da adolescenti", cioè libri che raccontano QUELLA fase della vita, e hanno successo in quella fascia di pubblico, perché è tipico di quella età ribellarsi contro il mondo omologato, stupido, superficiale, ecc. e volerlo cambiare. Quando però lo si legge lontani dall'adolescenza, si vede (purtroppo) il "dopo", cioè la fase che la maggior parte di noi poi vive dell'"adattamento" al mondo. Che non significa, intendiamoci, diventare noi stessi stupidi, superficiali, ecc., ma solo accettare il fatto di dover necessariamente convivere con le persone così, che al mondo ci sono e ci saranno sempre, senza che gli si possa dare del deficiente perché becchi una querela né dargli una randellata perché becchi una denuncia.
Però veniamo a noi: devi onestamente ammettere che è VERO che Holden critica tutto e tutti, e quando la sorella gli contesta che a lui non piace niente, lui per primo non sa cosa rispondere. Ecco: questo intendo. Alla fine neanche lui sa cosa vuole, per quanto attimi positivi si affaccino anche nella sua mente nel corso della narrazione. Forse nemmeno lui è consapevole, però è così.

Holden critica quasi tutto e quasi tutti: spesso si contraddice trovando poi dei lati positivi nelle persone, e soprattutto non critica la sorellina.
Quello che volevo dire è che la maggior parte degli adolescenti rapportati a noi adulti sembrano spocchiosi, arroganti e poco obiettivi, ma fa parte dell'essere adolescente: sarebbe strano il contrario. se ripenso alla mia adolescenza anch'io ero così (e spesso critico ancora tutto e tutti :BLABLA) e sono contenta di esserlo stata. I compromessi, l'essere più obiettivi fa parte della crescita, a quell'età è giusto essere più impulsivi.
credo che questo, seppur nella sua brevità, sia un romanzo di formazione e abbia tutte le carte in regola per essere un buon romanzo da leggere a qualsiasi età.
 

mame

The Fool on the Hill
Holden critica quasi tutto e quasi tutti: spesso si contraddice trovando poi dei lati positivi nelle persone, e soprattutto non critica la sorellina.
Quello che volevo dire è che la maggior parte degli adolescenti rapportati a noi adulti sembrano spocchiosi, arroganti e poco obiettivi, ma fa parte dell'essere adolescente: sarebbe strano il contrario. se ripenso alla mia adolescenza anch'io ero così (e spesso critico ancora tutto e tutti :BLABLA) e sono contenta di esserlo stata. I compromessi, l'essere più obiettivi fa parte della crescita, a quell'età è giusto essere più impulsivi.
credo che questo, seppur nella sua brevità, sia un romanzo di formazione e abbia tutte le carte in regola per essere un buon romanzo da leggere a qualsiasi età.

Aggiungi anche stupidi. Gli adolescenti sembrano agli adulti terribilmente stupidi. Ma se ci guardiamo indietro, siamo stati stupidi tutti. Solo che tanti se ne dimenticano.
Sul fatto di leggerlo a qualsiasi età, concordo che si POSSA farlo. Il problema è il modo in cui lo si recepisce. Questo è ciò che cambia. Forse l'autore stesso aveva in mente una certa fascia di pubblico, come sempre accade (lo scrittore si rivolge sempre a qualcuno), ed è ovvio che quella fascia di lettori è quella che recepisce meglio il libro e lo apprezza di più. Gli altri possono solo fare uno sforzo di immedesimazione.
 

velmez

Active member
Aggiungi anche stupidi. Gli adolescenti sembrano agli adulti terribilmente stupidi. Ma se ci guardiamo indietro, siamo stati stupidi tutti. Solo che tanti se ne dimenticano.
Sul fatto di leggerlo a qualsiasi età, concordo che si POSSA farlo. Il problema è il modo in cui lo si recepisce. Questo è ciò che cambia. Forse l'autore stesso aveva in mente una certa fascia di pubblico, come sempre accade (lo scrittore si rivolge sempre a qualcuno), ed è ovvio che quella fascia di lettori è quella che recepisce meglio il libro e lo apprezza di più. Gli altri possono solo fare uno sforzo di immedesimazione.

la stupidità è soggettiva e va sempre relazionata all'età e all'ambiente...
non so, io comunque non ho avuto problemi ad affezionarmi ed empatizzare con il protagonista, non per forza pensandola come lui, ma mi è sembrato un personaggio fedele all'epoca e alla situazione sociale, nonché all'età, sicuramente ben costruito!

quello che mi sono chiesta è: ma Salinger quanti anni aveva quando ha scritto il romanzo?
 

mame

The Fool on the Hill
la stupidità è soggettiva e va sempre relazionata all'età e all'ambiente...
non so, io comunque non ho avuto problemi ad affezionarmi ed empatizzare con il protagonista, non per forza pensandola come lui, ma mi è sembrato un personaggio fedele all'epoca e alla situazione sociale, nonché all'età, sicuramente ben costruito!

quello che mi sono chiesta è: ma Salinger quanti anni aveva quando ha scritto il romanzo?

32 anni.
Meno male che non la pensiamo tutti allo stesso modo, specialmente sui libri... :)
 

Grantenca

Well-known member
Sulla scia di un documentario TV sull’autore ho voluto leggere questo romanzo tante volte citato; pensavo, seriamente, che si trattasse di quelle opere di “maniera”, uscite cioè al momento giusto per riscuotere un grande successo di pubblico, ma mi sono subito ricreduto. In effetti si tratta dei pensieri, atti, riflessioni di un adolescente (16 anni) in quell’età “difficile” seppure estremamente affascinante. Holden viene da una famiglia “bene” e frequenta le migliori scuole, seppure con esiti scolastici disastrosi. Non certo per incapacità, ma per la sua mentalità individualistica all’eccesso, la sua presunzione di superiorità intellettuale che gli impedisce di accettare qualsiasi forma di compromesso. Egli infatti legge molti libri, ad eccezione di quelli che dovrebbe veramente leggere per avere un accettabile rendimento scolastico. Ha qualche disponibilità economica che sembra venirgli da una nonna, e fuma in eccesso, beve in eccesso quando può, comportamento comunque abbastanza tipico dell'età. Si scontra quindi un po’ con tutti, con un compagno che è il suo esatto contrario, che ha capito come devono andare le cose e che si comporta di conseguenza, cinico abbastanza da chiedergli il favore di scrivere un componimento per lui dal momento che deve uscire con una ragazza, senza tenere conto che Holden è appena stato espulso dalla scuola!! Nei pensieri di Holden appare spesso la figura di un fratello con delle qualità straordinarie, morto per malattia in giovane età, un trauma che egli non ha mai superato. Anche nei rapporti con le ragazze, che data l’età, non possono andare molto oltre ad un fortissimo interesse erotico si trova a disagio quando inizia a “filosofare” dal momento che esse, a quell’età, hanno tutt’altri pensieri. E’ pieno di contraddizioni, Holden, e riesce ad ingelosirsi quando questo suo amico gli dice che deve uscire con una ragazza che egli ha conosciuto. Questa ragazza Holden non l’ha mai presa in considerazione dal punto di vista sessuale, ma il solo fatto che esca con questo suo amico, che egli sa essere molto intraprendente con le ragazze, lo fa impazzire di gelosia, fino ad avere una reazione del tutto irrazionale. L’unica persona con la quale veramente egli riesce a confidarsi e la sorellina Pohebe, che adora questo fratello maggiore un po’ particolare, che le ha insegnato a ballare. E’ una bambina, però ha un senso della realtà già superiore a lui, dal momento che quando egli le confida di essere stato espulso dalla scuola gli dice in continuazione “papà ti ammazza”. Per chiudere dico che molti, pensando ai loro 16 anni, si sono identificati in qualche lato del carattere di Holden.
 

mame

The Fool on the Hill
e riesce ad ingelosirsi quando questo suo amico gli dice che deve uscire con una ragazza che egli ha conosciuto. Questa ragazza Holden non l’ha mai presa in considerazione dal punto di vista sessuale, ma il solo fatto che esca con questo suo amico, che egli sa essere molto intraprendente con le ragazze, lo fa impazzire di gelosia, fino ad avere una reazione del tutto irrazionale.

Secondo me, invece, di lei era davvero innamorato, ma finge che non gli interessi per non rivelarlo all'amico.
 

Grantenca

Well-known member
Secondo me, invece, di lei era davvero innamorato, ma finge che non gli interessi per non rivelarlo all'amico.

Potrebbe essere come tu dici, ma i suoi sentimenti nei rapporti con le ragazze mi sembrano abbastanza vaghi, anche ondivaghi (fatto abbastanza normale per un ragazzo della sua età). L'unico "innamoramento", nel senso di affetto sincero e profondo, mi sembra che lo manifesti nei confronti della sorellina.
 

mame

The Fool on the Hill
Potrebbe essere come tu dici, ma i suoi sentimenti nei rapporti con le ragazze mi sembrano abbastanza vaghi, anche ondivaghi (fatto abbastanza normale per un ragazzo della sua età). L'unico "innamoramento", nel senso di affetto sincero e profondo, mi sembra che lo manifesti nei confronti della sorellina.

Nei confronti delle ragazze sì, ma non nei confronti di QUELLA ragazza. Secondo me ci tiene davvero, e infatti fa le cose stupide di chi è innamorato ma non vuole ammetterlo, cioè scendere a salutarla.
 

Tanny

Well-known member
L'ho letto qualche settimana fa, l'ho praticamente divorato in due giorni, sinceramente non mi ha entusiasmato molto siccome è un genere che non è proprio nelle mie corde, devo comunque ammettere che per come è stato scritto e pensato è a dir poco geniale
 
Alto